Naspi dopo tirocinio: è possibile?

Francesca Ereddia

16 Ottobre 2023

Seguici su: Instagram    whtasapp    youtube   tiktok   facebook

Naspi dopo tirocinio: sì o no? Molti sono i partecipanti a stage e tirocini che si sono sicuramente chiesti se questa sia i meno una possibilità concreta

Specialmente, ci si pone questa domanda quando il tirocinio non è andato come sperato, e il rapporto lavorativo viene a interrompersi alla fine di esso.

La domanda per cui è: si può prendere la Naspi dopo un tirocinio retribuito?

Tipi di tirocinio

Innanzitutto, esistono differenti tipologie di tirocinio:

  • tirocini professionali: per permettere l’accesso a determinate professioni
  • tirocini transnazionali: spesso in contesti esteri, per acquisire esperienza internazionale
  • tirocini formativi: per curriculum e programmi scolastici
  • tirocini per extracomunitari: per favore l’integrazione di persone fuori dall’UE
  • tirocini inclusivi: per l’inclusione sociale

Naspi dopo tirocinio: sì o no?

La questione è alquanto complessa e dibattuta.  Vediamo quali sono i requisiti di accesso alla Naspi e analizzare di conseguenza i presupposti sono compatibili con il tirocinio.

Le condizioni per poter accedere alla Naspi sono:


Scarica la nostra app e risparmia con i bonus attivi in Italia:
  • aver maturato almeno 13 settimane contributive negli ultimi 4 anni
  • essersi dichiarato disponibile al lavoro
  • aver perso il lavoro in modo involontario (vale a dire senza che vi siano state dimissioni, eccetto quelle per giusta causa)

Tirocini retribuiti: sono un lavoro a tutti gli effetti?

Una distinzione tra impiego e tirocinio risiede nel fatto che i tirocini danno solo diritto ad una indennità, non tanto a una concreta retribuzione. Tale indennità è legata alle ore di attività svolte dal tirocinante.

Leggi anche  Smart working fragili: le nuove misure

Tuttavia, nonostante ciò, non dà diritto alcuno al versamento dei contributi. Quindi cosa dice a tal proposito l‘INPS?

Naspi dopo tirocinio: cosa dice l’Inps?

Una circolare dell’Inps (la n. 174/2017) ha dato conferma della compatibilità tra il tirocinio e la Naspi, ma nulla dice invece quanto al tirocinio come “porta” di servizio per accedere alla Naspi.

Se infatti nella circolare è specificato che il percettore di Naspi può tranquillamente prendere parte a un tirocinio senza incorrere in alcuna problematica, niente invece è detto circa chi, interrotto il rapporto formativo, possa accedere alla Naspi.

Leggi anche  Indennità di malattia per lavoratori pensionati: le disposizioni INPS

Nel silenzio della legge, possiamo dunque concludere che:

  • il percettore di Nasi può partecipare a qualsiasi tirocinio
  • il tirocinante che termina il tirocinio non ha però diritto alla Naspi

L’impiego formale, dunque, è una situazione che dà diritto alla Naspi, il mero tirocinio, invece, no. Concludere il tirocinio quindi non dà diritto alla Naspi, e lo stesso stage, a meno che non sia inquadrato in una specifica categoria di contratto lavorativo, non è un impiego e quindi non può dare diritto alla disoccupazione.

Ad ogni modo, se stai percependo la Naspi e vuoi partecipare a un tirocinio, puoi tranquillamente prendervi parte senza perdere il sussidio, appunto perché il tirocinio non è considerato un impiego.