Il Supporto per la formazione è stato incrementato a 500 euro, e contestualmente, ha fatto capolino anche la possibilità di rinnovo. Ma in merito alla rinnovabilità del supporto per la formazione, sorgono alcuni dubbi, come quello riguardante il ruolo delle politiche attive.
Rinnovabilità supporto per la formazione: valgono le politiche attive?
SFL passa a 500 euro, come è stato recentemente ufficializzato. Un supporto in più, quindi, per i fruitori di SFL, che durante questo anno hanno lamentato diverse volte l’esiguità del sussidio.
Ora, assieme all’aumento, anche la possibilità di rinnovo allo scadere dei 12 mesi. Il sussidio è rinnovabile a patto che il percettore presti il suo impegno sottoscrivendo il PAD e dando la sua disponibilità al lavoro, partecipando ai corsi di formazione.
Ma che dire delle politiche attive? Le politiche attive rientrano anch’esse tra gli elementi che danno diritto a un possibile rinnovo?
In linea teorica, la risposta è affermativa: tanto le politiche attive quanto la partecipazione ai corsi di formazione danno diritto a rinnovo per altri 12 mesi. Si attendono tuttavia delucidazioni più mirate a riguardo. Ma che differenza c’è tra politiche attive e corsi di formazione?
Politiche attive e corsi di formazione: differenze
La differenza tra politiche attive e corsi di formazione nel contesto del Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) riguarda principalmente il tipo di intervento e gli obiettivi specifici di ciascuna misura:
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Politiche attive
Le politiche attive sono un insieme di interventi strutturati volti a favorire l’inserimento o il reinserimento lavorativo. Sono più ampie rispetto ai semplici corsi di formazione e comprendono azioni come:
- Orientamento professionale: Consulenza per identificare competenze, interessi e percorsi di carriera.
- Tirocini: Esperienze pratiche in azienda per acquisire competenze sul campo.
- Incontri con le aziende: Eventi come job day o matching tra domanda e offerta di lavoro.
- Accompagnamento al lavoro: Supporto nella ricerca attiva di lavoro, come la scrittura del CV o la preparazione ai colloqui.
- Formazione professionale specifica: Percorsi mirati ad acquisire competenze richieste per settori o mansioni specifiche.
Corsi di formazione
I corsi di formazione, invece, sono un sottoinsieme delle politiche attive e si concentrano esclusivamente sull’apprendimento di nuove competenze, sia tecniche che trasversali, per migliorare l’occupabilità. Possono essere:
- Corsi di base: Per migliorare competenze generali, come alfabetizzazione digitale o lingua italiana per stranieri.
- Corsi specialistici: Per acquisire competenze tecniche legate a specifici settori (es. informatica, edilizia, sanità).
- Riqualificazione professionale: Per chi desidera cambiare settore lavorativo o aggiornare le proprie competenze.
Come possiamo notare, quindi, i corsi di formazione sono un sottoinsieme delle politiche attive intese in senso lato, per tale motivazione è dunque ragionevole ritenere che anche la pura partecipazione alle politiche suddette potrebbe di per sé rappresentare motivo di validità per un possibile rinnovo di ulteriori 12 mesi.