Il Bonus Export Digitale rappresenta un significativo passo avanti per le microimprese manifatturiere italiane che mirano a consolidare la propria presenza sui mercati internazionali attraverso l’utilizzo di soluzioni digitali per l’export. Questo incentivo, gestito da Invitalia e promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con l’Agenzia ICE, offre una serie di vantaggi alle imprese che decidono di investire in strumenti digitali per ottimizzare le proprie attività di internazionalizzazione.
Cosa si intende per Digital Export?
Il termine “digital export” si riferisce all’uso delle tecnologie digitali e delle risorse online per promuovere, vendere e distribuire beni e servizi oltre i confini nazionali. In altre parole, il digital export implica l’uso delle piattaforme digitali, internet e strumenti tecnologici per espandere la presenza di un’impresa su mercati internazionali, consentendo la vendita e la distribuzione di prodotti o servizi a livello globale.
Le attività di digital export possono includere diverse pratiche, tra cui:
- E-commerce internazionale: La vendita di beni o servizi attraverso piattaforme online che consentono agli acquirenti di tutto il mondo di effettuare acquisti.
- Marketing digitale internazionale: Utilizzo di strategie di marketing online, come pubblicità sui social media, ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO), e-mail marketing e altro ancora, per raggiungere un pubblico globale.
- Piattaforme di distribuzione digitale: Utilizzo di servizi digitali per la distribuzione di prodotti o servizi, come la distribuzione di software, contenuti digitali o servizi basati su abbonamento.
- Comunicazione online: Utilizzo di strumenti di comunicazione digitale, come videoconferenze, webinar e social media, per stabilire e mantenere rapporti con clienti, partner commerciali e altre parti interessate in tutto il mondo.
- Analisi dei dati internazionali: Utilizzo di strumenti analitici per raccogliere e interpretare dati relativi al comportamento online dei clienti internazionali, per adattare e ottimizzare le strategie di business.
L’obiettivo del digital export è sfruttare le opportunità offerte dalla tecnologia digitale per superare le barriere geografiche e accedere a nuovi mercati. Le imprese che adottano strategie di digital export possono beneficiare di una maggiore visibilità, una più ampia base clienti e nuove opportunità di crescita in un contesto internazionale.
A chi si rivolge il Bonus Export Digitale
Il Bonus Export Digitale è destinato alle micro e piccole imprese manifatturiere con sede in Italia, comprese quelle aggregate in reti o consorzi. Tuttavia, bisogna specificare che le imprese che hanno ottenuto il Bonus Export Digitale precedente possono richiederlo solo se hanno completato l’iter agevolativo e hanno rendicontato nei termini. Al contrario, le imprese soggette a revoca, decadenza o mancata rendicontazione non possono accedere a questo contributo.
Come funziona il bonus digitalizzazione?
Le agevolazioni offerte dal Bonus Export Digitale operano all’interno del regime “de minimis” con specifiche assegnazioni finanziarie:
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- Un importo di 10.000 euro è destinato alle imprese, in cambio di spese ammissibili non inferiori a 12.500 euro, al netto dell’IVA.
- Un importo di 22.500 euro è riservato alle reti e consorzi, richiedendo spese ammissibili non inferiori a 25.000 euro, al netto dell’IVA.
Il contributo viene elargito in un’unica soluzione in seguito al bilancio delle spese effettuate presso società fornitrici iscritte nell’elenco autorizzato dei fornitori di soluzioni digitali per l’export.
Riserve finanziarie regionali
Il Bonus Export Digitale include anche riserve finanziarie regionali, con:
- Un importo di 3 milioni di euro destinati alle aziende operanti nelle regioni Emilia-Romagna, Marche e Toscana, che sono state dichiarate in stato di emergenza durante il Consiglio dei Ministri del maggio 2023.
- Una riserva di 1,5 milioni di euro per le aziende nelle province toscane, soggette a dichiarazione di emergenza nel novembre 2023.
Spese ammissibili
Le spese ammissibili per ottenere il Bonus Export Digitale Plus includono l’acquisto di soluzioni digitali per l’export, come specificato nell’Articolo 5 del Bando. Di seguito vi forniamo una tabella orientativa delle spese ammissibili e non ammissibili:
Categoria di Spesa | Descrizione |
---|---|
Consulenze per soluzioni digitali | Spese per consulenze finalizzate all’adozione di soluzioni digitali, inclusa la progettazione e la personalizzazione di processi e soluzioni informatiche per l’internazionalizzazione. |
Sistemi di E-commerce | Spese per la realizzazione di sistemi di e-commerce verso l’estero, siti e/o app mobile, compresi gli investimenti per la sincronizzazione con marketplace internazionali di terzi. |
Automatizzazione operazioni E-commerce | Spese per la realizzazione di sistemi di e-commerce con l’automatizzazione delle operazioni di trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli, integrando con i sistemi CRM. |
Servizi Accessori all’E-commerce | Spese per servizi accessori all’e-commerce come smart payment, predisposizione di portfolio prodotti, traduzioni, fotografie, video making, web design e content strategy. |
Strategia di comunicazione | Spese per la realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione per l’export digitale, focalizzata sul portafoglio prodotti, mercati esteri e siti di vendita online. |
Digital Marketing | Spese per digital marketing per attività di internazionalizzazione, incluse campagne di promozione digitale, SEO, backlink, SEM, content marketing, inbound marketing, couponing e presenza sui social. |
Servizi CMS (Content Management System) | Spese per servizi CMS, incluso il restyling di siti web per aumentare la presenza sui mercati esteri, sia a livello grafico che di contenuti. |
Piattaforme SaaS per visibilità | Spese per l’iscrizione/abbonamento a piattaforme SaaS per la gestione della visibilità e content marketing, favorendo il processo di esportazione. |
Consulenza per sviluppo organizzativo | Spese per servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano mirati ad aumentare la presenza sui mercati esteri. |
Upgrade hardware | Spese per l’upgrade delle dotazioni hardware necessarie allo sviluppo dei processi sopra menzionati. |
Non sono ammissibili:
- Acquisto generico di Hardware non necessario.
- Spese per imposte, tasse e oneri sociali.
- Spese legali e notarili.
- Spese relative alle ordinarie attività amministrative, aziendali o commerciali.
- Spese per costi diretti relativi all’acquisizione, registrazione e tutela della proprietà intellettuale.
Altre condizioni:
- Le spese ammissibili devono essere documentate esclusivamente attraverso titoli di spesa elettronici emessi da fornitori inclusi nell’elenco fornito all’art. 7 presente nel Bando.
Presentazione delle domande
Le domande possono essere presentate dalle 10:00 del 13 febbraio alle 10:00 del 12 aprile 2024. È fondamentale essere in possesso di un’identità digitale (SPID o CNS), accedere all’area riservata online per compilare la domanda, e disporre di firma digitale e indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
Le società fornitrici devono presentare domanda di iscrizione all’elenco esclusivamente tramite la piattaforma informatica dedicata entro il 30 settembre 2024.
Normativa
Per ulteriori informazioni sulla normativa e per accedere all’area riservata, è possibile inviare una PEC all’indirizzo bonusexportdigitaleplus@postacert.invitalia.it.