Il pignoramento della pensione è indubbiamente un avvenimento poco piacevole, che a tanti è però capitato di sperimentare.
Oggi vi spieghiamo come avviene, quando, quali sono i limiti, e cosa fare in caso di pignoramento.
Pignoramento della pensione: quando?
Quando il pensionato si trova in una posizione debitoria, il creditore può attivare una procedura nei suoi confronti per recuperare le somme dovutegli. Tale procedura culmina proprio nel pignoramento, (in questo caso della pensione) che comporta quindi una trattenuta.
Solitamente, in realtà, la pensione è l’ultimo bene ad essere aggredito dai creditori, dato che prima di procedere al suo pignoramento viene prima valutato il patrimonio del debitore e quali altri beni possano essere pignorati prima della pensione stessa.
Tuttavia, in assenza di beni su cui soddisfarsi, l’ultima spiaggia è rappresentata appunto dalla pensione. Si può procedere al suo pignoramento in due modi:
- Direttamente presso l’INPS (o altro ente previdenziale di riferimento) tramite trattenute sulle somme periodiche corrisposte a titolo di pensione;
- presso l’istituto di credito su cui avviene l’accredito della pensione.
I soggetti cui viene dunque notificato il pignoramento sono due: il pensionato, e l’istituto di credito (o l’INPS) presso cui il pignoramento avviene. In questo caso, INPS o istituto di credito sono i così detti “terzi pignorati” perché materialmente sono coloro che versano le somme direttamente al creditore.
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Vediamo ora i limiti del pignoramento della pensione
Limiti pignoramento della pensione
INPS o l’ente creditore va quindi a bloccare la somma pignorata in favore del creditore, ma attenzione: non può farlo oltre un certo limite. Esiste infatti un limite entro cui la pensione è pignorabile: deve essere garantito il minimo vitale.
Per tali ragioni, a far data dal 22 settembre 2022, le pensioni sotto i 1000 euro non sono pignorabili. Per le pensioni che invece superano tale limite, l’eccedenza può essere pignorata nella misura di 1/5 l’eccedenza.
L’impignorabilità delle pensioni sotto i 1000 euro non opera però retroattivamente, ma solo a partire dall’entrata in vigore della modifica (così come ha specificato INPS stessa), quindi vale solo per le procedure dal 2022 in poi.
Come evitare il pignoramento della pensione?
Un modo per poter evitare il pignoramento è quello di tentare delle riconciliazioni amichevoli con il nostro debitore. Magari arrivando a un compromesso, come ad esempio un rateo del debito che abbiamo nei suoi confronti.
Evitare infatti il pignoramento è sempre la strada migliore, perché insieme al pignoramento vengono poi anche dovute altre somme, che sono quelle relative alle spese che il creditore ha dovuto sostenere per via dell’atto di pignoramento stesso. Quindi, al debito in sè, vanno ad aggiungersi “interessi” non indifferenti, per i quali quindi sarebbe meglio evitare il pignoramento e raggiungere un accordo tra le parti.
Prospettando al creditore un pagamento rateizzato, si evita così il pignoramenti e i relativi interessi. Un’altra soluzione potrebbe essere quella del saldo e stralcio, con il quale si offre un importo minore di quello dovuto, ma che potrebbe in qualche modo “accontentare” il creditore, che preferirebbe dunque accettare la somma piuttosto che rimanere insoddisfatto o dover appunto procedere con un pignoramento, procedura comunque lunga e costosa.
Il consiglio è dunque quello di affidarsi a un avvocato, che possa quindi risolvere in modi alternativi la questione.