A partire da oggi, giovedì 9 gennaio 2025, scatta per tutte le banche l’obbligo di accettare bonifici istantanei con costi non superiori a quelli dei bonifici ordinari. L’obbligo segue una direttiva europea avviata nel 2017, e rappresenta il primo passo verso una rivoluzione nella semplificazione del mercato dei pagamenti. Vediamo qui sotto di cosa si tratta in dettaglio.
Bonifico istantaneo obbligatorio, come funziona
Inizia oggi, 9 gennaio 2025, la rivoluzione nel mercato dei pagamenti europei. A partire da questo momento, infatti, tutte le banche che offrono servizi di bonifico ordinario ai clienti in euro saranno obbligate ad accettare anche bonifici istantanei, applicando commissioni non superiori a quelle dei bonifici ordinari. L’obbligo è entrato In vigore in applicazione della direttiva europea Sepa del 2017, ed è soltanto la prima tappa di un percorso che porterà ad accentrare e alleggerire progressivamente il mercato dei pagamenti europei.Il secondo passo di questa rivoluzione è previsto per il 9 ottobre 2025, data in cui diventerà obbligatorio per le banche non solo ricevere bonifici istantanei, ma anche offrire il servizio ai clienti su tutti i canali disponibili, compresi quelli telefonici e remoti online.
Cos’è il bonifico istantaneo
Il bonifico istantaneo è una forma di pagamento tramite la quale è possibile trasferire denaro tra conti in meno di 10 secondi, 24 ore su 24 e sette giorni su sette (con immediata disponibilità dei fondi). La nuova norma prevede anche una funzione innovativa legata a questo tipo di bonifico, che sarà a disposizione dei clienti su tutti i canali. Si tratta di un sistema per prevenire casi di frode o di errore, verificando se il conto di pagamento del beneficiario (identificato dal codice Iban) corrisponde oppure no. La funzione sarà gratuita e obbligatoria per Psp bancari (prestatori di servizi di pagamento), ma le imprese potranno rinunciarvi.
Rischi e benefici del nuovo obbligo
L’obbligo di bonifico istantaneo introdotto a partire dal 9 gennaio rappresenta “un passo avanti fondamentale per l’efficienza del sistema economico italiano”, ha sottolineato Giuseppe Spadafora, vicepresidente di Unimpresa, poiché “accelera i pagamenti e rende più fluide le transazioni commerciali agevolando imprese e cittadini”. Esistono tuttavia alcuni rischi legati a questa nuova normativa. Per evitare quindi che il passaggio crei confusione o anomalie nei costi dei servizi, oppure ribaltamenti di commissioni bancarie su famiglie e imprese, lo stesso Spadafora ha chiesto che “le autorità di vigilanza, in particolare l’Antitrust e la Banca d’Italia, monitorino con attenzione l’operato degli istituti di credito: la velocità dei pagamenti deve tradursi in benefici concreti per tutto il sistema economico, senza oneri aggiuntivi che rischiano di vanificare i vantaggi di questa riforma”.
La lotta al contante in Italia
Stando all’ultima indagine della BCE, nella zona Euro ormai quasi un pagamento su due (48%) è effettuato con carta o tramite app. Si scende al 38% in Italia, dove Unimpresa ha calcolato per il 2024 transazioni via bonifico bancario per un totale di 8mila miliardi di euro (+5% sul 2023), con oltre 2 milioni di operazioni concluse. Siamo quindi sulla buona strada, come sottolinea anche l’Abi (Associazione bancaria italiana) facendo presente la rapidità con cui il nostro sistema bancario ha recepito la nuova direttiva europea: “le banche italiane sono state tra le prime a mettere questo servizio a disposizione dei loro clienti, già dal 2017, e oggi 341 Psp, pari alla quasi totalità dei conti di pagamento attivi nel Paese, lo offrono a famiglie ed imprese”.
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Resta però il fatto che l’avanzata dei pagamenti elettronici non ha eliminato il contante, su cui fa leva e prospera l’economia sommersa che evade il fisco. Secondo una recente indagine di Bankitalia, gli italiani hanno prelevato nel 2023 un miliardo di euro in contanti al giorno, facendo registrare un +2% sui 350 miliardi prelevati l’anno precedente. Al momento siamo il penultimo paese dell’area Euro per uso di strumenti di pagamento diversi dal contante, ma si spera che la nuova normativa, che offre commissioni identiche per bonifici istantanei e ordinari, dia una mano finalmente a invertire questa tendenza.