Legge 104, controlli più severi e tracciabilità dei permessi: cosa cambia dal 2026

Redazione

25 Novembre 2025

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Dal 1° gennaio 2026, cambiano le regole per la gestione dei permessi e dei congedi previsti dalla Legge 104. L’INPS, infatti, avrà la facoltà di effettuare verifiche puntuali e ripetute per assicurarsi che chi usufruisce dei benefici mantenga effettivamente i requisiti sanitari richiesti. Queste novità mirano a prevenire abusi, garantendo che le agevolazioni siano concesse solo a chi ne ha realmente diritto, e introducono una tracciabilità completa grazie a un registro digitale nazionale dei permessi. Ecco i dettagli.

Legge 104, come cambiano i controlli INPS

In base al nuovo articolo 129 della futura legge di Bilancio, i datori di lavoro nella Pubblica Amministrazione potranno adesso chiedere all’INPS di verificare periodicamente se i beneficiari continuino ad avere diritto ai tre giorni mensili di permesso retribuito previsti dalla Legge 104. Le verifiche saranno svolte in collaborazione con medici della sanità militare e di altre strutture pubbliche, e la procedura sarà dettagliata da un prossimo decreto ministeriale. L’obiettivo è rafforzare i controlli e far sì che i permessi vengano utilizzati solo in presenza di necessità reali.

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Permessi totalmente tracciabili e nuovi obblighi per i datori di lavoro

Le amministrazioni pubbliche dovranno inoltre inviare all’INPS tutte le informazioni relative a permessi e congedi concessi, inclusi quelli straordinari e parentali, indicando anche chi è la persona assistita. Questo sistema consentirà all’INPS di incrociare i dati e di rilevare anomalie — come più familiari che richiedono benefici per la stessa persona, o richieste legate a persone non più in vita — rendendo i controlli molto più efficaci.

Nascerà quindi un vero e proprio registro digitale nazionale, che consentirà di monitorare in tempo reale tutti i beneficiari della Legge 104 e di garantire trasparenza e correttezza nell’utilizzo dei permessi.

I rischi connessi alla burocrazia

Il Governo, nella persona del Ministro Giorgetti, ha sottolineato che la stretta serve a colpire chi abusa del sistema e fa perdere risorse importanti all’INPS. Tuttavia, c’è il timore che i nuovi controlli possano complicare le procedure per chi utilizza i permessi in modo legittimo, rischiando di trasformare le tutele in ostacoli burocratici. Il nodo centrale resta quindi trovare il giusto equilibrio tra la lotta agli abusi e la protezione concreta dei diritti dei caregiver e delle persone con disabilità.

Le modifiche alla Legge 104 in arrivo nel 2026

Va infine ricordato che, grazie alla Legge 106 del 2025, dal 2026 saranno riconosciute dieci ore in più di permesso retribuito ogni anno per chi vive con disabilità gravi o affronta malattie oncologiche e croniche (o per chi ha figli minori nelle stesse condizioni), da destinare a visite, esami e terapie, oltre ai classici tre giorni mensili della Legge 104. I congedi straordinari potranno inoltre arrivare fino a un massimo di due anni, con regole distinte tra chi assiste e chi è assistito. E per i lavoratori autonomi è prevista la possibilità di sospendere l’attività per un massimo di 300 giorni l’anno, a patto di presentare un’adeguata certificazione medica.


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