Brutte notizie per chi ha fruito del Superbonus: per chi ha ristrutturato case e ville con il Superbonus 110%, arrivano tasse da pagare in più.
E’ un punto voluto dalla bozza della manovra del governo, e che prevede che chi rivende l’immobile a distanza di meno di cinque anni, sarà costretto a pagare più tasse.
Superbonus, il provvedimento della manovra
Il provvedimento riguarderà gli immobili venduti, quindi ne sono esclusi quelli ereditati così come le prime case. Tuttavia, per chi rivende un immobile diverso dalla prima casa entro i cinque anni dalla fruizione del bonus, arriva una stangata.
Obiettivo della normativa è ovviamente quello di evitare eventuali speculazioni.
Aumento tasse Superbonus: la nuova normativa
L’articolo in questione specifica che: “da gennaio 2024 le plusvalenze sulla vendita di immobili su cui siano stati effettuati interventi con il Superbonus conclusi da non più di cinque anni non saranno considerati “redditi diversi”. Il 26% di tasse sarà quindi calcolato sull’intera plusvalenza e non su quella ‘scontata’ del costo della ritrutturazione. Esclusi gli immobili acquisiti per successione e adibiti a prima casa per la maggior parte dei 5 anni precedenti”
Il governo è sempre stato divisivo sul fronte Superbonus: se i Cinque Stelle lo sostenevano e approvavano vivamente, Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo Economico lo ha sempre duramente criticato, sostenendo fosse la causa di un vero e proprio buco nei conti dello Stato.
Scarica la nostra app e risparmia con i bonus attivi in Italia:
Sul punto, e sulla sua ostilità nei confronti del Superbonus, Giorgetti è stato abbastanza chiaro, pochi giorni fa: “Lo sconto in fattura lo abbiamo già abolito, non abbiamo fatto nessun intervento sul superbonus in legge di bilancio: i lavori devono essere completati entro fine anno se si vuole beneficiare dello sconto in fattura, altrimenti parte un meccanismo di detrazioni senza possibilità di sconto in fattura o cessione di credito, fatto salvo quelli maturati in precedenza”.