Storie SFL. Oggi vi raccontiamo la storia di Luana, chiamata dopo 8 mesi e per un corso così distante da casa che 350 euro non bastavano nemmeno per pagare la benzina.
Il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) nascerebbe con l’obiettivo di offrire un’opportunità di reinserimento nel mondo lavorativo per i cittadini in difficoltà economica.
Purtroppo, le testimonianze di chi ha aderito a questo programma raccontano una realtà opposta: lunghi tempi di attesa, chiamate che arrivano dopo mesi e costi di spostamento che rendono questa misura praticamente inefficace.
Storie SFL, Luana: “Un’attesa di 8 mesi per poi ricevere una proposta inaccettabile”
Luana ha aspettato 8 mesi, prima di ricevere la proposta del primo corso, ci dice: “Ho aspettato a lungo...mi hanno chiamata dopo 8 mesi! Otto mesi di attesa per ricevere una proposta che, per di più, si è rivelata economicamente insostenibile. Facendo qualche conto, in sostanza a malapena ci coprivo i costi della benzina per spostarmi. Così ho rinunciato”.
Si tratta di una situazione che in sostanza contraddice l’obiettivo stesso del programma, che dovrebbe offrire un supporto immediato e concreto a chi si trova in una situazione di fragilità economica.
I corsi troppo distanti
Si era parlato di offerte “congrue” ma dove sta la congruità nei corsi propinati da SIISL? Solo qualche tempo fa, una signora ci segnalava che (ci auguriamo per errore) le era stato proposto da SIISL un corso per diventare muratore.
Decine e decine le segnalazioni di persone che lamentano di ricevere proposte di corsi che prevedono spostamenti per km e km, cosa che di fatto neutralizza la possibilità di poter pienamente giovare del sussidio.
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La distanza comporta spese non sostenibili per chi già si trova in difficoltà economica. La stessa Luana che ha atteso otto mesi per essere chiamata aggiunge: “Ma dovendomi spostare in macchina non bastavano i 350,00 euro”.
Il problema di SFL è pertanto strutturale: il sussidio di 350 euro mensili non è sufficiente per coprire le spese di trasporto, specialmente per chi deve percorrere lunghe distanze per raggiungere il luogo designato. Tra carburante, pedaggi e manutenzione dell’auto, il costo del viaggio rischia di superare ampiamente l’importo ricevuto, rendendo l’intera esperienza non solo poco vantaggiosa, ma addirittura insostenibile.
La misura esclude i fragili
Stando così le cose, appare chiaro che il SFL non riesce a raggiungere il suo scopo principale: supportare in modo concreto chi ha bisogno di reinserirsi nel mondo del lavoro. Se i beneficiari devono aspettare mesi prima di ricevere una chiamata e, una volta ricevuta, scoprono che le spese di spostamento sono proibitive, questa misura finisce per escludere proprio le persone più fragili che dovrebbe aiutare.