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Bonus box auto: in cosa consiste e quali sono i requisiti ?

Il bonus box auto offre una detrazione Irpef sul costo di costruzione delle autorimesse. Dettagli su aliquote, limiti e modalità di richiesta.

di Pietro Ginechesi
19 Gennaio 2024
in Bonus
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Il bonus box auto è un’agevolazione fiscale rivolta a chi acquista autorimesse di nuova costruzione, destinate a essere pertinenze di abitazioni. Questo incentivo consente di detrarre dall’Irpef parte del costo di costruzione del box, alleggerendo il carico fiscale di chi decide di investire in queste opere. La detrazione si applica esclusivamente al costo di costruzione e non al prezzo di acquisto dell’autorimessa, includendo spese quali progettazione, esecuzione dei lavori, oneri urbanistici e Iva.

Sommario

Toggle
  • Che cos’è il bonus box auto?
  • Quali sono le aliquote e i limiti del bonus box auto?
  • Come si calcola il bonus box auto?
    • Esempio 1: spese sostenute entro il 2024
    • Esempio 2: spese sostenute dal 2025
  • Quali documenti sono necessari per ottenere il bonus?
  • Casi particolari: quando il pagamento non avviene tramite bonifico
  • Cosa accade in caso di vendita dell’immobile?
  • FAQ sul bonus box auto
    • È possibile beneficiare del bonus per più box auto?
    • È obbligatorio il bonifico parlante per ottenere la detrazione?
    • La detrazione copre anche i costi di manodopera?
    • Quali sono i limiti per la detrazione dopo il 2025?

Che cos’è il bonus box auto?

Il bonus box auto è una detrazione Irpef dedicata a chi acquista un’autorimessa come pertinenza di una casa. L’agevolazione, introdotta inizialmente come misura temporanea, è diventata permanente a partire dal 1° gennaio 2012. Tuttavia, la percentuale di detrazione e i limiti di spesa variano a seconda della data in cui vengono sostenute le spese.

Questa detrazione si applica esclusivamente al costo di costruzione, che deve essere attestato dall’impresa costruttrice. L’importo detraibile non include il valore commerciale del box, ma copre spese specifiche quali:

  • costi di progettazione e realizzazione;
  • prestazioni professionali;
  • iva;
  • diritti urbanistici e oneri di urbanizzazione.
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La detrazione è ripartita in dieci rate annuali di uguale importo, da indicare nella dichiarazione dei redditi.

Quali sono le aliquote e i limiti del bonus box auto?

Per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024, è prevista una detrazione pari al 50% del costo di costruzione, con un limite massimo di spesa detraibile fissato a 96.000 euro per unità immobiliare.

Dal 1° gennaio 2025, la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36%, con un limite massimo di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare.


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Come si calcola il bonus box auto?

Per comprendere come funziona il calcolo della detrazione, è utile fare riferimento a esempi pratici.

Esempio 1: spese sostenute entro il 2024

Un’autorimessa ha un costo di costruzione di 70.000 euro, documentato dall’impresa costruttrice. Poiché la detrazione è pari al 50% fino al 2024, l’importo detraibile sarà:
50% di 70.000 = 35.000 euro.

Questa somma sarà suddivisa in dieci rate annuali di uguale importo:
35.000 ÷ 10 = 3.500 euro all’anno, che verranno scalati dall’Irpef.

Esempio 2: spese sostenute dal 2025

Se invece le spese fossero sostenute nel 2025, con lo stesso costo di costruzione di 70.000 euro, la detrazione sarà calcolata solo sul limite massimo di 48.000 euro. L’importo detraibile sarà quindi:
36% di 48.000 = 17.280 euro.

Anche in questo caso, la somma sarà ripartita in dieci rate annuali:
17.280 ÷ 10 = 1.728 euro all’anno.

Quali documenti sono necessari per ottenere il bonus?

Per accedere al bonus box auto è necessario rispettare alcuni requisiti fondamentali e disporre della documentazione corretta. In particolare:

  1. bonifico bancario o postale specifico: il pagamento deve avvenire tramite un bonifico parlante con una causale dedicata, che riporti: la dicitura “detrazione fiscale ai sensi dell’art. 16-bis del d.P.R. 917/1986”, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o la partita Iva dell’impresa costruttrice;
  2. attestazione del costo di costruzione: l’impresa costruttrice deve fornire una dichiarazione che certifichi il costo di costruzione, includendo tutte le spese ammissibili. Questa certificazione può essere inserita direttamente nell’atto di compravendita o rilasciata separatamente;
  3. dati catastali: è necessario indicare i dati catastali dell’immobile nella dichiarazione dei redditi per l’anno in cui si richiede la detrazione;
  4. eventuali dichiarazioni sostitutive di atto notorio, in caso di pagamento non conforme ai requisiti standard (come nel caso di errori nella compilazione del bonifico).
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Casi particolari: quando il pagamento non avviene tramite bonifico

In determinate situazioni, l’Agenzia delle Entrate ha riconosciuto la possibilità di beneficiare del bonus box auto anche in assenza di un bonifico dedicato, a condizione che:

  • le somme siano attestate nell’atto notarile;
  • il venditore fornisca una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, attestando che i corrispettivi sono stati inclusi nella contabilità aziendale per la determinazione del reddito.

In caso di errore nella compilazione del bonifico, è possibile rimediare presentando una dichiarazione sostitutiva che confermi il rispetto dei requisiti fiscali.

Cosa accade in caso di vendita dell’immobile?

Se l’immobile a cui è legato il box auto viene venduto, la detrazione non ancora fruita si trasferisce automaticamente al nuovo acquirente, salvo diverso accordo tra le parti. Questo principio vale anche per le autorimesse, essendo considerate pertinenze della casa.

Il bonus box auto offre un’opportunità concreta per ridurre le spese fiscali legate all’acquisto di autorimesse di nuova costruzione. Tuttavia, è essenziale rispettare le regole stabilite dalla normativa, compilare correttamente la documentazione e conservare le attestazioni richieste.

FAQ sul bonus box auto

È possibile beneficiare del bonus per più box auto?

Sì, è possibile richiedere la detrazione per più autorimesse, a patto che ciascuna sia destinata a una specifica unità immobiliare e che i costi di costruzione siano certificati separatamente.

È obbligatorio il bonifico parlante per ottenere la detrazione?

Sì, salvo i casi particolari in cui il pagamento sia attestato nell’atto notarile e accompagnato da una dichiarazione sostitutiva del venditore.

La detrazione copre anche i costi di manodopera?

Sì, il costo di costruzione su cui si calcola la detrazione comprende anche i costi di manodopera, oltre a progettazione, Iva e oneri urbanistici.

Quali sono i limiti per la detrazione dopo il 2025?

Dal 1° gennaio 2025, la detrazione scende al 36% e il limite massimo di spesa si riduce a 48.000 euro.

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