ISEE corrente 2025, quando scade e come rinnovarlo

L’ISEE corrente, che va aggiornato sulla base dei redditi e trattamenti degli ultimi 12 mesi, ha una validità di 6 mesi dalla data di presentazione. Chi ha presentato questo ISEE a gennaio 2025, quindi, dovrà rinnovarlo entro giugno 2025. Altrimenti rischia seriamente di non potere continuare a beneficiare (del tutto o in parte) di agevolazioni come l’Assegno Unico Universale o l’Assegno di Inclusione. Vediamo qui sotto tutti i dettagli, quando scade esattamente l’ISEE corrente e come fare a rinnovarlo.

ISEE corrente: cos’è e come funziona

L’ISEE corrente è una versione aggiornata dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, basata sui redditi e trattamenti degli ultimi 12 mesi. E può essere richiesto solo se si è già in possesso di un ISEE ordinario valido. Per intenderci, la principale differenza tra l’ISEE corrente e quello ordinario risiede nel periodo di riferimento dei redditi considerati. L’ISEE ordinario si basa infatti sui redditi del secondo anno precedente la presentazione della DSU (ad esempio, redditi 2023 per l’ISEE 2025), mentre l’ISEE corrente considera i redditi degli ultimi 12 mesi.

Quando richiedere l’ISEE corrente

• Una variazione dell’attività lavorativa (autonoma o dipendente) o dei trattamenti assistenziali, previdenziali o indennitari, anche esenti da IRPEF
• Un cambiamento del reddito complessivo del nucleo familiare, che sia superiore al 25%
• Una diminuzione del patrimonio mobiliare e/o immobiliare del nucleo familiare, di oltre il 20% rispetto a quanto indicato in precedenza nell’ISEE ordinario.

Quando i redditi o il patrimonio peggiorano, quindi, e si decide di richiedere misure assistenziali come AUU, ADI e simili, è assolutamente necessario fare e modificare l’ISEE corrente in tempi utili. Per non rischiare di perdere tutti gli aiuti che si stanno ricevendo.

Quando scade l’ISEE corrente 2025

L’ISEE corrente ha una validità di 6 mesi dalla data di presentazione, nel caso in cui venga aggiornato solo nella sua componente reddituale. Quindi, se è stato richiesto a gennaio 2025, l’ISEE corrente scadrà a giugno 2025. Ecco dunque spiegato perché è fondamentale rinnovarlo entro il 30 giugno, per continuare a beneficiare di agevolazioni e sussidi.

In particolare, ricordiamo che rinnovare l’ISEE corrente entro giugno 2025 è essenziale per continuare a percepire bonus come:

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• Assegno Unico Universale (AUU), dato che senza un ISEE aggiornato entro il 30 giugno 2025, si rischia di ricevere soltanto l’importo minimo dell’assegno (57,50 € per figlio minorenne). In più, non si potranno neanche recuperare gli arretrati relativi ai mesi precedenti
• Assegno di Inclusione (ADI): per chi ha iniziato a ricevere l’ADI a gennaio 2024, il ciclo di 18 mesi termina a giugno 2025. Il mancato rinnovo dell’ISEE corrente entro giugno, quindi, può comportare la sospensione del beneficio a partire da luglio
• Altri bonus e agevolazioni: diverse agevolazioni fiscali richiedono un ISEE aggiornato per determinare l’esatto importo spettante. Senza un ISEE corrente valido, si rischia di perdere totalmente il diritto a tali misure, oppure ricevere importi decisamente limitati.

Va tuttavia notato che se l’ISEE corrente è stato richiesto per variazioni del patrimonio, o in relazione a variazioni (sia del reddito che del patrimonio) la sua validità sarà fino al 31 dicembre 2025.

Come fare a rinnovare l’ISEE corrente

Per rinnovare l’ISEE corrente, è necessario presentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) attraverso:

• Il portale INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS
• Un di Centro di Assistenza Fiscale (CAF) oppure un patronato.

È inoltre fondamentale raccogliere tutta la documentazione (aggiornata) relativa ai redditi e al patrimonio del nucleo familiare. Una volta fatto ciò, va utilizzato poi il Modulo MS, composto da:

• Quadro S1, dove bisogna indicare il codice fiscale del dichiarante della DSU già presentata, oltre agli estremi della DSU stessa
• Quadro S2, dove indicare le “variazioni rilevanti ai fini della richiesta di ISEE corrente”
• Quadro S3, con la situazione reddituale aggiornata
• Quadro S4, dove allegare la documentazione relativa, come il codice fiscale del familiare per cui si è verificata la variazione. Ma anche i documenti che attestano tale variazione (come la lettera di licenziamento o la cessazione di partita IVA), così come i documenti che provano le componenti reddituali aggiornate (per esempio le buste paga).

Le istruzioni aggiornate, per compilare al meglio il Modulo MS e i quadri S1-S4, sono disponibili in ogni caso sul sito INPS.

Documenti necessari per presentare l’ISEE corrente

In sintesi, per presentare l’ISEE corrente, è obbligatorio fornire i seguenti documenti:

• ISEE ordinario in corso di validità
• Documento che dimostri la variazione della condizione lavorativa
• DSU
• Indicazione dei redditi percepiti negli ultimi 12 mesi (buste paga, certificazione di lavoro autonomo), compresi eventuali trattamenti previdenziali o indennitari (come bonus, carte di debito assistenziali o assegni familiari)
• Documentazione che attesti la diminuzione del patrimonio mobiliare o immobiliare.