Sposati con residenza diversa? Nessuna legge vieta ai coniugi di vivere in due case diverse con, di conseguenza, una residenza differente. La stessa convivenza è un vincolo del matrimonio, che può essere violato su accordo di entrambe le parti nel momento in cui subentrino particolari necessità come, ad esempio, un trasferimento lavorativo o motivi familiari. In ogni caso, la scelta della residenza può avere delle conseguenze dal punto di vista fiscale, tra agevolazioni e accortezze. Scopriamo cosa succede se due coniugi hanno residenze diverse e quali accorgimenti adottare.
Cosa succede se due coniugi hanno residenze diverse?
Considerando l’articolo 144 del Codice civile, i coniugi sposati non devono avere necessariamente la stessa residenza. Ad ogni modo, se così dovesse essere, è necessario un accordo. Il matrimonio si basa sul dovere di coabitazione, ma è sempre ammessa la possibilità di violare questo dovere quando vi è un accordo in tal senso tra coniugi. Questo accordo non deve essere necessariamente scritto, può essere anche un tipo accordo verbale. Questo può avvenire, per esempio, se uno dei due coniugi deve trasferirsi per lavoro in un’altra città e decide di spostare in quel luogo la residenza, anche per agevolazioni fiscali.
Sposati con residenza diversa: le conseguenze fiscali
Come già detto, nessuna legge in vigore vieta a due coniugi sposati di avere residenze diverse. Inoltre, molti coniugi scelgono di avere residenze in due abitazioni diverse per usufruire di alcuni benefici fiscali:
- Esenzione dal pagamento dell’IMU: dal momento in cui l’IMU non si paga solo sulle prime case, due coniugi sposati che stabiliscono la propria residenza in due immobili differenti, potranno usufruire dell’esenzione del pagamento. Per farlo, vi sono necessari due requisiti:
– Residenza anagrafica del proprietario e del nucleo familiare presso l’immobile scelto;
– Dimora abituale – ovvero luogo in cui il proprietario vive e abita per gran parte dell’anno – del proprietario e del suo nucleo familiare. - Riduzione della Tari: diminuisce anche il pagamento della Tari, in quanto a occupare una casa non è una coppia ma un unica persona.
- Se due coniugi cambiando residenza di comune accordo, costituiscono due nuclei familiari diversi. In questo caso possono ottenere ulteriori benefici fiscali legati a un Isee più basso e questo permette l’accesso a bonus, sconti e agevolazioni.
In ogni caso, è giusto chiarire che anche se due coniugi sposati hanno residenze diverse, possono lo stesso rientrare nello stesso nucleo familiare in senso fiscale e questo significa che entrambi i coniugi, a seconda della loro singola condizione lavorativa, possono usufruire delle detrazioni fiscali per coniugi a carico: minori tasse da pagare e più soldi in busta paga.
Residenza diversa per figli
I figli possono avere una residenza diversa rispetto alla casa familiare. Infatti se un figlio decide di andare a vivere da solo oppure si trasferisce in un’altra città per studio o lavoro, inevitabilmente cambia residenza e il trasferimento di residenza del figlio implica l’uscita dallo stato di famiglia. Questo ha diversi benefici fiscali:
- Si paga meno di Tari sui rifiuti, venendo meno un membro del nucleo familiare in casa;
- Cambia il valore Isee, considerando che l’uscita di un membro dal nucleo familiare abbassa il valore dell’Isee familiare;
- Accesso a bonus, sconti, misure di sostegno e prestazioni agevolate dovute alla riduzione del valore Isee.
Bonus prima casa
Se si trasferisce la residenza del comune dove si trova l’immobile acquistato entro 18 mesi, si può usufruire del bonus prima casa. Questo da il diritto di una riduzione dell’Iva dal 10% al 4% oppure, se l’acquisto è avvenuto da privato, vi è una riduzione dell’imposta di registro dal 9% al 2%.
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Nessuna legge richiede che la residenza di una persona si trovi presso lo stesso indiritto di un’immobile acquistato, perciò può essere che una che persona vive, con il proprio coniuge, presso un altro indirizzo dello stesso Comune, acquisti un immobile con il bonus prima casa pur non vivendoci.
Ricapitolando: per ottenere il bonus prima casa non è necessario cambiare residenza rispetto a quella del proprio coniuge se questa è situata nello stesso Comune ove si trova l’immobile acquistato o da acquistare.