In arrivo gli adeguamenti assegno unico. La Legge di Bilancio 2023 ha apportato delle modifiche relative alle maggiorazioni dell’assegno unico per le famiglie, oltre ad avere apportato, appunto, degli adeguamenti.
Quanto agli adeguamenti assegno unico, innanzitutto, essi sono così suddivisi:
Venendo invece alle maggiorazioni, cosa differente dagli adeguamenti, ecco cosa prevedono in base alle varie particolari condizioni del nucleo familiare.
Adeguamenti assegno unico: le maggiorazioni
La manovra prevede degli aumenti relativi all’AUU, aumenti che rimarranno in vigore per i 3 anni successivi. Si tratta di maggiorazioni:
- al 50% per le famiglie numerose e maggiorazioni al 50% per il 1° anno di vita del bambino;
- per figli disabili;
- alle famiglie numerose;
- per le mamme con meno di 21 anni;
- a entrambi i genitori lavoratori dipendenti;
- ai nuovi nati nel 2023.
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Maggiorazioni per famiglie numerose: più di 2 figli e più di 4 figli
Due sono le platee di famiglie cui si rivolge la maggiorazione per le famiglie numerose: le maggiorazioni per famiglie con più di 2 figli, e quelle con più di 4.
Per le famiglie con oltre due figli, la maggiorazione per ciascun figlio successivo al secondo varia da un minimo di 15 euro ad un massimo di 85 euro. Il massimale applicato è per quelle famiglie il cui ISEE non superi i 15mila euro, per poi andare a scendere fino a un minimo di 15 euro per quegli ISEE che sono superiori a 40mila euro.
Quanto invece alle famiglie con 4 figli e oltre, la Legge di Bilancio 2023 ha elevato da 100 a 150 euro mensili la maggiorazione già precedentemente prevista per chi ha 4 o più figli a carico.
I 4 figli devono tutti essere a carico del richiedente, senza limiti di età anagrafica.
Mamme con meno di 21 anni
Per le mamme con meno di 21 anni è prevista una maggiorazione di 20 euro a figlio.
Maggiorazioni figli disabili
Il riconoscimento della maggiorazione per quanti hanno figli a carico con disabilità è diventato strutturale, ovvero permanente. La Legge di Bilancio 2023 ha infatti reso strutturale la maggiorazione già definita nel Decreto Semplificazioni.
La maggiorazione è di:
- 105 euro mensili per i casi di disabilità tale da comportare non autosufficienza;
- 95 euro mensili nei casi di disabilità grave;
- 85 euro mensili per chi è affetto da disabilità media.
Quanto agli importi, anch’essi spettano in misura piena a coloro che hanno ISEE inferiore a 15mila euro, per poi andare a scendere per fasce e raggiungere i 50 euro dai 40mila euro di ISEE in su.
Maggiorazioni per entrambi i genitori lavoratori dipendenti
Quando entrambi i genitori hanno reddito da lavoro dipendente, l’assegno unico è incrementato di 30 euro al mese per ciascun figlio minorenne.
La divisione in fasce reddituali è la medesima già incontrata: importo massimo per coloro i quali hanno reddito ISEE inferiore a 15 mila euro, che scende mano a mano che ci si avvicina alla soglia dei 40mila.
Maggiorazioni assegno unico nati nel 2023
La Legge di Bilancio 2023 ha inoltre previsto una maggiorazione del 50%, erogata nei primi 12 mesi della vita del figlio, per i nati nel 2023.
La finalità di tale maggiorazione è quella aiutare le famiglie in quelle che sono le spese da sostenere con la nascita.
Il Parlamento ha quindi incrementato la base dell’assegno unico di 87,50 euro (+50%), da aggiungere ai 175 euro di base di partenza. Il totale, quindi, è pari a 262,50 euro mensili per i primi 12 mesi.
Adeguamenti assegno unico e maggiorazioni
In sostanza, ciò che distingue le maggiorazioni dagli adeguamenti sta nel fatto che mentre questi ultimi sono previsti per tutti, le maggiorazioni invece riguardano quelle platee di fruitori che si trovano nelle particolari condizioni sopra elencate.
Di seguito, infine, è possibile visionare la tabella INPS contenente una precisa elencazione della casistica relativa alle maggiorazioni ed i relativi importi.
14131_Circolare-numero-41-del-07-04-2023_Allegato-n-1 (1) (1)