La disoccupazione da reddito? Hanno diritto al sussidio i cittadini che hanno versato i contributi per almeno 13 settimane negli ultimi 4 anni e per almeno 30 giorni nell’ultimo anno prima di ottenere la Naspi. Quando la disoccupazione si inserisce nella dichiarazione dei redditi e come?
La disoccupazione fa reddito? Chi è disoccupato deve fare il 730
La disoccupazione fa reddito da inserire nella dichiarazione dei redditi? La risposta è sì, come indicato nella Risoluzione n. 41/E/2021. Il contribuente che deve procedere con l’indicazione degli importi nel 730 deve ottenere prima la Certificazione Unica CU da parte dell’Inps.
Il CUD per i disoccupati è un documento che attesta gli importi ricevuti con la Naspi. Qual è la procedura? L’Inps consente di scaricare l’ex CUD per la disoccupazione – attuale CU o Certificazione Unica – con questo iter:
- accedendo alla pagina dedicata dell’Inps;
- cliccando sul bottone Utilizza il servizio;
- scegliendo Utilizza il servizio accanto alla voce Certificazione Unica 2024 (Cittadino);
- collegandosi alla pagina con SPID, CIE o CNS;
così si apre una schermata con l’anteprima del documento. L’utente scarica la certificazione unica dal bottone con la freccia in alto e stampa dall’icona che rappresenta una stampante. Il documento si presenta poi a CAF, Patronati o commercialista abilitato per la presentazione della dichiarazione dei redditi.
L’utente ha tempo fino al 30 settembre per presentare in autonomia il 730 se sceglie di effettuare la procedura con la dichiarazione precompilata.
Chi percepisce la disoccupazione deve fare la dichiarazione dei redditi
La disoccupazione fa reddito, così è importante sapere che chi percepisce la disoccupazione deve indicare anche quanto ricevuto con la Naspi.
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Infatti, la disoccupazione è un tipo di reddito imponibile, cioè una somma sulla quale si devono applicare le tasse (chiamate anche imponibile).
Il reddito totale di una persona si chiama base imponibile, come indicato anche nella pagina dedicata dell’Agenzia delle Entrate. L’importo della base imponibile non è il reddito dichiarato nel 730, perché prima è necessario effettuare il calcolo di eventuali detrazioni e deduzioni.
Solo dopo aver sottratto questi importi si può procedere al calcolo delle tasse. La disoccupazione fa reddito e rientra nella base imponibile. Ci sono anche redditi esenti dalle tasse, che quindi non sono imponibili. I redditi esenti sono indicati nella sezione dedicata dell’Agenzia delle Entrate.
Tra questi ricordiamo:
- redditi inferiori ai 3 mila euro all’anno;
- rendite erogate dall’Inail esclusivamente per invalidità permanente o per morte;
- alcune tipologie di borse di studio (indicate dal bando che eroga la singola borsa di studio);
- pensioni:
- di guerra;
- privilegiate ordinarie corrisposte ai militari di leva;
- di vecchiaia o di anzianità;
- sociali;
- indennità:
- accompagnamento;
- assegni erogati dal Ministero dell’Interno ai ciechi civili, ai sordomuti e agli invalidi civili;
- per sportivi dilettanti con un limite di reddito non superiore ai 7.500 euro;
- assegno di inclusione. Ricordiamo che l’ADI non va inserita nemmeno nell’Indicazione dello Stato Equivalente, cioè l’ISEE corrente.
Che tasse si pagano? La disoccupazione fa reddito
La tassazione sulla Naspi come funziona? La disoccupazione fa reddito, quindi prima si calcola la base imponibile con tutti i redditi non esenti da tasse e poi si passa all’applicazione delle tasse calcolate sulla Naspi. L’imposta sulle persone fisiche Irpef si applica a scaglioni seguendo questo schema.
La disoccupazione fa reddito e si inserisce nel 730 per calcolare le tasse, ma dove inserire questo elemento? L’importo indicato nella Certificazione Unica CU come totale della disoccupazione si compila nel quadro C. Chi compila il modello Redditi, invece, lo inserisce nel quadro RC.
Ricordiamo che non inserire gli importi percepiti e non pagare le tasse relative ha delle conseguenze per omessa dichiarazione.
Se l’interessato ritiene che la sua dichiarazione non abbia tutti i dati corretti, può procedere ad aggiungerli con una dichiarazione correttiva entro il 15 ottobre 2024.