Il Dl Omnibus è stato convertito in legge, come pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, e include importanti novità per il settore scolastico. Il provvedimento tocca diversi aspetti del mondo dell’istruzione, con particolare attenzione alla tutela assicurativa di studenti e personale scolastico, alla valorizzazione della filiera tecnico-professionale, e a nuove disposizioni in materia di contrattazione integrativa.
Quali sono le novità introdotte dal Dl Omnibus per la scuola?
Una delle principali novità riguarda la proroga della tutela assicurativa per l’intero anno scolastico e accademico 2024-2025. Questo provvedimento, che estende le misure introdotte dall’articolo 18 del decreto-legge del 4 maggio 2023, garantisce una copertura assicurativa per studenti e personale del sistema nazionale di istruzione e formazione. Rientrano in questa categoria anche i settori della formazione terziaria professionalizzante e superiore.
La proroga comporta uno stanziamento di 17,49 milioni di euro per il 2024 e di 29,98 milioni di euro per il 2025. Eventuali risorse non utilizzate destinate ai rimborsi INAIL verranno mantenute per l’esercizio successivo.
Cosa copre la tutela assicurativa per studenti e personale scolastico?
La copertura assicurativa si applica a tutte le attività scolastiche, sia per il personale che per gli studenti.
- per i docenti: la copertura si estende a tutte le attività di insegnamento, inclusi gli incarichi svolti da personale tecnico-amministrativo, esperti esterni, assistenti e ricercatori. Gli infortuni in itinere (ovvero durante gli spostamenti da e verso il lavoro) sono anch’essi coperti, anche se non strettamente legati all’attività lavorativa;
- per gli studenti: la tutela copre tutte le attività di apprendimento, sia in aula che fuori dalla scuola, comprese visite didattiche, viaggi di istruzione, attività sportive e incidenti in aula o mensa. Il premio assicurativo resta invariato a 9,87 euro, con un’addizionale dell’1% destinata all’Anmil.
Valorizzazione della filiera tecnico-professionale
Un altro aspetto significativo del Dl Omnibus riguarda la valorizzazione della filiera tecnico-professionale. Con uno stanziamento di 20 milioni di euro, il decreto prevede il miglioramento delle infrastrutture, delle piattaforme tecnologiche e l’innovazione digitale legata a Industria 4.0. Questo investimento è destinato a potenziare i laboratori innovativi nelle scuole tecniche e professionali, con l’obiettivo di ridurre il divario digitale e fornire supporto tecnologico al piano nazionale per la sperimentazione della filiera tecnologico-professionale.
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito avrà il compito di definire, entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del Decreto, i criteri per l’assegnazione delle risorse.
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Dl Omnibus: nuove risorse per la contrattazione integrativa
Il Decreto introduce una novità anche per la contrattazione integrativa, con uno stanziamento di 4 milioni di euro. Le risorse destinate al Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (FMOF) potranno essere utilizzate per la contrattazione senza vincoli di destinazione. Le risorse non utilizzate nei precedenti esercizi finanziari saranno mantenute nei conti residui e rese disponibili nel 2024.
Un aspetto interessante è l’inserimento di un contributo di 900 euro lordi per i docenti che hanno prestato servizio per almeno tre anni in scuole situate in aree disagiate o piccole isole.
Carta del Docente: nuove possibilità di acquisto
Infine, un emendamento approvato dalla Lega amplia le possibilità di utilizzo della Carta del Docente da 500 euro. Gli insegnanti potranno ora utilizzare questi fondi per l’acquisto di strumenti musicali, insieme alla Carta del Merito e alla Carta della Cultura Giovani. Questa misura mira a incentivare l’acquisto di materiali didattici che arricchiscano l’offerta formativa, anche nel campo delle arti e della musica.
Il Dl Omnibus rappresenta un passo significativo per il mondo della scuola, non solo per l’incremento delle risorse, ma anche per l’attenzione alla sicurezza di studenti e personale scolastico. Con l’introduzione di nuove misure, si creano le condizioni per un ambiente educativo più protetto e stimolante. Inoltre, il decreto pone le basi per un’istruzione sempre più tecnologica e innovativa, promuovendo l’integrazione di strumenti digitali e favorendo lo sviluppo di competenze che preparano gli studenti alle sfide del futuro. Questi cambiamenti riflettono un impegno concreto verso una scuola moderna e inclusiva.