Dal 1° gennaio 2025 è operativo il nuovo Programma Re.Tes. (Reingegnerizzazione delle procedure di Tesoreria).
Si tratta di una innovativa e moderna architettura informatica che ha lo scopo preciso di semplificare e innovare le procedure della Tesoreria dello Stato. Un significativo cambiamento, che potenzialmente potrebbe mettere fine ai ritardi nei pagamenti dei sussidi e delle prestazioni assistenziali.
L’adozione di tecnologie avanzate nella gestione degli incassi e dei pagamenti pubblici, comporta infatti l’immediato beneficio di una maggiore celerità.
Programma Re.Tes: cosa è?
Il Programma è stato realizzato grazie alla collaborazione strategica tra la Banca d’Italia, il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato (RGS) e la Corte dei conti.
Il suo obiettivo è quello di facilitare le modalità operative della Tesoreria, in modo da velocizzare i pagamenti.
Con l’attuazione del Programma Re.Tes., la Tesoreria dello Stato si evolve in un sistema più efficiente e tecnologicamente avanzato, rispondendo così alle esigenze di un’amministrazione moderna e sempre più digitalizzata.
Con il Decreto Legge 73/2022, successivamente convertito nella Legge 122/2022, sono state introdotte significative riforme che hanno trasformato l’organizzazione del Servizio di Tesoreria dello Stato. Tra le principali innovazioni si evidenziano:
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- l’accorpamento delle sezioni di tesoreria provinciale e centrale in un unico ente: la Tesoreria dello Stato;
- una revisione normativa volta a favorire l’adozione di strumenti di pagamento digitali e a rinnovare profondamente le modalità operative.
Le innovazioni del Programma Re.Tes
Il Programma Re.Tes. si basa su tre pilastri principali:
- ottimizzazione dei processi: introduzione di strumenti di pagamento digitali e innovativi per semplificare e velocizzare le operazioni.
- adozione di un protocollo unico di colloquio: un sistema standardizzato che migliora l’interoperabilità e l’efficienza tra la Tesoreria e le Amministrazioni pubbliche.
- migliore utilizzo dei dati: implementazione di una rendicontazione più dettagliata e ampia, a supporto del monitoraggio dei conti pubblici e della gestione delle risorse.
Il Programma ha coinvolto un ampio spettro di attori, tra cui le amministrazioni centrali e periferiche dello Stato.
Hanno anche partecipato Enti locali, Agenzie fiscali, INPS, Cassa Depositi e Prestiti (CDP), Poste Italiane S.p.A., e l’intero sistema bancario.