NASpI revocata se si rifiuta un lavoro: le nuove regole sulla disoccupazione

Redazione

4 Novembre 2025

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Con le ultime novità introdotte dal decreto sul lavoro, cambiano radicalmente le regole per chi percepisce indennità di disoccupazione come NASpI, Dis-Coll e Iscro. Il punto centrale? D’ora in poi, rifiutare un’offerta lavorativa non sarà più un’opzione senza conseguenze: la perdita del sussidio sarà immediata per chi non accetta un impiego ritenuto idoneo. Il decreto non è parte della Legge di Bilancio, ma si inserisce nel quadro delle misure urgenti su salute e sicurezza, amplificando le condizioni di accesso e mantenimento delle indennità. Ecco tutti i dettagli.

NASpI, come cambia il ruolo di SIISL

Il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL) diventa il fulcro di tutte le politiche attive: le nuove disposizioni obbligano infatti i beneficiari di NASpI, Dis-Coll e Iscro ad accedere regolarmente alla piattaforma, iscriversi, aggiornare il curriculum e firmare digitalmente il Patto di Attivazione Digitale. Ignorare questi passaggi, o non rispettare le tempistiche, comporta la perdita di una parte dell’indennità e, in caso di reiterata negligenza, la decadenza totale del diritto al sussidio.

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La revoca NASpI in caso di rifiuto

Ma la vera svolta riguarda la gestione delle offerte lavorative. Chi riceve una proposta di lavoro in linea con il proprio profilo (settore, mansioni, salario, distanza dalla precedente sede entro 20 km), deve manifestare interesse, presentarsi e accettare. Il rifiuto di anche una sola offerta idonea comporterà la perdita immediata dell’indennità. Per offerte meno convenienti (stipendio inferiore di non oltre il 10% rispetto all’ultimo, sede fino a 50 km), si potranno invece rifiutare fino a due posizioni. Al terzo diniego, però, le regole diventano inflessibili: arriva la revoca.

Tempistiche e obblighi: tutti i passaggi da rispettare

Ricapitolando, appena l’INPS autorizza la domanda di disoccupazione il beneficiario deve, entro 15 giorni:

  • Iscriversi alla piattaforma SIISL
  • Caricare il curriculum aggiornato
  • Firmare il Patto di Attivazione Digitale.

Chi non completa la procedura, viene penalizzato con la perdita del 25% sulla prima mensilità. La mancata sottoscrizione del Patto di servizio personalizzato entro 45 giorni e la mancata presentazione al centro per l’impiego comportano invece la perdita del sussidio.

Ricorsi e aziende, cosa cambia con le nuove regole

Con le nuove regole, i percettori a cui è stata revocata l’indennità potranno però fare ricorso se hanno un giustificato motivo (problemi di salute, incompatibilità familiare, difficoltà di trasporto). Tuttavia, se il ricorso viene respinto, non sarà possibile ripresentare domanda per almeno due mesi.


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Anche le aziende dovranno, dal 2026, pubblicare le offerte di lavoro su SIISL per accedere a benefici contributivi. La piattaforma diventerà così il fulcro unico della gestione nazionale del mercato del lavoro, per lavoratori e imprese.

Con queste modifiche, il messaggio del Governo è chiaro: ricevere la disoccupazione vuol dire impegnarsi davvero nella ricerca di lavoro. Chi si tira indietro, chi non collabora, chi rifiuta offerte che rispettano i nuovi standard, perderà diritto al sostegno economico. Una scelta che punta a rafforzare il mercato del lavoro, ma impone ai beneficiari nuove responsabilità e maggiore attenzione alle regole.