Inps, nuove regole sulla Naspi
Piccola rivoluzione in casa Inps. Il Governo ha deciso di cambiare – con apposito decreto approvato a maggio – le regole Inps sull’indennità di disoccupazione Naspi. Ci saranno novità anche su altre indennità – come detto, anche la Dis-Coll dei collaboratori – e il tutto a partire dal mese prossimo. Punto cruciale è il seguente: i disoccupati potranno cercare lavoro il più vicino possibile a casa, con l’offerta di lavoro inserita direttamente dal datore. Altra opzione, quella di farsi aiutare dalle agenzie private di collocamento. Ma vediamo meglio tutti i punti e le novità sulla Naspi.
Le novità su Naspi e indennità
Le novità, sul tema indennità, sono notevoli. Si cambia dal luglio 2024, con focus principale sull’indennità di disoccupazione Naspi e anche sulla Dis-Coll dei collaboratori. Ecco il punto centrale. I percettori Naspi e di altre indennità di disoccupazione dovranno iscriversi alla piattaforma Siisl gestita dall’Inps, che finora era stata riservata soltanto ai percettori di Assegno di inclusione e Supporto per la formazione e il lavoro.
Si tratta perciò di una “rivoluzione” di stampo tecnologico, che punta tutto e forte sul Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl), già testato da settembre 2023 per i beneficiari dell’ex Reddito di cittadinanza. Diventa in teoria più facile, allora, cercare lavoro vicino al proprio luogo di residenza, con offerte che vengono inserite sul portale online direttamente dal datore di lavoro. Ma è comunque possibile farsi aiutare in questo processo dalle agenzie private.
La sospensione del sussidio Naspi
Altro punto fondamentale. La piattaforma Siisl dovrebbe rendere più trasparente e meglio applicabile la sospensione del sussidio Naspi. Le regole attuali, infatti, prevedono che dopo il terzo rifiuto di offerte congrue, il sussidio di disoccupazione venga automaticamente sospeso dall’Inps. Ora invece funzionerà così:
- Nei primi 6 mesi, le offerte devono essere per forza in linea con il profilo del candidato e localizzare entro 50 chilometri da dove abita
- Tra i 6 mesi e 1 anno, diventano sufficienti le offerte in linea con il profilo del candidato
- Dopo 1 anno, la distanza di ricerca dei possibili lavori aumenta a 80 chilometri da dove si abita
- La retribuzione offerta dal nuovo lavoro deve essere almeno 1,2 volte superiore all’assegno della Naspi, mentre il contratto proposto deve avere una durata di almeno 3 mesi
Gli obiettivi della riforma
Con il ricorso alla piattaforma Siisl, anche per Naspi, Dis-Coll e altre indennità, si punta innanzitutto a una semplificazione. Ma viene anche “statalizzato” in un certo senso il sistema di ricerca lavoro già in atto (con app come Indeed o LinkedIn). Siisl si ripropone di diventare una specie di “LinkedIn di Stato”, insomma, che incroci in maniera più efficace domande e offerte di lavoro.
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Coloro che percepiscono sussidi di disoccupazione, iscritti d’ufficio alla piattaforma online, potranno dunque trovare le offerte le offerte più congrue senza bisogno di intermediazioni. Contatto diretto tra disoccupati e aziende, con in previsione una massiccia campagna informativa Inps che spingerà i privati a pubblicare le loro offerte sulla piattaforma Siisl. Le varie proposte di lavoro, inoltre, saranno chiaramente indicate geograficamente sulla mappa digitale del proprio territorio, con un ulteriore aiuto dato da sistemi integrati di intelligenza artificiale.
E se i disoccupati non dovessero trovare offerte consone, vicine a loro, allora interverranno sia i centri per l’impiego che le agenzie private. In più, nei prossimi mesi è previsto un rafforzamento dell’interoperabilità tra Siisl e le banche dati regionali, in modo tale da colmare un gap sostanziale. Perché al momento, i centri per l’impiego intercettano solo il 2% delle offerte di lavoro presenti nel Paese. Mentre Siisl e la piattaforma nazionale che fa riferimento al portale europeo Eures, arrivano insieme al 10% delle offerte. Con la riforma Naspi, che entrerà in vigore a luglio 2024, l’obiettivo è di arrivare a coprire sul sistema Inps complessivamente il 15% delle offerte realmente presenti in Italia, intercettando anche una buona parte di quel quasi 40% di proposte aziendali che ancora funzionano grazie al passa-parola.
L’intervento sulla formazione dei disoccupati
L’ultima novità rilevante riguarda la “formazione”. I percettori della Naspi potranno ora accedere bacino di corsi di formazione presenti nella piattaforma Siisl. Esistono più di 15mila corsi, al momento, con 300mila posti disponibili. Chi si forma maggiormente sono gli ex beneficiari del Reddito di cittadinanza nelle seguenti regioni: Campania, Lazio, Piemonte. Ma alcuni degli attuali percettori Naspi già partecipano attivamente a corsi di formazione, anche nell’ambito del programma Gol presente nel Pnrr, che coinvolge in tutto 2 milioni di persone. Ora si punta a un incremento.