Bollette non pagate, cosa succede? La morosità nel pagamento delle bollette è una situazione che può verificarsi per vari motivi, tra cui l’effettivo impedimento nel procedere con il pagamento o i ritardi nella spedizione delle fatture da parte del fornitore. In questo articolo, esploreremo cosa accade quando non si pagano le bollette della luce e del gas.
Scadenza e sollecitazioni
Innanzitutto, è importante sottolineare che la scadenza del pagamento delle bollette è chiaramente indicata nella prima pagina della fattura. Se la bolletta non viene pagata entro la scadenza specificata, il fornitore di gas e luce invierà una sollecitazione di pagamento per tale bolletta. Questa sollecitazione viene di solito inviata qualche giorno dopo la scadenza, dando così al cliente qualche giorno di margine per effettuare il pagamento prima di ricevere la sollecitazione.
Una volta inviata la sollecitazione, se la bolletta non viene ancora pagata, il fornitore invierà una raccomandata indicante la data entro cui la bolletta deve essere saldata, e avvisando del possibile distacco della fornitura in caso di mancato pagamento.
Termini di pagamento
Il termine di pagamento indicato sulla raccomandata varia a seconda della situazione:
- 20 giorni o più dalla data di emissione della raccomandata.
- 15 giorni o più dalla data di invio della raccomandata.
Nella raccomandata troverai anche le seguenti informazioni:
- I contatti e le modalità per comunicare al fornitore il pagamento effettuato.
- L’ultimo termine entro il quale la bolletta deve essere pagata.
- La richiesta di sospensione della fornitura in caso di mancato pagamento entro l’ultimo termine.
- La possibilità di usufruire del consumo minimo di gas, riducendo la potenza del contatore del 15% circa.
Cosa rischia chi non paga le bollette?
Se, entro 15 giorni dalle comunicazioni sopra descritte, la bolletta non viene ancora pagata, la fornitura verrà sospesa. Il tempo concesso per il pagamento della bolletta dopo la scadenza può variare a seconda della durata dell’inadempienza. Un ritardo di pochi giorni comporterà una semplice mora, ovvero un contributo aggiuntivo sul costo totale della bolletta. Tuttavia, un ritardo prolungato può portare al blocco totale della fornitura energetica.
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Come evitare costi aggiuntivi
Se la bolletta cartacea viene recapitata in ritardo rispetto alla data utile per il pagamento, è possibile prendere alcune misure per evitare di pagare la mora dovuta al ritardo non imputabile al cliente. Ecco alcuni consigli:
- Conserva la busta della bolletta in cui è riportata la data di spedizione.
- Contatta il servizio clienti del fornitore se non è indicata la data di recapito.
- Contestare ufficialmente l’addebito della mora, specificando la versione dei fatti e le date di consegna alterate.
Modalità di pagamento
Puoi regolarizzare la tua utenza effettuando il pagamento della bolletta in diversi modi, tra cui:
- Bollettino cartaceo.
- Carta di credito.
- Bancomat.
- Home banking o PayPal.
- Bonifico.
- Il servizio di pagamento CBILL.
Un modo sicuro per evitare tali inconvenienti è optare per il pagamento diretto tramite conto corrente al momento della sottoscrizione del contratto. Con la domiciliazione bancaria, l’importo verrà addebitato automaticamente dal tuo conto, evitando così la fastidiosa mora sul pagamento delle bollette.
Costi aggiuntivi per il ritardo
Il ritardo nel pagamento delle bollette comporta dei costi aggiuntivi che possono variare in base al tipo di mercato in cui si trova il cliente. In generale, oltre all’importo dovuto per il debito scaduto, il fornitore può richiedere:
- Interessi di mora, calcolati a partire dalla data di scadenza della bolletta.
- Spese per la spedizione del sollecito e della messa in mora.
- Costi di sospensione e disattivazione della fornitura energetica, nonché quelli relativi alla riattivazione.
In alcuni casi particolari, se il debito del cliente è notevolmente elevato o se è stato insolvente in passato, possono essere applicati ulteriori costi.
Novità del 2023
A partire dal 1° gennaio 2023, il periodo di prescrizione per il pagamento delle bollette è stato ridotto a 2 anni, secondo una decisione dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). Ciò significa che, decorso questo periodo senza contestazioni, il creditore non può più richiedere il pagamento.
Diritti del fornitore
Quando una bolletta della luce rimane impagata, il fornitore ha il diritto di tutelarsi. Ecco come solitamente procede:
- Invio di un sollecito di pagamento se la bolletta non viene pagata entro la scadenza indicata.
- Invio di una raccomandata specificando il termine ultimo di pagamento prima della sospensione della fornitura.
- Sospensione della fornitura se il pagamento non viene effettuato entro 15 giorni dalla raccomandata.
In caso di pagamento tardivo, il cliente dovrà affrontare costi aggiuntivi sotto forma di interessi di mora e spese previste dal contratto.
Diritti del cliente
Anche i clienti hanno diritti di tutela. La fornitura di luce non può essere sospesa se:
- Il cliente non è stato preavvisato con una raccomandata.
- Il pagamento è già stato effettuato e comunicato.
- La sospensione cadrebbe in giorni festivi o prefestivi.
- Il cliente ha presentato un reclamo scritto in seguito a un malfunzionamento del contatore o a conguagli o importi anomali.
Inoltre, la fornitura non può mai essere sospesa per clienti definiti “non disalimentabili” o per chi svolge funzioni di pubblica utilità.
Quando decadono le bollette non pagate?
Le bollette non pagate decadono dopo un certo periodo di tempo, a meno che non vengano contestate o interrotte le procedure di prescrizione. La durata del periodo di prescrizione varia da paese a paese e può anche differire in base al tipo di debito e alle leggi locali. In generale, le bollette non pagate decadono dopo diversi anni.
Ecco alcune informazioni generali:
- Italia: In Italia, in base all’articolo 2946 del Codice Civile, il periodo di prescrizione per il pagamento di bollette scade dopo 5 anni dalla data di scadenza della bolletta.
- Stati Uniti: Negli Stati Uniti, il periodo di prescrizione può variare a livello statale e può andare dai 3 ai 15 anni, a seconda dello stato e del tipo di debito.
- Regno Unito: Nel Regno Unito, il periodo di prescrizione per le bollette è di 6 anni a partire dalla data in cui la bolletta è diventata esigibile.
Bolletta in ritardo o smarrita
Se una bolletta arriva in ritardo o risulta già scaduta a causa di ritardi postali, il cliente ha il diritto di presentare un reclamo scritto al fornitore. Inoltre, è possibile richiedere la ricezione delle bollette in formato elettronico per evitare smarrimenti o ritardi nella consegna.
Rateizzazione e domiciliazione bancaria
L’ARERA ha previsto la possibilità di rateizzare le bollette, anche se sono già scadute. Inoltre, la domiciliazione bancaria rappresenta un modo semplice ed efficace per evitare dimenticanze nei pagamenti, poiché l’importo della bolletta viene addebitato automaticamente dal conto corrente.