Anche nel 2023, i lavoratori dipendenti italiani possono contare sul bonus 100 euro, noto anche come ex Bonus Renzi. Questo bonus rappresenta un provvedimento del Governo volto a ridurre la pressione fiscale sui lavoratori dipendenti, consistendo in un contributo economico che viene accreditato direttamente in busta paga.
In questo articolo, esamineremo a chi spetta il bonus 100 euro nel 2023, come funziona questo incentivo, e le date.
Aggiornamento: il bonus 100 euro in busta paga per il 2024 ha subìto modifiche ed aggiornamenti. Leggi qui per ulteriori informazioni più dettagliate.
Cos’è il Bonus 100 euro (ex Bonus Renzi)
Il bonus 100 euro rappresenta un’integrazione al reddito destinata a specifiche categorie di lavoratori dipendenti. Questo incentivo ha sostituito il precedente credito fiscale da 80 euro noto come “bonus Renzi”. Questa misura fa parte di una serie di agevolazioni a favore dei titolari di redditi da lavoro dipendente e redditi assimilati.
L’obiettivo principale di questa agevolazione è ridurre il cuneo fiscale sui lavoratori dipendenti, e i beneficiari ricevono direttamente 100 euro in più nella loro busta paga.
Che fine hanno fatto i 100 euro in busta paga?
La Legge di Bilancio 2022, ha introdotto delle modifiche ai requisiti di reddito necessari per ottenere il credito fiscale. A partire dal 1° gennaio 2022, e quindi anche nel 2023, il bonus da 100 euro sarà concesso ai redditi fino a 15.000 euro, mentre per redditi fino a 28.000 euro sarà erogato solo in presenza di determinate condizioni. In pratica:
Scarica la nostra app e risparmia con i bonus attivi in Italia:
- I lavoratori con un reddito annuo fino a 15.000 euro continueranno a ricevere l’intero bonus in busta paga, con un massimo di 1.200 euro all’anno.
- Per i lavoratori con un reddito fino a 28.000 euro, il bonus sarà concesso solo se la somma delle detrazioni fiscali spettanti supera l’imposta lorda dovuta.
L’importo del credito Irpef sarà quindi determinato dalla differenza tra le detrazioni e l’imposta lorda, con un massimo di 1.200 euro all’anno (100 euro al mese), ma potrebbe essere inferiore. Inoltre, la Legge di Bilancio ha abolito la detrazione fiscale per i redditi fino a 40.000 euro, che spettava ai titolari di reddito da lavoro dipendente e redditi assimilati.
Queste modifiche sono il risultato di una riforma fiscale che ha rivisto il sistema delle detrazioni Irpef sui redditi da lavoro, aumentandole significativamente
Gli importi per i redditi fino a 28.000 euro
Per i lavoratori con redditi da 15.000 a 28.000 euro, l’importo varia in base alla differenza tra le detrazioni e l’imposta Irpef lorda, con un massimo di 100 euro al mese (1.200 euro all’anno). Queste detrazioni riguardano:
- Familiari a carico.
- Redditi da lavoro dipendente.
- Mutui agrari e immobiliari.
- Spese sanitarie.
- Spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici.
A queste detrazioni si aggiungono quelle previste da altre disposizioni normative, per spese sostenute fino al 31 dicembre 2022.
Chi può usufruire del bonus Renzi 2023?
Il bonus da 100 euro è accessibile ai titolari di reddito da lavoro dipendente e taluni redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente, che soddisfano uno dei seguenti requisiti di reddito:
- Reddito complessivo annuo non superiore a 15.000 euro.
- Reddito complessivo annuo compreso tra 15.000 e 28.000 euro, a condizione che la somma delle detrazioni spettanti sia inferiore all’imposta dovuta.
Secondo l’Inps, i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente includono:
- Compensi percepiti dai lavoratori soci delle cooperative.
- Indennità e compensi percepiti a carico di terzi dai lavoratori dipendenti per incarichi svolti in relazione a tale qualità.
- Borse di studio o assegni, premi o sussidi per fini di studio o addestramento professionale.
- Redditi derivanti da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa.
- Remunerazioni dei sacerdoti.
- Prestazioni pensionistiche.
- Compensi per lavori socialmente utili in conformità a specifiche disposizioni normative.
Soggetti esclusi
Non hanno diritto all’integrazione al reddito le seguenti categorie di soggetti:
- Coloro che percepiscono i redditi da pensione del TUIR.
- Titolari di redditi professionali.
- Titolari di redditi prodotti da titolari di partita IVA in forma autonoma o di impresa.
Il Bonus in arrivo a settembre
Per i lavoratori dipendenti, il bonus Ex Renzi viene erogato direttamente tramite la busta paga, con un importo che può variare, ma che non supererà mai i 100 euro. Nel caso dei beneficiari della NASpI, invece, il pagamento è automatico e gestito dall’INPS.
Solitamente, la ricezione della NASpI e del bonus Ex Renzi avviene poco dopo la metà del mese. Tuttavia, per il mese di settembre 2023, c’è una piccola novità in merito alle date di erogazione: la data prevista per la ricezione del bonus 100 euro Renzi nel mese di settembre è il 18 settembre. L’INPS, tuttavia, ha anticipato il pagamento per alcuni cittadini beneficiari dell’assegno di disoccupazione NASpI.
Per coloro che soddisfano i requisiti reddituali annuali, i primi accrediti sono stati effettuati sul conto corrente a partire dal 13 settembre. Ciò significa che entro il 18 settembre, tutti i beneficiari della NASpI riceveranno sia l’assegno di disoccupazione che i 100 euro bonus.
Come richiedere il Bonus 100 euro
Per ottenere questo incentivo, non è necessario presentare una domanda. Il bonus viene riconosciuto automaticamente agli aventi diritto dai sostituti di imposta e accreditato direttamente in busta paga.