Riesame per ADI: cosa fare quando la nostra domanda per l’assegno di inclusione viene respinta ma riteniamo sia avvenuto ingiustamente? Possiamo chiederne il riesame. Ecco come.
Riesame per ADI: come e quando farlo?
Con messaggio n. 684 del 14-02-2024 INPS ha annunciato che dal 27 febbraio 2024 è disponibile la possibilità di consultare i motivi del rigetto della domanda
Infatti, all’interno della propria procedura ADI è possibile, è possibile conoscere non solo lo stato della domanda (quindi se accolta o rigettata) ma anche i motivi dietro un eventuale rigetto o una sospensione.
Ti ricordiamo che puoi controllare in ogni momento lo stato della tua domanda con MIA APP.
INPS ricorda che nel caso di rigetto della domanda, qualora si ritenga che il rigetto sia avvenuto ingiustificatamente, è possibile presentare istanza di riesame entro 30 giorni dalla data in cui si è ricevuto l’esito. L’alternativa è quella di presentare ricorso giudiziario.
Nel caso di ricorso giudiziario, sebbene può essere presentato dal singolo cittadino in autonomia, sconsigliamo di fare il tutto autonomamente. La soluzione migliore è quella di rivolgervi ad un legale che possa seguire la pratica, avendo gli strumenti e la giusta preparazione in materia.
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Casi di rigetto della domanda ADI
La domanda ADI passa attraverso una serie di stati, alla fine dei quali si possono ovviamente avere due esiti speculari e contrapposti: l’accoglimento od il rigetto.
Nel caso in cui la domanda venga respinta, generalmente è perché non si è in possesso dei requisiti per l’ADI (o comunque, non lo si è per i sistemi INPS).
In questi casi, e qualora pensassimo si sia trattato di un errore, possiamo chiedere il riesame. Un chiaro esempio è quello che stanno sperimentando quanti seppure affidati ad ASL per problemi psichiatrici, non trovano riscontro ma anzi, la domanda viene respinta con esito: “mancanza di beneficiari nel nucleo”.
In questo casi, si tratta di domande ADI respinte ingiustamente, e il rigetto è dovuto al fatto che ad oggi permane il problema relativo al controllo dei certificati ASL.
In tal caso, sarebbe possibile procedere con una domanda di riesame (o in alternativa con un ricorso).