Il Superbonus zone terremotate, uno degli strumenti più efficaci per incentivare la ricostruzione post-sismica, continua ad essere pienamente operativo nelle zone sismiche senza alcun limite temporale. La Nota del 9 gennaio pubblicata sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri dal Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016, Castelli, ha chiarito che fino al 31 dicembre 2025, chiunque affronti spese per interventi di ricostruzione post-sismica potrà beneficiare dello sconto in fattura e della cessione del credito di imposta. Questi vantaggi riguardano gli importi eccedenti il contributo previsto per la ricostruzione secondo le disposizioni dell’ecobonus e/o del sismabonus, inclusa l’applicazione del “superbonus rafforzato“.
Sommario
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Il superbonus zone terremotate è destinato agli edifici danneggiati e dichiarati inagibili nei comuni colpiti da eventi sismici a partire dal 1° aprile 2009, e mantiene la sua validità anche dopo l’approvazione del Decreto-legge n. 212/2023 avvenuta il 29 dicembre. Questo decreto non introduce modifiche o limitazioni al diritto di cumulare il contributo sisma con il superbonus, fornendo una chiara continuità alle misure già in atto.
Quali interventi strutturali possono fruire del Superbonus al 110%?
Il Superbonus al 110% è un incentivo fiscale che offre importanti agevolazioni per determinati interventi strutturali finalizzati al miglioramento energetico e alla messa in sicurezza degli edifici. I principali interventi che possono fruire di questo beneficio includono:
- Efficienza energetica degli edifici (Ecobonus): Gli interventi finalizzati all’efficienza energetica rappresentano una parte significativa del Superbonus. Ciò include l’installazione di impianti fotovoltaici, la sostituzione di finestre e serramenti con soluzioni a basso impatto energetico, l’isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate, e la realizzazione di interventi sulle parti comuni degli edifici in condominio finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica globale dell’edificio.
- Messa in sicurezza (Sismabonus): L’incentivo si estende anche agli interventi di messa in sicurezza sismica degli edifici. Ciò comprende lavori finalizzati al rinforzo strutturale, all’adeguamento sismico degli edifici, e alla riduzione del rischio sismico. Questi interventi sono fondamentali per garantire la sicurezza delle persone e la stabilità degli edifici in caso di eventi sismici.
- Superbonus rafforzato: Questa modalità del Superbonus al 110% prevede la possibilità di effettuare interventi di demolizione e ricostruzione di interi edifici, inclusa la realizzazione di edifici con performance energetica di classe A o B e l’installazione di impianti fotovoltaici.
- Incentivi per la mobilità sostenibile e la ricarica di veicoli elettrici: Il Superbonus può essere esteso anche agli interventi per la realizzazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici e per l’acquisto di biciclette elettriche.
Il Sismabonus 2024 come funziona?
Il Sismabonus 2024 rappresenta un ulteriore passo avanti nella promozione della ricostruzione post-sismica. La nota del Commissario Castelli ha enfatizzato che il Decreto-legge n. 212/2023 non solo non modifica il superbonus, ma conferma anche la possibilità di cumulare il contributo sisma con il superbonus fino alla fine del 2025. Questo costituisce un incentivo significativo per accelerare il processo di ricostruzione in corso, mantenendo un impegno finanziario consistente attraverso Protocolli d’intesa con istituti di credito che hanno stanziato un plafond di 1 miliardo di euro.
Il Commissario ha collaborato attivamente con l’Agenzia Entrate per ottimizzare le linee guida relative al duplice contributo del sismabonus e del superbonus. Questo intervento mira a eliminare eventuali ostacoli e semplificare le procedure per favorire il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di cittadini e imprese nella ricostruzione post-sismica.
Chi può accedere al Sismabonus 2024?
Il Sismabonus 2024 è destinato a tutti coloro che sostengono spese per interventi di ricostruzione post-sismica negli immobili danneggiati da eventi sismici a partire dal 1° aprile 2009. La misura è estesa ai comuni in cui è stato dichiarato lo stato d’emergenza.
In particolare, il testo vigente del comma 3 dell’articolo 2 del DL 11/2023 specifica che gli interventi effettuati in relazione agli immobili danneggiati da eventi sismici o meteorologici, nei territori della regione Marche, possono usufruire del sismabonus.
È importante notare che il Sismabonus è una misura strategica per la ricostruzione e la riqualificazione degli edifici colpiti dagli eventi calamitosi, contribuendo così a rafforzare la resilienza delle comunità locali.
Quanto si recupera con il Sismabonus?
Il Sismabonus 2024, integrato con il superbonus al 110%, offre la possibilità di recuperare una percentuale significativa delle spese sostenute per la ricostruzione post-sismica. Questo vantaggio fiscale, che include lo sconto in fattura e la cessione del credito di imposta, rappresenta un incentivo tangibile per gli investimenti in interventi strutturali necessari a rendere sicuri ed efficienti gli edifici danneggiati.
Il Sismabonus 2024 insieme al Superbonus al 110% costituiscono un solido sostegno per la ricostruzione nelle zone sismiche, promuovendo la sicurezza strutturale degli edifici e contribuendo alla rinascita delle comunità colpite da eventi calamitosi. La continuità di queste misure fino al 2025 fornisce certezza e incoraggia ulteriormente cittadini e imprese a partecipare attivamente a questo importante processo di ricostruzione.