
L’INPS ha reso noto, tramite il Messaggio n. 633 del 19 febbraio 2025, il calendario di accredito dell’Assegno Unico e Universale (AUU) per il mese di marzo 2025.
Dopo i ritardi registrati nei mesi di gennaio e febbraio, dovuti alla transizione al nuovo sistema Re.Tes. (Reingegnerizzazione delle procedure di Tesoreria) della Banca d’Italia, il mese di marzo non dovrebbe essere soggetto a ritardi, ma è buona prassi fare riferimento alle date ufficiali indicate e considerare comunque possibili ritardi tecnici legati al sistema di tesoreria.
Quando viene pagato l’Assegno Unico di marzo 2025
Secondo la comunicazione ufficiale dell’INPS, per le famiglie che già ricevono l’Assegno Unico e non hanno avuto variazioni nell’importo spettante, il pagamento di marzo sarà effettuato a partire dal 20 marzo 2025.
Per chi ha presentato una nuova domanda o ha avuto modifiche nei requisiti (ad esempio, per un aggiornamento dell’ISEE o un ricalcolo dell’importo dovuto), l’accredito sarà disposto nell’ultima settimana del mese successivo alla richiesta.
Di norma, l’INPS comunica l’accredito del pagamento direttamente nel fascicolo previdenziale del cittadino circa quattro giorni prima della data di versamento. Per questo motivo, i beneficiari possono controllare l’eventuale data effettiva direttamente tramite i servizi online dell’INPS o l’applicazione mobile dedicata.
Come monitorare i pagamenti tramite MIA App
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Possibili ritardi per il nuovo sistema Re.Tes.
A partire dal 1° gennaio 2025, la Banca d’Italia ha adottato un nuovo sistema per la gestione dei flussi di pagamento della Tesoreria dello Stato, denominato Re.Tes.. Questo cambiamento ha reso necessaria una fase di transizione che ha avuto un impatto sui tempi di erogazione delle prestazioni INPS, compreso l’Assegno Unico.
Nei mesi di gennaio e febbraio 2025, molti beneficiari hanno segnalato ritardi nell’accredito dell’Assegno Unico, dovuti ai tempi tecnici richiesti per l’adeguamento del nuovo sistema. Anche per il mese di marzo potrebbero verificarsi slittamenti rispetto alle date previste, sebbene l’INPS abbia assicurato di aver lavorato per ridurre al minimo eventuali problematiche.
Per questo motivo, è consigliabile:
- controllare il proprio fascicolo previdenziale nei giorni precedenti la data di pagamento indicata;
- utilizzare MIA App per monitorare rapidamente lo stato del pagamento;
- attendere qualche giorno in caso di ritardi, prima di segnalare eventuali problemi;
- considerare che le nuove richieste e le variazioni sugli importi potrebbero richiedere più tempo per essere elaborate.
Cosa succede a chi non ha presentato l’ISEE entro il 28 febbraio
L’importo dell’Assegno Unico viene calcolato in base all’ISEE del nucleo familiare. Chi non ha aggiornato l’ISEE entro il 28 febbraio 2025 riceverà solo l’importo minimo, ovvero 57,50 euro per figlio.
Tuttavia, l’INPS consente di presentare un ISEE aggiornato fino al 30 giugno 2025. In questo caso:
- dal mese successivo alla presentazione dell’ISEE, l’INPS calcolerà l’importo corretto spettante alla famiglia;
- saranno versati anche eventuali conguagli, per compensare le differenze nei mesi precedenti.
Se invece l’ISEE aggiornato viene presentato dopo il 30 giugno 2025, l’INPS non riconoscerà alcun arretrato.
Dunque, l’Assegno Unico e Universale di marzo 2025 sarà accreditato dal 20 marzo, ma potrebbero verificarsi ritardi dovuti alla fase di transizione al nuovo sistema di Tesoreria della Banca d’Italia. Per chi ha nuove domande o ha subito variazioni nell’importo, il pagamento sarà effettuato nell’ultima settimana del mese successivo.
L’INPS ha dichiarato di aver preso provvedimenti per ridurre i tempi di accredito, ma resta comunque la possibilità di ritardi tecnici. Per questo motivo, i beneficiari sono invitati a monitorare regolarmente il proprio profilo INPS o utilizzare MIA App per verificare eventuali aggiornamenti.