Modello ISEE 2024: quali novità in corso? Scopriamo come cambia il modello ISEE nel 2024 e quali novità ha apportato la nuova Legge di Bilancio 2024.
Modello ISEE 2024: come cambia?
Una delle novità più rilevanti è che non avranno alcun peso, ai fini ISEE:
- i titolo di stato
- i prodotti finanziari di raccolta e risparmio
Così statuisce l’art. 38 del Disegno di Legge oggetto della Manovra. Tuttavia, va detto che le misure in esame non è detto entrino in vigore immediatamente dal prossimo anno: il testo deve ancora essere ampiamente discusso in parlamento, modificato, molto probabilmente corretto in diversi punti.
Modello ISEE 2024: la legge di Bilancio
Come sappiamo, il modello ISEE rappresenta un documento fondamentale poiché necessario in tutta un’ampia serie di casi in cui si deve accedere alle agevolazioni.
In base ad esso, vengono determinati i benefici spettanti al cittadino e il loro ammontare, a seconda della fascia ISEE di appartenenza (si pensi all’assegno unico, ai bonus per l’asilo, alle tasse universitarie e molto altro)
Modello ISEE e DSU: i cambiamenti
I dati tenuti in considerazione dal modello sono 3:
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- anagrafici;
- reddituali;
- patrimoniali
Proprio la parte sui dati patrimoniali ha subìto delle profonde modifiche dalla Legge di bilancio 2024, che ha eliminato dal patrimonio proprio i titoli di Stato e i prodotti finanziari di raccolta del risparmio.
Chiunque, dunque, ne sia titolare non avrà alcuna differenza ai fini ISEE, dato che non sarà tenuto a dichiararli. Questo significa che per il contribuente l’ISEE risulta ridotto, dandogli quindi accesso a una serie di benefici ulteriori, mentre per lo Stato significa una spesa in più, giacché sarà tenuto a corrispondere al contribuente prestazioni di sussistenza che altrimenti non avrebbe dovuto corrispondergli.
Un costo di 44 milioni di euro l’anno
La modifica in oggetto, quindi, costerà di più alle casse dello Stato: parliamo di circa 44 milioni di euro. A dirlo, è la stessa relazione tecnica del Senato, che spiega:
“La maggior parte delle prestazioni legate alla prova dei messi prevedono livelli di ISEE decisamente contenuti e tali da considerare trascurabile l’effetto di riduzione dell’ISEE per effetto dell’esclusione dei titoli di stato dal patrimonio. In tali casi l’effetto in termini di finanza pubblica è da considerarsi trascurabile”.
Ma la nota dolente arriva quando si parla invece dell’assegno unico: “Diversamente per l’assegno unico, considerata l’universalità e la granularità delle classi di ISEE cui corrispondono livelli di prestazioni diverse, si determinano effetti finanziari negativi per la finanza pubblica. Dagli archivi amministrativi si rileva che l’effetto dell’esclusione dal patrimonio di tali investimenti ha un peso irrilevante per valori di ISEE bassi, che cresce al crescere dell’ISEE”.
Insomma, in poche parole, il problema è rappresentato per le classi più abbienti: escludere infatti i titoli di stato e e i prodotti finanziari dall’ISEE delle classi più “ricche” comporta inevitabilmente un ribasso vertiginoso che pesa nel momento in cui si deve andare a compiere il calcolo per l’AUU.
Irrilevante, invece, il cambiamento per coloro che non possiedono né titoli di stato né prodotti finanziari.