Ma davvero è legale avere un bradipo come animale domestico? La domanda è lecita, visto che con i suoi occhioni sognanti, il sorriso perennemente stampato in faccia, e quei movimenti lentissimi che sembrano usciti da una gif in slow motion, il bradipo è diventato una vera star della cultura pop. Dai meme ai cartoni animati (qualcuno ha detto Zootropolis?), fino agli account virali su TikTok, questo animale affascina grandi e piccini. Per questo viene spontaneo chiedersi se è possibile averlo in casa, magari per coccolarlo sul divano. Ecco qui sotto la risposta.
Bradipo domestico: il sogno (vietato) di molti italiani
Negli ultimi anni, l’idea di avere animali esotici in casa ha preso piede grazie a video accattivanti sui social e a influencer che mostrano la loro vita con animali fuori dal comune. I bradipi, con il loro aspetto buffo e rilassato, sono in questo senso tra le creature più gettonate. Ma la realtà è ben diversa da quella che vediamo su Instagram, purtroppo.
Infatti in Italia detenere un bradipo come animale domestico non è assolutamente legale. A stabilirlo è il Decreto del Ministero dell’Ambiente del 19 aprile 1996, che vieta la detenzione di numerose specie esotiche e selvatiche. I bradipi (in particolare quelli del genere Bradypus e Choloepus, le due famiglie principali) rientrano quindi tra gli animali non ammessi perché potenzialmente pericolosi per la salute pubblica, per il benessere animale e per la conservazione degli ecosistemi.Cosa si rischia legalmente?
Chi detiene un bradipo illegalmente rischia pesanti sanzioni. Si va dalla confisca immediata dell’animale fino a multe salate e, nei casi più gravi, a sanzioni penali. In particolare:
- Sanzioni amministrative fino a 10.000 euro per detenzione illecita di specie vietate
- Sanzioni penali in caso di maltrattamento o se l’animale è importato illegalmente, con rischi fino a 2 anni di reclusione
- Possibili accuse di traffico illecito di fauna selvatica, un reato serio, punibile con pene severissime
Insomma, l’idea di un bradipo sul comodino o a letto può sembrare tenera, ma rischia di trasformarsi in un incubo legale (quasi) senza via d’uscita.
Perché è vietato possedere un bradipo
Ci sono diversi motivi per cui non è possibile (né consigliabile) avere un bradipo come animale domestico:
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- È un animale selvatico, quindi non addomesticabile. Anche se nato in cattività, conserva comportamenti innati che non si adattano alla vita in casa
- Ha esigenze ambientali molto particolari, come temperatura, umidità, una dieta ricca di foglie fresche e un habitat arboricolo specifico. E riprodurre questi elementi in un appartamento è praticamente impossibile
- Soffre lo stress del contatto umano. I bradipi, infatti, non amano essere toccati né spostati. Quindi accarezzarlo per qualche like social può essere fonte di enorme sofferenza per lui.
Dalla giungla ai social (ma non al salotto)
Insomma, i bradipi sono animali tenerissimi ma particolarmente fragili. Di norma, vivono in America Centrale e Meridionale, e passano la maggior parte del tempo appesi agli alberi. Sono solitari, lenti, molto sensibili, e del tutto inadatti alla vita in cattività.
Nonostante questo, su piattaforme come TikTok o YouTube abbondano video che mostrano questi animali in braccio a persone, magari in salotti con aria condizionata e cucce colorate. Spesso simili clip sono girate in strutture turistiche o pseudo-rifugi non regolamentati, dove i bradipi vengono sfruttati per fini commerciali. Quindi dietro a queste pratiche si nasconde quasi sempre una realtà di maltrattamento o illegalità.
Ecco perché, se davvero si amano i bradipi, è meglio non cercare di averne uno a casa. Ammirarli nei documentari, adottarne uno a distanza, o sostenere le ONG che si occupano della conservazione della foresta pluviale, può essere abbastanza. Mentre provare a trasformare un animale selvatico in un peluche da salotto non è la soluzione adatta. Perché la lentezza del bradipo è affascinante solo quando è libera, tra i rami della sua giungla. In casa tua, invece, sarebbe solo prigionia.