Le lettere INPS di preavviso per indebito ADI rappresentano indubbiamente una spiacevole circostanza per chi le riceve. A volte, però, il motivo della lettera può essere dovuto a “semplici” discordanze riscontrate per errore in sede di controlli e, se viene verificata la buona fede del percettore, solitamente non comportano particolari conseguenze al di là di una eventuale rettifica.
Più problematica è l’ipotesi in cui vengano invece fornite volutamente dichiarazioni mendaci con la finalità di appropriarsi indebitamente del sussidio. E’ logico come in questi casi, un simile fatto vada ovviamente a ricadere nella sanzionabilità del percettore, non solo a livello amministrativo ma anche penale.
Lettere INPS di preavviso per indebito ADI
Sono diversi i motivi per i quali INPS potrebbe avvisare il contribuente che potrebbe esserci un indebito. Talvolta, nei casi meno gravi, (ma ciò accade più raramente) INPS avvisa il percettore della presenza di possibili discrepanze che, se vengono però rettificate, non comportano eventuali problemi.
Diverso è il caso in cui emergano discordanze reali: ad esempio cambiamenti nei redditi familiari non dichiarati.
Supponiamo che un nucleo percettore ADI non abbia dichiarato che, negli ultimi mesi, uno dei membri ha trovato un lavoro e il loro ISEE si sia quindi alzato, facendoli decadere dal diritto ad ADI. Se, per esempio, il nucleo ha quindi continuato a percepire ADI, purtroppo saranno costretti a restituire le somme percepite indebitamente, e il sussidio verrà loro revocato. Il richiedente potrebbe poi essere chiamato a risponderne anche penalmente.
Vi sono poi casi in cui il nucleo ha percepito ADI per un errore amministrativo: in questo caso, se l’errore è in capo ad INPS, non viene richiesta la restituzione delle somme percepite, ma la corresponsione del sussidio viene comunque revocata. Va però precisato che difficilmente INPS sbaglierebbe in tal senso, ed è un caso estremo che si verifica abbastanza di rado.
Scarica la nostra app e risparmia con i bonus attivi in Italia:
Cosa fare se si riceve un preavviso di indebito da INPS?
Chi riceve un indebito INPS, innanzitutto deve verificare le discrepanze riportate all’attenzione da parte dell’Istituto, per poter eventualmente fare le sue rimostranze e sottolineare degli errori.
Fatto ciò, deve mettersi in contatto con INPS e richiedere un possibile appuntamento per fare il punto della situazione.
Discorso diverso è per chi abbia reso volutamente dichiarazioni mendaci in sede di presentazione della domanda: in questo caso, non solo le sue dichiarazioni condanneranno il richiedente a restituire quanto percepito indebitamente, ma lo metteranno anche dinanzi ad una responsabilità penale.
Dichiarazioni mendaci e assegno di inclusione: le conseguenze
La legge è chiara sul tema: chi fornisce informazioni false o omette dati al fine di ottenere un beneficio economico, è sanzionabile.
La sanzione consiste nella restituzione delle somme percepite indebitamente, e fa insorgere anche una responsabilità penale.
Il DL n° 48 del 4 maggio 2023, le persone che presentano dichiarazioni o documenti falsi, o che omettono informazioni necessarie per l’ottenimento del beneficio, rischiano pene detentive da 2 a 6 anni.