Pagamenti pensioni ottobre 2025, tutte le date

Redazione

17 Settembre 2025

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Le pensioni INPS di ottobre 2025 saranno erogate a partire dal 1° del mese, seguendo come di consueto il calendario alfabetico deciso dall’Istituto. Oltre agli eventuali rimborsi Irpef legati al modello 730, parte dei pensionati potrebbe ricevere anche la quattordicesima mensilità. Scopri qui sotto tutte le informazioni utili.

Pagamenti pensioni ottobre 2025, il calendario

Per ottobre 2025, il pagamento della pensione sarà effettuato a partire dal 1° ottobre, data in cui avverrà l’accredito sul conto corrente, sul libretto postale o sulle carte prepagate con IBAN. Invece, per coloro che preferiscono ritirare la pensione in contanti presso le Poste, sarà necessario attenersi al calendario apposito, organizzato in ordine alfabetico come segue:

  • Mercoledì 1° ottobre, cognomi dalla A alla B
  • Giovedì 2 ottobre, cognomi dalla C alla D
  • Venerdì 3 ottobre, cognomi dalla E alla K
  • Sabato 4 ottobre (solo mattina), cognomi dalla L alla O
  • Lunedì 6 ottobre, cognomi dalla P alla R
  • Martedì 7 ottobre, cognomi dalla S alla Z.
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Cosa c’è nella pensione di ottobre 2025

Il cedolino pensione di ottobre 2025 si distingue dagli altri mesi per alcune voci eccezionali, che lo rendono particolarmente interessante per diversi pensionati. Oltre al tradizionale accredito, per molti ci saranno il rimborso relativo al modello 730 e la tanto attesa quattordicesima mensilità.

Durante il mese di ottobre continueranno infatti i conguagli fiscali legati al modello 730/2025. Questo significa che, a seconda della situazione personale, il cedolino potrà riportare da un lato rimborsi Irpef per chi ha subito trattenute in eccesso nel corso dell’anno, e dall’altro eventuali trattenute per chi, in base al 730, dovrà restituire somme all’erario.

Un altro elemento importante sarà il pagamento degli arretrati della quattordicesima per chi ne ha acquisito il diritto nel 2025, ma non ha ricevuto la somma nei mesi precedenti, a partire da luglio. In tal caso, l’INPS provvederà a riconoscere quanto dovuto proprio nel cedolino di ottobre, specialmente dopo la presentazione di una domanda di ricostituzione reddituale.

Arrivano infine buone notizie sul recupero dei bonus anti-inflazione da 150 o 200 euro, erogati tra il 2022 e il 2023. L’INPS ha ormai concluso la fase di recupero delle rate, avvenuta tra giugno e settembre. Nella pensione di ottobre, quindi, non dovrebbero più figurare le trattenute da 50 euro collegate a questi bonus.


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La scadenza del modello RED

Un aspetto cruciale da tenere presente riguarda il modello RED, il documento attraverso cui i pensionati che ricevono prestazioni legate al reddito devono comunicare all’INPS tutte le informazioni utili per la conferma o il ricalcolo degli importi spettanti. La scadenza principale da segnare sul calendario per la presentazione di questo modello è il 19 settembre 2025.

Questo obbligo riguarda in particolare chi beneficia di integrazione al minimo, maggiorazioni sociali, assegni al nucleo familiare sulle pensioni o prestazioni d’invalidità connesse al reddito. Non rispettare la scadenza può avere conseguenze serie: si rischia infatti la sospensione delle prestazioni, e dopo un certo periodo anche la revoca, con conseguente recupero degli importi indebitamente versati.

In alcuni casi, le eventuali riduzioni potrebbero riflettersi subito, già nell’assegno di ottobre. Per evitare problemi, quindi, il consiglio è di accedere al portale INPS e controllare se si è tra i pensionati tenuti a presentare il modello RED. E in caso affermativo, provvedere subito all’invio o richiedere supporto a un CAF o patronato.

Gli aumenti sulle pensioni nel 2025

Infine, è importante ricordare che dal 1° gennaio 2025 è scattato un incremento degli assegni pensionistici pari allo 0,8%, in seguito alla rivalutazione calcolata sulla base dell’inflazione. Questo adeguamento interessa in modo pieno i trattamenti fino a quattro volte il minimo INPS, mentre l’aumento si riduce progressivamente per chi percepisce importi più elevati. Di conseguenza, nel corso del 2025, i pensionati riceveranno almeno 603,40 euro al mese come importo minimo, pari a 7.844,20 euro su base annua.