Contratto dei medici: Aumento degli stipendi, detassazione degli straordinari e rimborso ai pazienti per ridurre le liste d’attesa. Il settore sanitario è una delle pietre miliari di qualsiasi sistema sociale avanzato, e l’Italia non fa eccezione. Negli ultimi anni, il sistema sanitario italiano è stato oggetto di discussioni e riforme costanti, con l’obiettivo di migliorare l’accesso alle cure, ridurre le liste d’attesa e garantire una compensazione adeguata ai professionisti della salute. Le notizie più recenti indicano che il governo di Giorgia Meloni sta considerando una serie di misure per raggiungere questi obiettivi, tra cui aumenti negli stipendi dei medici e degli infermieri, la detassazione degli straordinari e un possibile rimborso ai pazienti per le prestazioni non garantite.
Contratto dei medici
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, insieme al governo, sta lavorando su un piano per affrontare le sfide che il sistema sanitario italiano deve superare. Una delle principali proposte è l’aumento degli stipendi dei medici e degli infermieri. Questa misura è stata pensata per rendere più attraente la professione medica e infermieristica, incoraggiando una maggiore partecipazione nel settore sanitario pubblico.
I dettagli dell’aumento stipendiale indicano che agli infermieri dovrebbero essere assegnati 50 euro all’ora, mentre ai medici spetterebbero 80 euro. Questi importi sarebbero detassati tramite una flat tax del 15% sulle ore di straordinario. Questo incentivo potrebbe aiutare a ridurre le liste d’attesa, in quanto gli operatori sanitari sarebbero più propensi a lavorare straordinari, accelerando la fornitura di cure.
L’obiettivo principale di questi aumenti stipendiali, perciò, è ridurre le lunghe liste d’attesa che affliggono il sistema sanitario italiano. Gli investimenti nella sanità pubblica sono fondamentali per garantire che i pazienti ricevano cure di alta qualità in tempi accettabili. Per far fronte a questa sfida, il governo sta cercando di assegnare risorse nella Manovra per il 2024.
Sebbene inizialmente si parlasse di richieste per un finanziamento di 4 miliardi di euro, le stime indicano che il governo potrebbe stanziare circa tre miliardi di euro. Questa cifra dovrebbe anche includere i primi fondi per il rinnovo del contratto 2022-2024, che è stato recentemente siglato per il personale medico e dirigente sanitario non medico.
Quanto aumenta lo stipendio dei medici?
Il rinnovo del contratto 2022-2024 per i medici e i dirigenti della sanità è stato un passo importante per garantire compensazioni adeguate per il loro lavoro. L’accordo raggiunto prevede un incremento medio di 289 euro al mese nella busta paga e il pagamento degli arretrati per il ritardo nel rinnovo del contratto. Questo beneficerà 120.063 medici e 14.573 dirigenti sanitari non medici.
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I sindacati di categoria stanno lavorando per aumentare anche le indennità specifiche, con gli infermieri che riceverebbero un aumento di circa 70 euro al mese. Questo rinnovo del contratto dei medici è giunto poco dopo la presentazione della Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (Nadef) da parte del governo. Secondo il documento, nella legge di Bilancio 2024, il governo dovrebbe stanziare tra 2,2 e 2,3 miliardi di euro per il nuovo contratto e gli aumenti degli stipendi dei medici, degli infermieri e degli operatori socio-sanitari.
Rimborso ai pazienti
Una delle proposte più innovative in discussione è il rimborso ai pazienti per le prestazioni sanitarie non garantite dalla struttura pubblica. Questa misura potrebbe consentire ai pazienti di accedere a servizi di diagnostica, come ecografie, risonanze magnetiche e anche interventi chirurgici, da fornitori privati, qualora l’ospedale pubblico non fosse in grado di offrire tali servizi in tempi accettabili. Questa iniziativa garantirebbe un maggiore accesso alle cure sanitarie e contribuirebbe a ridurre ulteriormente le liste d’attesa.
Allo stesso tempo, il governo sta lavorando per ridurre gli sprechi nel sistema sanitario, in particolare per quanto riguarda le prescrizioni di servizi medici non necessari. Questi sprechi verranno monitorati attraverso verifiche ex post al fine di garantire che solo le prestazioni sanitarie essenziali vengano effettivamente fornite, evitando così l’ingrossamento delle liste d’attesa.