Bonus diabete: cosa spetta davvero ai diabetici?

Pietro Ginechesi

24 Luglio 2023

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Negli ultimi anni si è diffusa l’espressione “bonus diabete”, generando confusione tra chi è alla ricerca di aiuti economici e agevolazioni. Tuttavia, non esiste una misura specifica con questo nome. In realtà, ciò che viene comunemente indicato come “bonus diabete” comprende una serie di benefici economici e fiscali accessibili ai diabetici che presentano una certificazione di invalidità.

Non esiste un bonus diabete: ecco perché

Nonostante il termine sia frequentemente utilizzato, il “bonus diabete” non rappresenta una misura autonoma né è stato introdotto ufficialmente. Piuttosto, si tratta di un insieme di diritti e agevolazioni riconosciuti dalla normativa italiana a favore di chi soffre di diabete mellito. Questi benefici rientrano nella legislazione per le persone con invalidità civile e includono:

  • indennità di accompagnamento;
  • assegni mensili o pensioni di invalidità;
  • permessi lavorativi retribuiti regolati dalla Legge 104/1992;
  • esenzioni sanitarie e fiscali.

Tutti questi aiuti sono subordinati alla valutazione della gravità della malattia e alle eventuali complicanze che comportano una riduzione delle capacità lavorative o personali.

Agevolazioni per diabetici: quali sono e chi può accedervi?

Le persone con diabete possono accedere a diversi benefici, ma tutto dipende dalla percentuale di invalidità certificata. Questa viene stabilita tramite visita medica presso le commissioni competenti dell’INPS. Nello specifico:

  • invalidità tra il 41% e il 50%: la fascia più bassa di invalidità riguarda chi soffre di diabete mellito di tipo 1 o tipo 2, in assenza di complicanze gravi. Le limitazioni sono moderate e non incidono in modo significativo sulle attività quotidiane o lavorative;
  • tra il 51% e il 60%: questa percentuale è riconosciuta a chi ha un diabete mellito insulino-dipendente, spesso accompagnato da disturbi come iperlipidemia o frequenti crisi ipoglicemiche. In questa fascia iniziano a essere disponibili alcuni aiuti economici, come assegni mensili;
  • tra il 91% e il 100%: le condizioni più gravi, come le complicanze del diabete (es. retinopatia proliferante, nefropatia o maculopatia), determinano un’invalidità elevata. Chi rientra in questa categoria può avere diritto all’indennità di accompagnamento, un aiuto economico mensile riservato a chi ha gravi difficoltà motorie o di autosufficienza.
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Importo delle prestazioni economiche per diabetici

Gli aiuti economici variano in base alla condizione certificata e al reddito della persona interessata. Le principali prestazioni includono:

  • assegno mensile per invalidi civili: 313,91 euro per chi ha un’invalidità tra il 74% e il 99% e un reddito annuo inferiore a 5.391,88 euro;
  • pensione di invalidità: 313,91 euro per chi ha un’invalidità al 100% e un reddito annuo inferiore a 17.920,00 euro;
  • andennità di accompagnamento: 525,17 euro per chi non è autosufficiente, senza limiti di età o reddito.

Tutte queste prestazioni sono erogate per 13 mensilità all’anno.


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Esenzioni e altri diritti per i diabetici

Oltre ai benefici economici, i diabetici possono accedere a diverse agevolazioni complementari, che migliorano la qualità della vita:

  • esenzione dal ticket sanitario: garantita per esami e farmaci relativi alla gestione del diabete;
  • accesso alle categorie protette: permette di beneficiare di vantaggi in ambito lavorativo, come inserimenti agevolati;
  • pensione anticipata: disponibile per le donne a partire da 55 anni e 7 mesi e per gli uomini da 60 anni e 7 mesi, a condizione di avere un’invalidità pari o superiore all’80% e almeno 20 anni di contributi versati;
  • agevolazioni fiscali sui veicoli: IVA ridotta al 4% per l’acquisto di auto ed esenzione dal pagamento del bollo auto;
  • maggiorazione contributiva: prevede l’aggiunta di 2 mesi di contributi figurativi per ogni anno lavorato, utili per il calcolo della pensione.

Come richiedere le agevolazioni?

Per accedere ai benefici previsti, è necessario seguire una procedura precisa:

  1. certificazione medica: ottenere dal proprio medico di base un certificato che attesti la presenza della patologia e la gravità;
  2. domanda all’INPS: inviare la documentazione tramite il portale online, direttamente o con l’assistenza di un patronato;
  3. visita di accertamento: la commissione medica dell’INPS valuta il caso specifico e assegna la percentuale di invalidità.
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Solo dopo il riconoscimento ufficiale è possibile presentare ulteriori richieste per le prestazioni economiche o le agevolazioni lavorative.

Il diabete è una patologia cronica che colpisce circa il 6% della popolazione italiana, con oltre 3,5 milioni di casi diagnosticati. A questo numero si aggiungono molte persone che convivono con la malattia senza esserne consapevoli. Riconoscere i propri diritti e conoscere le procedure per accedere agli aiuti è essenziale per migliorare la gestione della patologia e garantire una qualità di vita adeguata.