Bonus quotazione PMI 2024: fino al 31 marzo 2025 è possibile presentare la domanda per usufruire del credito d’imposta previsto.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy riconosce un credito d’imposta del 50%, fino a un massimo di 500.000 euro, per le spese di consulenza sostenute dalle piccole e medie imprese per la quotazione in borsa. Le domande devono essere inviate tramite posta elettronica certificata all’indirizzo del MIMIT.
Bonus quotazione PMI 2024: domande e scadenza
Il bonus quotazione PMI, introdotto con la Legge di Bilancio 2018, è stato prorogato per il 2024 grazie al decreto Milleproroghe.
L’incentivo è volto a facilitare l’accesso delle PMI alla quotazione in mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione di un Paese dell’Unione Europea o dello Spazio Economico Europeo.
Il bonus prevede un credito d’imposta del 50% sulle spese di consulenza sostenute nel 2024, con un tetto massimo di 500.000 euro.
Le domande possono essere inviate a partire dal 1° ottobre 2024 e fino al 31 marzo 2025 tramite PEC, all’indirizzo “dgind.div05@pec.mimit.gov.it“.
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Che documenti servono per il bonus quotazione PMI?
La modulistica per presentare la domanda è disponibile sul sito del Ministero, nella sezione dedicata. La richiesta deve includere:
- modulo di domanda firmato digitalmente in formato PDF o in formato WORD editabile.
- documenti a supporto, come richiesto dall’articolo 6, comma 2 del decreto del 23 aprile 2018, ovvero:
- Cartella “A”: documenti che attestano lo status di PMI;
- Cartella “B”: spese complessive sostenute nel 2024 per l’ammissione alla quotazione e relativa attestazione;
- Cartella “C”: delibera di avvenuta ammissione alla quotazione;
- Cartella “D”: dichiarazioni antimafia.
Il credito d’imposta sarà utilizzabile in compensazione a partire dal decimo giorno lavorativo del mese successivo alla comunicazione di concessione.
Requisiti bonus quotazione PMI
L’agevolazione è riservata alle PMI che avviano una procedura di ammissione alla quotazione e che ottengono l’effettiva ammissione in un mercato regolamentato o in un sistema multilaterale di negoziazione dell’UE o dello SEE.
Spese ammissibili bonus quotazione PMI
Quanto alle spese ammissibili, esse comprendono attività di consulenza legate a:
- preparazione e avvio del processo di quotazione, come l’implementazione del sistema di controllo di gestione o la redazione del piano industriale;
- consulenze necessarie per l’ammissione e la permanenza sul mercato;
- supporto alla collocazione delle azioni presso gli investitori;
- revisione delle informazioni finanziarie e preparazione di report;
- redazione di documenti di ammissione e prospetti informativi;
- questioni legali, fiscali e contrattuali legate alla procedura di quotazione;
- comunicazione e visibilità dell’azienda verso la comunità finanziaria.
I costi legati a tali attività, forniti da consulenti esterni, saranno inclusi nel calcolo del credito d’imposta.