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Corsi SFL che non hanno mai avuto inizio? Anche tu sei in attesa di chiamate che non arrivano mai, e vieni rimbalzato da un ufficio all’altro senza mai ottenere risposte? Adesso l’enigma dei corsi SFL inesistenti potrebbe avere una risposta. Ecco cosa ci ha raccontato un nostro lettore.
Corsi SFL non iniziano? La colpa è del numero minimo
Il numero minimo di partecipanti per poter dare via ai corsi starebbe bloccando l’inizio degli stessi in alcune Regioni. E’ il caso del Lazio, dove, come ci ha scritto un nostro utente: “I corsi non iniziano se non c’è un minimo di 8 partecipanti”.
Quello che accade di conseguenza è ovvio: i corsi non iniziano, quindi niente sussidio. Ma possibile che gli Enti formativi vengano lasciati liberi di stabilire una soglia di sbarramento, al di sotto della quale il corso non ha inizio?
E se non sono stati gli Enti a stabilirlo, ma lo stesso Governo centrale, non si tratta di un controsenso? Se infatti i corsi sono stati appositamente creati per permettere l’inserimento lavorativo dei partecipanti, che di buona volontà vogliono prendervi parte, perché allora non gli viene consentito di iscriversi ai corsi?
Il nostro lettore, nella sua Storia SFL, ci ha infatti precisato come nel Lazio serva un numero minimo di partecipanti prima di potervi dare il via. Il risultato? Da mesi non percepisce un solo euro da SFL.
In altre regioni potrebbe essersi creata una situazione simile: il motivo per il quale molti corsi non hanno inizio, forse è proprio da ricercarsi nel fatto che stanno aspettando di ottenere un numero di utenti più cospicuo.
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SFL: corsi che non iniziano (e a volte che non esistono)
Da un lato i corsi non iniziano, dall’altro a volte non esistono affatto. Sono molti infatti i fruitori che attendono la proposta di corsi sui sistemi SIISL, proposte che non arrivano.
Tra le tante assurdità, anche corsi proposti a persone con profili di competenza totalmente non coerenti all’offerta ricevuta: qualche settimana fa, una nostra gentile lettrice ci ha segnalato di aver ricevuto una proposta lavorativa in un cantiere, come muratore. Chiaramente un errore di sistema.
Ma come? Non era SIISL che grazie al suo algoritmo avrebbe dovuto incrociare domanda e offerta ad hoc, tenendo conto delle competenze e del curriculum di ciascun richiedente?
Stando così le cose, non ci resta che ribadire come, ad oggi, SFL ha mostrato solamente di essere fumo gettato negli occhi degli ex percettori RdC, cui è stata data la “promessa” di un sistema che avrebbe dovuto inserirli nel mondo del lavoro, e che invece fino ad ora ha creato loro più problemi che soluzioni.