Il Senato ha ufficialmente approvato la conversione in legge del cosiddetto Decreto Economia 2025 (o Decreto Omnibus). Un intervento che, dopo il passaggio alla Camera dei Deputati, promette di introdurre una serie di misure significative in tema di fiscalità, bonus sociali, agevolazioni sanitarie e molto altro ancora. Vediamo qui sotto tutte le novità in dettaglio.
Decreto economia, in cosa consiste
Il Decreto Economia 2025 comprende ben 21 articoli con interventi di natura variegata, dalle misure di carattere sociale e infrastrutturale, agli interventi per enti territoriali e imprese. In questa sede, però, ci interessano in particolare solo alcuni degli aspetti toccati dal Decreto. A partire dalle semplificazioni fiscali e tributarie previste nel testo dal Governo.
Fiscalità e flat tax
Uno degli obiettivi del nuovo decreto economia è senza dubbio la semplificazione del sistema fiscale attuale, motivo per cui verranno introdotte alcune agevolazioni tributarie, rivolte sia ai contribuenti ordinari che ai soggetti ad alta capacità contributiva. In primis, ci saranno modifiche al regime della flat tax per i nuovi residenti, così da attrarre in Italia persone fisiche dotate di grandi patrimoni. Verranno quindi introdotti metodi di pagamento più flessibili, con possibilità di rateizzazione e di ravvedimento operoso entro 5 giorni dalla scadenza ordinaria.In secondo luogo, il decreto interviene sul concordato preventivo biennale, cioè lo strumento che permette a imprese e professionisti di concordare in anticipo con l’Agenzia delle Entrate il reddito su cui pagare le imposte per ben due anni. Con una modifica al comma 8 dell’articolo 2-quater del DL n. 113/2024, viene introdotta in particolare una tolleranza di cinque giorni per i versamenti dovuti, sia in unica soluzione che come prima rata. E lo scopo, in questo caso, è evitare ‘punizioni’ eccessive in caso di ritardi minimi e non intenzionali. Sperando che questa tolleranza incentivi più persone a un corretto comportamento fiscale.
Payback sanitario
Nel decreto omnibus figura anche una riformulazione del meccanismo di payback sanitario. In primo luogo, è prevista la sospensione fino al 31 dicembre 2025 dei termini di prescrizione relativi ai recuperi e l’inibizione di nuove azioni esecutive, ma anche il blocco di quelle già in corso. Poi, le PMI coinvolte nel meccanismo adesso potranno accedere a finanziamenti garantiti dal Fondo costituito presso Mediocredito Centrale (previa valutazione del loro merito creditizio). Inoltre, tutte le imprese che hanno già versato più del 25% degli importi dovuti avranno riconosciuta una detrazione fiscale pari all’eccedenza rispetto a questa soglia.
Bonus sociali per famiglie e genitori
Veniamo poi al punto cruciale, cioè quello delle misure a sostegno delle famiglie. In questo ambito, il decreto economia introduce il Bonus mamme 2025, che è un’integrazione al reddito per le madri lavoratrici, sia dipendenti che autonome, con almeno due figli. Il sussidio è pari a 40 euro mensili, per un totale di 480 euro all’anno (che non sono soggetti a imposizione fiscale né contributiva). Il bonus mamme sarà però rivolto solo alle lavoratrici con un reddito annuo non superiore ai 40.000 euro, e verrà erogato in un’unica soluzione a dicembre.
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Oltre al bonus mamme, il decreto prevede anche il bonus nido, che sostiene le famiglie con figli piccoli attraverso il parziale rimborso delle rette per i servizi di prima infanzia. Infine, è introdotta una proroga del Superbonus 110% per gli interventi edilizi realizzati in aree colpite da eventi sismici. Proroga che consentirà a cittadini e imprese di completare con più tranquillità i lavori già avviati.
Fondi per il terzo settore e rinvio della sugar tax
Il decreto approvato in Senato contiene anche interventi in favore del Terzo Settore, con un incremento previsto di 10 milioni di euro per finanziare progetti sociali e comunitari. E per finire, non mancano alcuni rinvii cruciali, come quello sulla sugar tax per le bevande, che entrerà in vigore solo a partire dal 1° gennaio 2026.