Esonero contributivo parità di genere: la rettifica degli errori. L’esonero contributivo per la parità di genere consiste in uno sgravio fiscale dell’1% per i datori di lavoro che assumono donne nelle loro aziende.
Si distingue dal bonus assunzioni donne svantaggiate che è invece un esonero contributivo che, a seconda delle leggi di bilancio annuali, oscilla tra il 50% ed il 100%, e che si rivolge a quei datori di lavoro che assumono donne in condizioni di svantaggio.
I datori di lavoro che hanno assunto nelle loro aziende donne con l’esonero contributivo, se hanno commesso degli errori, possono ora procedere alla rettifica, entro il 15 ottobre 2024.
Esonero contributivo parità di genere: come rimediare agli errori
I datori di lavoro possono procedere alla correzione delle domande di esonero contributivo per parità di genere fino al 15 ottobre 2024. Le domande contenenti errori saranno soggette all’elaborazione con beneficio ridotto se non corrette entro questa data.
Correggendo la domanda, si va ad annullare l’originale e a dare vita ad una nuova domanda con i dati aggiornati.
Requisiti esonero contributivo parità di genere
Quanto ai requisiti per l’esonero contributivo alla parità di genere, deve trattarsi di una assunzione che sia comprovata come parità di trattamento con il genere maschile presente in azienda.
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Per questo motivo, il datore di lavoro è tenuto a provare:
- la retribuzione media mensile globale; e la retribuzione effettivamente percepita dalla lavoratrice;
- la certificazione di parità di genere rilasciata in conformità alla Prassi UNI/PdR 125:2022 dagli organismi di valutazione accreditati, che riportare il marchio UNI e quello dell’ente di accreditamento
Solo così è possibile fruire di un esonero dell’1%, nel limite massimo di 50.000 euro annui. La differenza con l bonus per l’assunzione di donne svantaggiate, sta nel fatto che mentre in quest’ultimo caso deve trattarsi di donne che vivono particolari e precise situazioni, nel caso dell’esonero contributivo di tratta di un’agevolazione priva di precisi requisiti se non quello della promozione delle quote rosa in azienda, che promuove un modello improntato sulla parità di genere.