L’Agenzia delle Entrate si è recentemente pronunciata sul rimborso utenze ai dipendenti, rispondendo a un’istanza di interpello.
Nella risposta, ha chiarito le modalità di rilascio della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà per ottenere il rimborso delle spese domestiche sostenute dai lavoratori dipendenti.
L’autocertificazione può essere acquisita semplicemente con la firma originale del dipendente, accompagnata da una copia del documento di identità.
Rimborso utenze ai dipendenti
L’Agenzia delle Entrate ha precisato che, nell’ambito dei fringe benefit destinati ai dipendenti, non è necessaria l’autenticazione della dichiarazione rilasciata dal lavoratore al datore di lavoro per attestare i requisiti per il rimborso delle spese domestiche.
Si ricorda che i fringe benefits sono concessi ai dipendenti per migliorare la loro qualità della vita, e vanno a sostenere i lavoratori nella vita quotidiana privata, non solo lavorativa.
Essi possono variare da un’azienda ad un’altra, e spesso includono servizi come buoni pasto, congedi retribuiti, assicurazione sanitaria, piani pensionistici. Le utenze rientrano tra questi benefits.
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Nello specifico, l’Agenzia delle entrate ha infatti specificato che: ”Limitatamente al periodo d’imposta 2024, in deroga a quanto previsto dall’articolo 51, comma 3, prima parte del terzo periodo, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, non concorrono a formare il reddito, entro il limite complessivo di 1.000 euro, il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti, nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell‘energia elettrica e del gas naturale, delle spese per l’affitto della prima casa ovvero per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa”
L’Agenza delle entrate ha altresì aggiunto: “Il limite di cui al primo periodo è elevato a 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti e i figli adottivi o affidati, che si trovano nelle condizioni previste dall’articolo 12, comma 2, del citato testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 1986″
Come ottenere il rimborso delle utenze per dipendenti?
L’autenticazione non è richiesta poiché il destinatario della dichiarazione è l’Amministrazione Finanziaria, responsabile della verifica della veridicità delle dichiarazioni.
Come evidenziato nella risposta n. 17 del 31 gennaio 2025, la dichiarazione ha come destinatario finale la pubblica amministrazione, incaricata di svolgere i controlli, con eventuali responsabilità penali in caso di dichiarazioni false o mendaci.
Il riferimento normativo è la Legge n. 213/2023, ovvero la Manovra dello scorso anno, che ha prorogato al 2024 l’estensione della soglia di esenzione fiscale per i fringe benefit, permettendo il rimborso di bollette e spese domestiche fino a 1.000 euro (o 2.000 euro per i lavoratori con figli).
Alla luce del principio espresso dal Fisco, si può presumere che anche per il 2025 rimangano valide le stesse regole, con la conferma dell’estensione del beneficio fiscale.