Il quesito sulla compatibilità tra invalidità civile e lavoro è un quesito frequente e che ha una certa rilevanza per i percettori di tale sostegno.
Chi è invalido civile può lavorare, o svolgere una attività lavorativa può portarlo incontro alla revoca dell’invalidità?
Invalidità civile: quali requisiti?
Partiamo innanzitutto dal presupposto che possono accedere all’invalidità civile:
- cittadini di età 18-65 anni: con minorazioni congenite o acquisite che causano una riduzione permanente della capacità lavorativa superiore al 33%;
- minori di 18 anni: con difficoltà persistenti nell’esecuzione di compiti propri della loro età;
- cittadini oltre i 65 anni: con difficoltà nell’esecuzione di compiti propri della loro età, considerati invalidi civili solo per assistenza socio-sanitaria e indennità di accompagnamento;
- ciechi civili e sordi: automaticamente considerati invalidi civili.
Chi rientri tra questi soggetti e sia in possesso dei requisiti sopra menzionati, può chiedere l’invalidità civile.
Invalidità civile e lavoro: si può comunque lavorare?
E’ fatto esplicito divieto di lavorare solo nei casi di invalidità al 100%. In questi casi, infatti, si tratta di una inabilità totale che dà diritto alla pensione di inabilità, che è di natura previdenziale.
I supporti di natura previdenziale sono incompatibili con una condizione lavorativa, quindi è vietato lavorare nel caso in cui si risulti inabili al 100%. Di norma, peraltro, il problema del lavoro in relazione a persone inabili al 100% non si pone nemmeno: a rigor di logica, infatti, difficilmente una persona inabile al 100% potrebbe lavorare. Per cui, quand’anche risultasse tale, non potrebbe che aver raggiunto l’inabilità con delle dichiarazioni mendaci.
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Si pone invece il problema per i lavoratori parzialmente invalidi. Qui la possibilità di lavorare dipende, ovviamente, anche dal grado di invalidità da cui si è affetti. Chi ha un’invalidità molto grave, è materialmente impossibilitato svolgere qualsiasi attività, come dicevamo prima.
Ma per tutti gli altri casi, invece, lavorare resta possibile, anche se si è stati dichiarati inabili alle proprie mansioni. Resta comunque aperta la facoltà del datore di assegnare una mansione diversa, adatta alle proprie capacità. In questo modo, è possibile la compatibilità tra lavoro e invalidità, per cui un soggetto può contestualmente lavorare e percepire l’assegno di invalidità.