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Rinnovo Assegno di Inclusione 2025: guida completa per chi sta per concludere i 18 mesi

Giugno e luglio sono mesi cruciali per il rinnovo Assegno di Inclusione 2025. Ecco una guida completa per chi sta finendo ora le 18 mensilità del sussidio.

di Redazione
17 Giugno 2025
in Assegno di Inclusione
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Nel mese di giugno 2025, migliaia di famiglie italiane si ritrovano davanti a una scadenza cruciale: il rinnovo Assegno di Inclusione 2025, dovuto al termine dei primi 18 mesi di fruizione di ADI, misura introdotta a gennaio 2024 per sostituire il Reddito di Cittadinanza. Questo evento interessa in particolare i nuclei familiari che hanno ricevuto ininterrottamente l’ADI da gennaio 2024. Ma cosa succede dopo? E come si deve procedere per il rinnovo dell’Assegno di Inclusione? Ecco qui sotto tutto quello che c’è da sapere.

Sommario

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  • Rinnovo Assegno di Inclusione, cosa succede dopo i 18 mesi
  • Rinnovo da agosto 2025: chi può farlo?
  • Come presentare la nuova domanda per l’Assegno di Inclusione
  • Cosa succede se non si presenta la domanda

Rinnovo Assegno di Inclusione, cosa succede dopo i 18 mesi

In base a quanto stabilito dal decreto che regola l’Assegno di Inclusione, il sussidio viene riconosciuto per un periodo massimo di 18 mesi consecutivi, dopodiché è previsto uno stop di un mese obbligatorio. Ciò significa che, per chi ha ricevuto l’Assegno di Inclusione a partire da gennaio 2024, l’ultima mensilità erogata sarà quella di giugno 2025.

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Nel mese di luglio 2025, quindi, non verrà corrisposto alcun pagamento. Questo mese di sospensione è previsto per legge, e non dipende purtroppo dalla volontà del beneficiario. Si tratta insomma di una pausa tecnica, che consente di aggiornare i dati anagrafici e reddituali, oltre che verificare la sussistenza dei requisiti per un’eventuale nuova erogazione.

Rinnovo da agosto 2025: chi può farlo?

Il rinnovo Assegno di Inclusione 2025 sarà possibile a partire da agosto 2025, ma non avverrà in modo automatico. È infatti necessario presentare una nuova domanda all’INPS, a partire dal mese di luglio, ovvero quello immediatamente successivo alla scadenza del primo ciclo di 18 mesi.

Per poter accedere a un secondo periodo di erogazione, della durata massima di 12 mesi, è indispensabile che il nucleo familiare continui a possedere tutti i requisiti previsti. Ovvero:

  • Composizione familiare che includa almeno una persona con disabilità, un minore, un over 60 o un componente inserito in un programma di inclusione sociale o lavorativa
  • Residenza in Italia da almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 continuativi
  • Nessun componente del nucleo che si trovi in uno stato di detenzione o sottoposto a misure cautelari.

Inoltre, sono previsti requisiti economici ben precisi, ovvero:


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  • Un valore ISEE non superiore a 10.140 euro
  • Un valore del reddito familiare inferiore a 6.500 euro annui
  • Nel caso in cui il nucleo familiare sia composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni, o da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, la soglia del reddito familiare sale a 8.190 euro annui
  • Un valore del reddito familiare inferiore a 10.140 euro, se il nucleo familiare risiede in abitazione in locazione, in base a quanto risulta nella Dichiarazione Sostitutiva Unica ai fini dell’ISEE
  • Un patrimonio immobiliare non superiore a 30mila euro (esclusa la prima casa, il cui valore massimo non deve superare i 150mila euro)
  • Un patrimonio mobiliare (ad esempio depositi o conti correnti) non superiore a 6.000 euro per i nuclei composti da un solo componente; a 8.000 euro per i nuclei con due componenti; e a 10.000 euro per i nuclei composti da tre o più componenti.

Come presentare la nuova domanda per l’Assegno di Inclusione

La nuova domanda per l’Assegno di inclusione può essere presentata:

  • Online, attraverso il portale INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS
  • Presso i CAF o patronati, che possono assistere nella compilazione e nell’invio della domanda
  • Telefonicamente, contattando il call center INPS (803164 da fisso, 06 164164 da cellulare)

Una volta inoltrata la richiesta, sarà importante seguire l’esito della domanda e controllare eventuali comunicazioni via SMS o posta elettronica.

Cosa succede se non si presenta la domanda

Chi non presenta domanda di rinnovo, purtroppo, non potrà ricevere ulteriori mensilità dell’Assegno di Inclusione. Il beneficio infatti non riprende automaticamente, e l’eventuale ripresentazione della domanda in un momento successivo comporta la perdita di una o più mensilità. Per questo motivo, è essenziale agire entro i tempi stabiliti: luglio per fare la domanda, agosto per riprendere l’erogazione.

In conclusione, il mese di giugno 2025 rappresenta una tappa fondamentale per chi riceve l’Assegno di Inclusione. Con la scadenza dei 18 mesi, è necessario muoversi per tempo per garantire la continuità del sostegno. Informarsi, aggiornare l’ISEE, verificare i requisiti e presentare una nuova domanda sono passi indispensabili per non perdere l’accesso all’Assegno.

Tags: assegno di inclusionedomanda adirinnovo adi
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