Naspi e pensione, come funziona con i contributi? Chi sta prendendo ora la Naspi matura gli ultimi requisiti che mancano per accedere alla pensione? La questione Naspi e contributi pensione è di interesse anche da parte della Cassazione, che ne ha evidenziato le criticità e ha sciolto alcuni dubbi comuni. L’interessato che è in Naspi e vuole sapere se può andare in pensione come si deve comportare? Parliamone!
Naspi e pensione sono compatibili?
Chi già è in pensione non può richiedere la Naspi. A stabilirlo è la sentenza di Cassazione n.11965/2024, che ha fatto riferimento all’art. 2 comma 40 della legge 92/2012. Infatti, la Naspi è un sostegno economico a tutti gli effetti, che non è necessario se l’interessato ha già una pensione a mantenerlo, per quanto di piccolo importo. Anche l’Inps ha emesso una circolare in tal senso. Come funziona al contrario, invece, tra Naspi e pensione?
Chi ha già la Naspi perde il diritto non quando arriva la pensione, ma quando l’interessato ha i requisiti per la pensione di vecchiaia. Così l’addio alla Naspi arriva prima di andare in pensione, quando l’Inps si rende conto che l’interessato può presentare la domanda per avere accesso all’assegno mensile. Infatti, anche se il cittadino non presenta la domanda, questo comportamento non servirà a nulla, perché la Naspi non verrà più erogata d’ufficio da parte dell’Inps.
Quanto si perde di pensione con un anno di Naspi
L’Inps può richiedere indietro il denaro ricevuto con la Naspi al raggiungimento dei requisiti per la pensione. Il periodo di calcolo va da quanto l’interessato ha maturato i requisiti per la pensione a quando ottiene effettivamente il primo cedolino.
In realtà, avere la Naspi non è un problema per la pensione. Chi ha il sistema contributivo ottiene il pagamento dei contributi anche per il periodo della Naspi, anche se l’importo del sussidio è il 75% e non può superare i 1.328 euro al mese.
Chi calcola la pensione con il sistema retributivo deve farsi due conti su Naspi e pensione. In particolare si effettua un calcolo:
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- senza i contributi Naspi;
- con i contributi Naspi.
L’Inps è tenuta a scegliere il calcolo più favorevole al lavoratore. Infatti, può capitare che il mancato calcolo del periodo di Naspi e contributi pensione si riveli più conveniente al lavoratore per altri motivi, come a esempio per il raggiungimento di requisiti specifici.
Quando sei in disoccupazione maturi i contributi
Con la disoccupazione vengono versati i contributi? In realtà sì, ma si devono fare alcuni calcoli. Infatti, dipende dal tipo di pensione che si va a richiedere. La pensione di vecchiaia prevede 67 anni di età e 20 anni di contributi. In questo caso il periodo di disoccupazione e pensione non creeranno alcun problema, perché la Naspi è valida per il conteggio.
Purtroppo non si può fare un discorso simile per tutte le pensioni. La pensione di anzianità, per esempio, non tiene conto dei contributi versati durante il periodo di Naspi.
In questo tipo di pensione c’è un vincolo a 35 anni di contributi senza tenere conto dei contributi per la malattia e la disoccupazione. Per capire se i contributi sono validi o no, l’interessato può consultare la pagina del profilo Inps relativa ai contributi e verificare la sua situazione.
Naspi e pensione, quanti contributi?
Durante il periodo di disoccupazione il lavoratore ha diritto al pagamento dei contributi figurativi pari alla media degli ultimi 4 anni di stipendio. La somma totale ha un limite massimo, pari a 1,4 volte l’importo massimo della Naspi per quell’anno.
L’importo massimo per quest’anno è di 1328 euro. Il lavoratore può ottenere come contributi figurativi un massimo di 1859,20 euro di contributi per il periodo di disoccupazione.
Se l’interessato decide di aprire un’attività in proprio, può richiedere che la Naspi arrivi in un’unica soluzione. Se il lavoratore rientra nel mercato del lavoro come dipendente dopo aver ottenuto la Naspi per intero, dovrà restituire quanto anticipato prima della fine del periodo di disoccupazione.