Salva casa, il decreto diventa operativo. Per i proprietari sarà possibile sanare piccole difformità, quali finestre o tramezzi non a norma. Per gli immobili sotto i 100mq, la tolleranza aumenta del 5%.
Salva casa: sì alla sanatoria di piccole difformità
Il decreto salva casa prevede la possibilità di sanare piccole difformità, ma non anche quella di sanare difformità più rilevanti, come ad esempio gli interventi su vetrate panoramiche, balconi, manufatti esterni, o la modifica dell’altezza minima di stanze e corridoi.
Il Decreto, seppur già pubblicato in Gazzetta lo scorso 24 maggio 2024, potrebbe subire delle modifiche in iter. Vediamo ora quali sono le principali circostanze oggetto di possibile sanatoria.
Come sanare piccole difformità edilizie
Le piccole difformità, come detto poc’anzi, possono facilmente essere sanate. Si tratta di difformità di minor rilevanza, che non contemplano aspetti edilizi come l’altezza minima delle stanze o dei corridoi. Si tratta invece di una sanatoria che riguarda per lo più tramezzi, vetrate e simili. Inoltre, il decreto estende l’intervento a verande, porticati, tende. La tolleranza aumenta del 5% nel caso di immobili di dimensioni inferiori a 100mq.
Vetrate panoramiche
Per le vetrate panoramiche, il decreto della sanatoria esclude quelle amovibili perché finiscono per creare spazi chiusi e per altri limiti paesaggistici. Sì per le altre tipologie di vetrate non amovibili.
Tende da sole
Le opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici come tende da esterno, tende a pergola, e simili fanno parte della sanatoria, insieme alle strutture portanti della tenda stessa.
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Tuttavia, deve trattarsi di opere che riducano “al minimo l’impatto visivo, l’ingombro apparente e devono armonizzarsi alle preesistenti linee architettoniche”
Altezze minime
Si tratta di una delle possibili modifiche alla sanatoria in oggetto, quella della modifica delle altezze minime con un tetto di tolleranza. Al momento, le altezze minime per le unità residenziali sono 2,70 metri per una stanza e di 2,40 per un corridoio. Eventuali cambiamenti dovranno tenere conto del rispetto di parametri igienico-sanitari.