Il bonus bagno riguarda una serie di agevolazioni fiscali messe a disposizione dall’Agenzia delle Entrate in Italia per incentivare il rifacimento e l’adeguamento dei bagni all’interno delle abitazioni, al fine di garantire maggiore accessibilità e migliorare le condizioni igieniche. Nella nuova Legge di bilancio 2024 è stato riconfermato questo Bonus, richiedibile entro il 31 dicembre. Capiamo di che si tratta e quali sono queste agevolazioni.
Bonus bagno 2024: bonus barriere architettoniche
Per chi ha in programma di ristrutturare il bagno della propria casa nel 2023, ci sono due agevolazioni fiscali messe a disposizione dall’Agenzia delle Entrate per sostenere una parte delle spese totali. Secondo la circolare n.17 del 23 giugno dello scorso anno, l’Agenzia ha chiarito che il “Bonus barriere architettoniche al 75%” si estende anche ai lavori di ristrutturazione dei servizi igienici. Questo bonus, introdotto dal Decreto Rilancio, è valido fino al 31 dicembre 2025 e offre una detrazione fiscale del 75% per tutti i lavori che migliorano l’accessibilità delle abitazioni.
Sotto questa agevolazione rientrano diverse tipologie di interventi che rendono l’abitazione più accessibile, tra cui:
- l’installazione di montascale e ascensori per l’accesso ai bagni;
- l’allargamento delle porte;
- la posa di nuovi pavimenti, sanitari o impianti specifici.
È importante notare che il bonus copre il 75% delle spese sostenute fino a un tetto massimo di 50.000 euro sia per le villette unifamiliari che per gli appartamenti all’interno dei condomini. Inoltre, è possibile scegliere tra diverse modalità di utilizzo dell’agevolazione: il beneficio può essere spalmato in 5 anni, oppure è possibile ottenere lo sconto direttamente in fattura o optare per la cessione del credito ad altre figure che potrebbero sfruttare l’agevolazione in modo più conveniente.
Per poter accedere al Bonus barriere architettoniche al 75%, è necessario rispettare i requisiti stabiliti dalla circolare dell’Agenzia delle Entrate.
Come ottenere bonus barriere
Il bonus barriere è disponibile per tutti i proprietari di immobili, inclusi studi e uffici commerciali, che desiderano migliorare l’accessibilità e adeguare le strutture secondo le normative vigenti. L’agevolazione, introdotta dal Decreto “Rilancio”, offre vantaggi fiscali significativi per coprire parte delle spese di ristrutturazione.
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Il tetto di spesa coperto dall’agevolazione varia in base alla categoria dell’immobile:
- Per gli edifici unifamiliari, il bonus copre fino a 50.000 euro di spese sostenute per l’adeguamento delle barriere architettoniche.
- Per gli edifici con da 2 a 8 unità immobiliari, il tetto di spesa scende a 40.000 euro per ciascuna unità all’interno dell’edificio.
- Per gli edifici composti da più di 8 unità, il massimale è ulteriormente ridotto a 30.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
Questo significa che i proprietari possono beneficiare di un importante sconto fiscale fino alla somma massima indicata, a seconda della tipologia e del numero di unità all’interno dell’edificio oggetto di intervento.
L’iniziativa mira a rendere gli edifici e gli spazi accessibili a persone con disabilità o a mobilità ridotta, contribuendo così a promuovere l’inclusività e garantire una maggiore fruibilità degli immobili da parte di tutti. Sfruttando il bonus barriere, i proprietari di studi, uffici commerciali e altri tipi di immobili possono effettuare interventi di ristrutturazione necessari per rispettare i requisiti di accessibilità senza gravare eccessivamente sul bilancio aziendale o familiare.
Bonus bagno: ristrutturazione bagno 2024
Nel 2023, un’altra agevolazione per i lavori sui bagni è il Bonus Ristrutturazione, che offre un sostegno finanziario del 50% delle spese sostenute per il rinnovamento delle abitazioni. Questo bonus è valido fino al 31 dicembre 2024 e prevede una detrazione fiscale su un tetto massimo di spesa di 96.000 euro, suddivisa in 10 quote annuali di pari importo, da recuperare come rimborso IRPEF con la dichiarazione dei redditi.
Tuttavia, a differenza del Bonus Barriere, il Bonus Ristrutturazione esclude lavori su edifici non adibiti a scopo residenziale, come uffici, capannoni industriali e garage. Questa agevolazione spetta esclusivamente ai proprietari che sostengono spese per interventi di rifacimento su abitazioni, sia strutture unifamiliari che condomini ad uso civile.
Il Bonus Ristrutturazione copre solo alcune tipologie di lavori sui bagni, come la manutenzione straordinaria su singole unità o parti comuni, nonché interventi previsti anche dal Bonus Barriere che favoriscono l’accesso ai servizi per disabili.
Da notare che il bonus non comprende le opere di manutenzione ordinaria, come la semplice sostituzione di sanitari, rubinetti o infissi. Pertanto, per beneficiare di quest’agevolazione fiscale, è necessario effettuare lavori specifici di ristrutturazione o adeguamento che migliorino l’abitabilità degli spazi, rendendoli accessibili e in linea con gli standard di accessibilità per tutti.
Come ottenere bonus ristrutturazione
Per usufruire dello sconto fiscale, è necessario seguire alcune procedure specifiche. Prima di tutto, per i pagamenti effettuati, è obbligatorio utilizzare il bonifico parlante, indicando la partita IVA dell’azienda che ha eseguito la ristrutturazione. Inoltre, è fondamentale richiedere al comune di residenza la comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila), un documento ufficiale che certifica l’avvio degli interventi.
Per beneficiare dell’agevolazione, è essenziale anche essere in possesso della dichiarazione dei redditi annuale e dei dati catastali dell’immobile oggetto della ristrutturazione. Questi documenti sono fondamentali per dimostrare la regolarità delle spese sostenute e garantire la corretta applicazione dello sconto fiscale.
È importante seguire attentamente queste procedure e mantenere la documentazione corretta e aggiornata, in modo da poter presentare tutte le informazioni richieste al momento opportuno. Con queste precauzioni, sarà possibile accedere al beneficio dello sconto fiscale e ridurre notevolmente i costi della ristrutturazione, garantendo nel contempo la regolarità e la trasparenza delle operazioni.