In un periodo di incertezze finanziarie e tensioni geopolitiche, una buona idea per chi ha soldi da parte è puntare sugli investimenti a breve termine. Si tratta di investimenti che tendono a rendere di più rispetto a quelli a medio-lungo termine, ma vanno scelti con cura essendo in genere più rischiosi e volatili. Ecco quali sono gli investimenti a breve termine che offrono più garanzie.
Investimenti a breve termine, i conti deposito
In genere, gli investimenti a breve termine sono investimenti con un orizzonte temporale inferiore ai 5 anni (ma spesso gli asset vengono liquidati molto prima, tra i 3 e i 12 mesi). Si tratta quindi di investimenti che vengono programmati nella consapevolezza che saranno venduti in tempi rapidi, e possono rappresentare un vantaggio se si attraversa un periodo di incertezza economica e finanziaria.
Una tipologia molto comune di investimenti a breve termine sono i conti deposito vincolati, che offrono in genere tassi d’interesse elevati in cambio dell’impegno a non prelevare il denaro investito per un periodo di tempo prestabilito (di solito compreso tra 1 e 3 anni). Più lunga è la durata del vincolo, quindi, e migliore sarà il tasso d’interesse offerto. Ma è bene tenere a mente che i soldi contenuti nei conti deposito vincolati non saranno facilmente accessibili, dato che è concesso effettuare prelievi soltanto in circostanze eccezionali.
In alternativa, è sempre possibile scegliere conti deposito liberi (o non vincolati): pagano interessi di norma più bassi rispetto ai conti vincolati, ma offrono una maggiore flessibilità in termini di liquidità. In ogni caso, è bene ricordare che i tassi di interesse offerti dalle banche possono sempre variare. Infatti, una banca può modificare il tasso in qualsiasi momento, a patto che rispetti il periodo di preavviso di 60 giorni previsto dalla legge.
I BOT (Buoni Ordinari del Tesoro)
I Buoni Ordinati del Tesoro (BOT) sono un’atra categoria molto popolare di investimenti a breve termine. Insieme ai BTP, i BOT sono considerati prodotti finanziari tendenzialmente a basso rischio, grazie alla breve scadenza, all’alta liquidità e all’affidabilità dell’emittente, ovvero il Governo italiano. Parliamo in sostanza di titoli di debito a breve termine emessi periodicamente per finanziare il bilancio dell’esecutivo, senza alcuna cedola periodica. Chi sceglie di investire in BOT riceve interessi durante la vita del titolo e inoltre il rimborso del valore nominale alla scadenza. In genere, la durata standard dei BOT è di 3, 6 e 12 mesi, ma esistono anche BOT flessibili a 1 mese.Il rendimento effettivo dei BOT è determinato dalla differenza tra il prezzo d’acquisto e il valore nominale: se il prezzo di acquisto è inferiore al valore nominale, allora il rendimento del BOT sarà più alto. Viceversa, il BOT renderà di meno. Ecco le principali fasce di rendimento dei BOT:
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- 0,03% per i titoli con durata residua uguale o inferiore agli 80 giorni
- 0,05% per quelli con durata residua tra gli 81 e i 140 giorni
- 0,10% per i titoli con durata residua tra i 141 ed i 270 giorni
- 0,15% per i titoli con durata residua pari o superiore ai 271 giorni
I Buoni fruttiferi postali e i certificati di deposito
Un’altra opzione valida di investimento a breve termine sono i Buoni Fruttiferi Postali (BFP). I BFP sono emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA e venduti da Poste Italiane, e hanno diverse caratteristiche vantaggiose: un profilo di rischio molto contenuto, agevolazioni fiscali, zero costi di collocamento e un rendimento fisso. La scadenza dei Buoni Fruttiferi è variabile, ma può essere facilmente verificata sul foglio informativo oppure online.
Se non si vuole puntare sui BFP, un’altra possibilità è scegliere i certificati di deposito (CD), cioè strumenti finanziari che consentono di perseguire strategie di investimento a breve termine. Chi decide di investire in CD deposita una somma di denaro presso un istituto di credito per un periodo di tempo prestabilito. In cambio, riceverà un certificato che attesta il diritto al rimborso del capitale e anche il diritto al pagamento degli interessi una volta sopraggiunta la scadenza concordata. I certificati di deposito non prevedono cedole periodiche o premi extra, ma hanno tassi d’interesse discreti e inoltre sono tipologie di investimento protette fino a 100 mila euro.
La durata del vincolo dei CD può variare generalmente dai 2 ai 5 anni, a seconda dell’istituto di credito scelto. Va però sottolineato che nonostante l’elevata sicurezza, i certificati di deposito non sono sempre altamente liquidi, quindi sono ideali per obiettivi a breve termine soltanto quando la scadenza del CD coincide con l’orizzonte temporale che ci si è prefissati.
I fondi comuni monetari
Ottima scelta per investire a breve termine sono anche i fondi comuni monetari, che di solito offrono un rendimento leggermente più elevato rispetto a quello dei conti deposito, e inoltre presentano un basso rischio di non essere rimborsati. I fondi comuni investono in obbligazioni e altri strumenti a breve termine – come certificati di deposito, commercial paper (titoli di debito a breve termine) e titoli di Stato – acquistati da governi e società che godono di un alto rating creditizio.
Il vantaggio dei fondi comuni monetari è che offrono una buona liquidità e sul breve termine tendono a pagare interessi molto elevati. Ma i rendimenti diventano molto più bassi sugli investimenti a lungo termine. E inoltre il loro prezzo può subire nel tempo forti oscillazioni.
Le obbligazioni a breve termine
Le obbligazioni (o bond) sono un altro strumento interessante di investimento, anche se leggermente più rischioso per gli investimenti a breve termine. Sono forme di prestito o debito emesse da società e governi che pagano interessi sotto forma di cedole, vale a dire contributi fissi corrisposti annualmente sul valore nominale iniziale del prestito. Le obbligazioni a breve termine hanno generalmente una scadenza compresa tra 1 e 5 anni, al termine dei quali viene rimborsato il valore nominale dell’obbligazione. I valori di mercato delle obbligazioni, tuttavia, sono fortemente correlati all’andamento dei tassi d’interesse (quindi diminuiscono al crescere dei tassi). E questo è un rischio di cui bisogna tenere conto al momento dell’investimento.
La tipologia più semplice di investimento in obbligazioni a breve termine è rappresentata dai fondi negoziati in borsa (ETF), che offrono all’investitore un portafoglio di obbligazioni societarie già accuratamente selezionato. Ecco i due esempi principali di obbligazioni a breve termine:
- Titoli di stato, come i BTP Short Term e altri titoli a breve scadenza. In Italia presentano un rischio estremamente ridotto
- Obbligazioni societarie. Sono emesse da società e ricevono un rating creditizio in base all’affidabilità: il rating AAA della Standard & Poor’s rappresenta il rischio più basso, mentre il rating D corrisponde al rischio più elevato.
Trading e day trading
Forme più complesse (ma ugualmente efficaci) di investimento a breve termine sono anche il trading e il day trading. Nel caso del trading, gli investitori puntano a trarre profitto da variazioni di prezzo nel breve periodo, detenendo le proprie posizioni per giorni, settimane o mesi. Nel day trading, invece, le posizioni sono aperte e chiuse nel corso di una singola giornata di negoziazione.
Rispetto agli altri investimenti a breve termine, il trading e il day trading comportano però rischi molto elevati. E richiedono inoltre competenze avanzate, oltre a una profonda comprensione dei mercati finanziari.