Quando sarà disponibile il cedolino di giugno 2025 Il cedolino della pensione di giugno 2025 sarà visibile sul portale INPS a partire dagli ultimi giorni di maggio, generalmente intorno al 28-29 maggio, per tutti i pensionati che accedono tramite MyINPS con SPID, CIE o CNS. Il cedolino contiene il dettaglio degli importi in pagamento, eventuali trattenute fiscali e variazioni rispetto ai mesi precedenti.
Date di pagamento pensione giugno 2025
Il pagamento della pensione di giugno 2025 avverrà con le seguenti modalità:
Poste Italiane: chi ritira in contanti presso Poste lo farà secondo il consueto calendario alfabetico, ma a partire dal 3 giugno, dato che l’1 è una domenica è il due è la Festa della Repubblica.
Il calendario alfabetico è il seguente:
- A – B: martedì 3 giugno
- C – D: mercoledì 4 giugno
- E – K: giovedì 5 giugno
- L – O: venerdì 6 giugno
- P – R: sabato 7 giugno (solo mattina)
- S – Z: lunedì 9 giugno
Banche: anche l’accredito sul conto corrente avverrà il 3 giugno 2025, primo giorno bancabile del mese, visto che il 1 giugno è una domenica e il 2 un festivo.
Cosa contiene il cedolino INPS di gugno
Nel cedolino di giugno 2025 saranno visibili:
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- L’importo lordo e netto della pensione
- Le trattenute IRPEF ordinarie e addizionali regionali/comunali
- Eventuali rimborsi o conguagli
- Informazioni su rivalutazioni o cambiamenti nella prestazione
Come visualizzare il cedolino pensione INPS
Per consultare il cedolino, si possono seguire i seguenti passaggi:
- Collegarsi al sito www.inps.it
- Accedere con SPID, CIE o CNS
- Entrare nella sezione “Fascicolo previdenziale del cittadino”
- Cliccare su “Prestazioni – Pagamenti”
- Selezionare il mese di giugno 2025 per visualizzare il dettaglio
Cedolino pensione INPS giugno 2025
Controllare in anticipo il cedolino resta il modo migliore per verificare l’eventuale presenza di trattenute fiscali, contributive o assistenziali. Come indicato dall’INPS in una recente circolare, a partire da giugno 2025 verrà applicata una decurtazione mensile di 50 euro a quei pensionati che, nel 2022, hanno ricevuto indebitamente i bonus una tantum da 150 e 200 euro.
Gli aiuti, introdotti dal governo Draghi per contrastare l’aumento del costo della vita, erano stati erogati in modo automatico utilizzando dati fiscali provvisori del 2021. Tuttavia, controlli successivi hanno evidenziato che alcuni beneficiari superavano le soglie di reddito previste, e quindi non ne avevano diritto. Per questo motivo l’INPS ha deciso di recuperare gli importi non spettanti attraverso trattenute mensili sul netto della pensione, fino a coprire la cifra dovuta (che può variare da 200 a 350 euro). Il piano di recupero si estenderà indicativamente fino a settembre o dicembre 2025. Si tratta, dunque, di un rimborso graduale più che di un taglio netto.
Notifiche e modalità di recupero
I pensionati coinvolti hanno ricevuto comunicazione del rimborso tramite la Piattaforma SEND, il sistema di notifica ufficiale della Pubblica Amministrazione. Tutti i dettagli sono disponibili anche nei canali ufficiali INPS.
Il recupero delle somme può avvenire in due modi:
- Trattenute mensili da 50 euro direttamente sull’importo della pensione;
- Avvisi di pagamento tramite PagoPA, nei casi in cui non sia possibile la trattenuta diretta.
Buone notizie per i pensionati a basso reddito
Non solo trattenute: da giugno sono previsti anche aumenti per i pensionati con redditi più bassi. Le maggiorazioni sociali passano infatti da 136,44 a 144,44 euro mensili, portando il trattamento minimo a 747,84 euro per chi ha diritto alla maggiorazione piena.
Per accedere all’aumento, è necessario rispettare i seguenti requisiti reddituali:
- Reddito personale annuo non superiore a 9.721,92 euro;
- Reddito complessivo coniugale non superiore a 16.724,89 euro.