INPS, con DL 62/2024 ha annunciato che a partire dal 2025 entreranno in vigore importanti novità per quanto riguarda le procedure relative al rilascio dei certificati di invalidità.
Certificati di invalidità: inizia il processo che durerà fino al 2026
Dal 2026 la “valutazione di base” sarà gestita direttamente da INPS. Il processo verrà inizialmente testato, in maniera graduale, in 9 province italiane, per poi essere esteso al resto d’Italia.
In questa fase, sarà dunque possibile monitorare con più facilità il procedimento, e capire bene l’andamento e l’efficacia del nuovi sistema, fondato sul certificato medico introduttivo che darà il via al processo intero di certificazione.
Così facendo, in pratica, si dà vita a un sistema più centralizzato e digitalizzato, riducendo i tempi di attesa e le difficoltà legate al lungo iter di procedimenti frammentari che conducevano al riconoscimento dell’invalidità.
Critiche e dubbi
Questo cambiamento, purtroppo, non è esente da critiche. Da una parte, c’è l’aspettativa che le nuove procedure possano realmente migliorare l’esperienza dei cittadini, velocizzando l’accesso ai benefici previsti dalla legge.
Da un’altra, però, vi sono timori riguardo la possibile difficoltà che potrebbe riscontrare chi non è abituato a interagire con sistemi digitalizzati, e che potrebbe trovarsi in serie difficoltà con le modalità di accesso. Senza considerare, poi, l’adeguatezza dei tempi di implementazione, e la necessità di formazione del personale che dovrà essere pronto a rispondere a qualsiasi evenienza. Si tratta dunque di un iter complesso? Sì, senza ombra di dubbio.
Scarica la nostra app e risparmia con i bonus attivi in Italia:
Tuttavia, l’obiettivo dichiarato della riforma è quello di semplificare un sistema già ad oggi complesso di per sé, e garantire maggiore equità nell’assegnazione delle invalidità, attraverso criteri più trasparenti e uniformi.
Nonostante le criticità, la riforma rappresenta un passo importante verso l’aggiornamento di un sistema che, nel corso degli anni, ha mostrato numerose inefficienze. Se implementato correttamente, potrebbe portare a una gestione più rapida e giusta dei diritti legati all’invalidità, che da sempre sono un tema delicato e fondamentale per le persone con disabilità.
Le province che iniziano la sperimentazione
Le province che inizieranno con la fase di sperimentazione sono le seguenti:
- Milano
- Torino
- Verona
- Bologna
- Firenze
- Roma
- Napoli
- Bari
- Palermo
Tali province, come dicevamo prima, fungeranno da campione pilota per testare il nuovo sistema prima della sua estensione a livello nazionale nel 2026.