La disoccupazione over 50 è ormai endemica nel nostro Paese. Sempre più persone oltre i 50 anni, rimaste senza lavoro e senza sostegno, stanno diventando lo specchio di un’Italia che si dimentica dei suoi cittadini più fragili. Da Nord a Sud, i social sono pieni di testimonianze che raccontano una realtà drammatica: chi ha lavorato per una vita ora si trova improvvisamente senza nessuna entrata, spesso abbandonato da istituzioni e politica. Ecco i dettagli.
Disoccupazione over 50, la nuova emergenza che la politica ignora
Sono tanti, tantissimi i commenti sui social che denunciano una situazione drammatica, spesso insopportabile per chi ha superato i 50 anni di età. “La Meloni”, scrive qualcuno indiganto, “si è pure permessa di togliermi SFL a 54 anni e lasciarmi senza nessuna entrata…Grande governo”. “Idem… e ne ho 58”, rincara un altro utente del web. E ancora: “A 54 anni sto cercando il lavoro che mi piace? Io il lavoro che amavo l’ho avuto per 20 anni. Ho dovuto chiudere la mia attività per colpa delle leggi di…che hanno fatto in questi ultimi trent’anni”.E questo sono solo alcune delle frasi che emergono tra i tanti commenti, spesso scritti con rabbia e amarezza, sulle piattaforme social in Italia. Non parliamo quindi di casi isolati, ma di una generazione intera che rischia di finire ai margini senza che nessuno – né la politica, né la società – se ne occupi con concretezza.
Disoccupati a cinquant’anni: dati, trend e verità scomode
Negli ultimi anni il numero di disoccupati over 50 è aumentato in maniera vertiginosa. Questa è la fascia che fatica di più a reinserirsi nel mondo del lavoro: sono pochi i corsi di formazione dedicati, le offerte di lavoro sono quasi introvabili, e i ‘pregiudizi’ delle aziende preferiscono profili più giovani. Insomma, chi perde il lavoro dopo i 50 anni rischia di restare senza reddito e senza prospettive, soprattutto dopo l’introduzione di requisiti più stringenti con l’abolizione del Reddito di Cittadinanza (ora sostituito da Assegno di Inclusione e SFL).
Il vero dramma, come emerge da altri messaggi online, è che a 50 anni pochi danno davvero una seconda possibilità. “A quell’età vi sembra facile trovare un lavoro?”, dice qualcuno. Ma oltre all’aspetto economico, questa situazione colpisce anche la dignità e l’autostima di migliaia di persone. “Io non volevo insultare nessuno, ma in questi momenti dobbiamo avere lo spirito di adattamento. Mi dispiace che ci stia succedendo tutto questo”, è l’intervento di un altro utente del web.
La risposta della politica? Silenzio o ‘scaricabarile’
La sensazione comune è quindi una sola: la politica sembra solo litigare, scaricare la colpa su Governi passati o altri partiti, senza mai affrontare realmente il nodo della disoccupazione in età adulta. Nessun progetto serio di riqualificazione, nessun piano per reinserire davvero gli over 50. E per molti, oltre al problema economico c’è il rischio di isolamento crescente, di sentirsi esclusi dal tessuto sociale e familiare.
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“Non giudicare senza sapere la storia delle persone”, è il suggerimento di un cittadino over 50, che come tanti ha perso l’impiego e deve affidarsi a sussidi spesso inadeguati. La storia dei disoccupati italiani è questa, insomma, fatta di tribolazioni e false speranze. Ed è chiara, lampante, se si è disposti ad ascoltare davvero la pancia del Paese – senza giudicare – che passa innanzitutto dai social. Ma non sono chiare al momento le soluzioni proposte dal Governo. E purtroppo non è una novità.