L’idea di avere una tredicesima mensilità, cioè un importo extra accreditato nel mese di dicembre, è una delle aspettative più radicate tra i cittadini italiani. Da decenni, lavoratori dipendenti e pensionati attendono la ‘gratifica natalizia’ come sostegno aggiuntivo alle spese di fine anno. Ma cosa succede per chi riceve l’Assegno di Inclusione? Dopo mesi di richieste e di chiarimenti, vediamo cosa prevede realmente la normativa, quali novità sono in arrivo e cosa ha deciso il Governo per il 2026.
Assegno di Inclusione e tredicesima, cosa prevede la legge
Contrariamente a quanto accade per i pagamenti come pensioni, NASpI o altre prestazioni previdenziali, attualmente chi percepisce l’Assegno di Inclusione (ADI) non riceve la tredicesima mensilità. Il beneficio viene erogato mensilmente per 18 mesi consecutivi, dopodiché la normativa attuale prevede che l’erogazione venga sospesa per un mese prima di poter presentare una nuova domanda di rinnovo.
Questa pausa forzata, spesso criticata da associazioni e beneficiari, ha fatto sì che finora chi riceve l’ADI non possa ottenere un ‘mensile aggiuntivo’: in pratica, si hanno 12 pagamenti annui, più eventuali arretrati se previsti, ma senza la tredicesima extra di dicembre.
Verso una tredicesima ‘virtuale’: la svolta nella Legge di Bilancio
Ma qui entra in gioco la grande novità: il Governo, con la bozza della Legge di Bilancio 2026, intende eliminare questo mese di sospensione tra i cicli di pagamento dell’Assegno di Inclusione. Secondo le anticipazioni di Ministero del Lavoro e INPS, si prevede infatti che chi soddisfa i requisiti riceva pagamenti continuativi senza interruzioni, ottenendo una sorta di tredicesima alla fine dei 18 mesi canonici.
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Se la misura sarà confermata, per le circa 750 mila famiglie che hanno diritto all’ADI la cancellazione della pausa equivarrà ad una mensilità aggiuntiva, in media pari a 670 euro l’anno, proprio come succede con la tredicesima per pensionati e lavoratori dipendenti. Le cifre varieranno in base alla composizione familiare, all’ISEE e ai parametri previsti dal sussidio. Ma sarà comunque un passo avanti per rimediare a un vuoto normativo di cui molti hanno sofferto in questi ultimi mesi di applicazione della misura.
L’attesa per le regole definitive
Il riconoscimento di una sorta di tredicesima (o meglio, ‘diciannovesima’) per l’Assegno di Inclusione non è ancora ufficiale: bisognerà attendere l’approvazione finale della Manovra e le istruzioni INPS, che dovrebbero arrivare nei primi mesi del 2026. Tuttavia, il percorso è ormai avviato e la misura sembra destinata a cambiare la routine di migliaia di famiglie italiane. Un piccolo passo, ma importante, per colmare le differenze e rafforzare la protezione sociale in Italia.