Disservizi SIISL: che SIISL funzioni poco (e male) non è ormai un mistero. Dall’impossibilità degli utenti di procedere con l’iscrizione alla piattaforma, alla scarsità di offerte di lavoro sul sistema, SIISL è una barca che al momento fa acqua da più parti, e i problemi non cennano a diminuire. Anzi, forse, sembrano anche aumentare.
Un nostro lettore ha portato alla luce un fatto davvero agghiacciante. Ecco cosa ci ha detto.
Disservizi SIISL: in Lazio le richieste aggiunte “manualmente”
Dopo più di un mese, e dopo svariate peripezie e disavventure passate dal nostro lettore, l’utente in questione ci riscrive annunciandoci di non essere ancora riuscito ad ottenere il sussidio.
Il motivo di questo ritardo? Pare da imputarsi al fatto che “l’inserimento in SIISL del corso di formazione svolto, nell’ambito della Regione Lazio, avvenga ad opera dei Cpi e degli Enti erogatori delle politiche attive, a cui spetta il compito d’inserire il corso di formazione (o altra politica attiva) all’interno della piattaforma telematica intermedia PLL (Portale Lazio Lavoro), per poi da qui confluire in modo automatico nelle altre due piattaforme della SAP e della SIISL, entrambe visibili all’INPS”
Fin qui, direte, nulla di che. Giusto? Giusto. Se non fosse che l’inserimento di cui parla il signor Manuel (ndr nome di fantasia) avviene in maniera manuale. Sì, avete capito bene. Materialmente un impiegato deve andare ad aggiungere manualmente il corso di formazione all’interno del profilo SIISL del richiedente, così che quest’ultimo possa ottenere l’erogazione del sussidio.
Dice il signor Manuel: “Come si evince da una comunicazione e-mail intercorsa tra loro e l’ente erogatore (che allego alla presente) – la piattaforma PLL allo stato attuale non comunica affatto con le piattaforme SAP e SIISL, e quindi di fatto non può essere utilizzata per gestire il SFL.
Il chè significa che ogni qualvolta si debba aggiornare la SIISL di un fruitore del SFL, è necessario che questa operazione venga svolta “manualmente” da un operatore preposto all’interno della Regione Lazio, con conseguente allungamento dei tempi per l’erogazione dell’obolo”.
Scarica la nostra app e risparmia con i bonus attivi in Italia:
Insomma, se i sistemi non comunicano in maniera automatica, questo significa solo una cosa: qualcuno deve registrare i corsi manualmente, e per registrarli manualmente è chiaro come i tempi di dilatino in maniera quasi biblica.
Ma come è possibile che una piattaforma pensata per il lavoro, basata sui corsi di formazione, sulle politiche attive per il lavoro, sia sprovvista di una comunicazione istantanea ed automatica tra i vari enti preposti? Questa è la vera cosa incommentabile e che lascia basiti.
Non si sa, in verità, se è una politica attinente alla sola regione Lazio o meno (non abbiamo ricevuto mail da parte di altri utenti di altre Regioni), ma se non fosse così, la situazione sarebbe certamente ancora più grave di quanto già non sia.
E a lamentarlo è il nostro stesso Manuel, che dice: “il governo ha presentato il programma coi toni trionfalistici propri di una propaganda becera e vuota, dietro alla quale si nasconde in realtà la sua palese incapacità ed inadeguatezza”.
Ma i problemi (come se non bastasse) non finiscono qui.
“Mi rimandano al Centro per l’impiego perché non risulta nulla”
Un altro utente ci scrive: “Nonostante gli abbia aggiornato il “patto digitale ” al Centro per l’impiego, inviato proprio la mia “Scheda anagrafica professionale” aggiornata al Team digitale del Ministero delle Politiche sociali, con la sottoscrizione del PUC al 10 novembre, loro continuano a dirmi che da parte loro è tutto apposto e che devo recarmi al centro impiego. Ma se è il Centro impiego che ha aggiornato la mia posizione!”.
Insomma, incongruenze su incongruenze, e una apparente incapacità comunicativa tra gli enti preposti che dovrebbero comunicare tra loro.
SIISL si avvia già verso il tramonto ancora prima di avere spiccato il volo? Se le cose continuano così, il sistema potrebbe avere vita breve. Lo stesso ministro Calderone lo ha definito “imperfetto”. Ma tra l’imperfezione e la totale inettitudine a svolgere i compiti per i quali è stato pensato, in effetti, c’è di mezzo il mare.