Hai la tua domanda supporto per la formazione terminata a seguito della fruizione delle 12 mensilità? Ecco come puoi agire e cosa devi fare.
Domanda Supporto per la formazione terminata per fruizione 12 mensilità
SFL ha una durata totale di 12 mesi, come noto. 12 mesi che però, a seguito delle novità legislative, sono ora rinnovabili. Oltre infatti all’incremento a 500 euro del sussidio, tra le novità di quest’anno spicca anche la possibilità di rinnovo. Ma come rinnovare il sussidio e cosa fare se la domanda risulta terminata?
“Alla scadenza dei primi 12 mesi, se il beneficiario sta ancora partecipando a un corso di formazione, la misura può essere prorogata per un periodo massimo di ulteriori 12 mesi, previo aggiornamento del patto di servizio personalizzato. Il beneficio economico è erogato nei limiti della durata del corso”
Se la domanda risulta terminata, non va presentata una nuova domanda. Alcuni utenti ci hanno infatti segnalato di aver presentato una nuova domanda, domanda che però è stata respinta dai sistemi. Al momento, infatti, non è necessario ripresentare nuova domanda, ma semplicemente sottoscrivere un nuovo patto di servizio e avere dei corsi di formazione/politiche attive in corso e prima della scadenza! Chi non ha corsi di formazione attivi non potrà accedere al rinnovo.
Nuovo patto di servizio e partecipazione ai corsi
Al momento, quindi, la sola strada per rinnovare SFL è quella di:
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- sottoscrivere un nuovo patto
- avere partecipazione attiva ai corsi di formazione
Questi due soli passaggi sarebbero sufficienti, dunque, a rinnovare SFL. Ma che dire delle politiche attive? Come abbiamo già detto, in linea teorica, anche le politiche attive danno accesso al rinnovo.
Si ricorda che le politiche attive sono una macrocategoria dei corsi di formazione. Mentre i corsi sono nello specifico volti e orientati a formare, per l’appunto, il percettore in vista di nuove possibilità lavorative, le politiche attive sono costituite da una più ampia gamma di attività, che non sono specificatamente corsi in senso stretto. Ovvero, le politiche attive sono un insieme di interventi strutturati volti a favorire l’inserimento o il reinserimento lavorativo. Sono più ampie rispetto ai semplici corsi di formazione e comprendono azioni come:
- orientamento professionale: rientra nell’orientamento la consulenza per identificare competenze, interessi e percorsi di carriera;
- tirocini: esperienze pratiche in azienda per acquisire competenze sul campo;
- incontri con le aziende: eventi come job day o matching tra domanda e offerta di lavoro;
- accompagnamento al lavoro: supporto nella ricerca attiva di lavoro, come la scrittura del CV o la preparazione ai colloqui.
- formazione professionale specifica: percorsi mirati ad acquisire competenze richieste per settori o mansioni specifiche.
Non è ancora chiaro se le politiche attive in senso lato diano diritto al fruitore di ottenere il rinnovo o se vi sia il bisogno specifico di partecipare a corsi di formazione.
Da un lato, appare verosimile ritenere che la risposta sia affermativa: anche la semplice partecipazione alle politiche dovrebbe dare accesso al rinnovo. Tuttavia, si attendono chiarimenti INPS più specifici in merito.