La legge di Bilancio 2023, la prima del governo Meloni, è stata approvata in via definitiva dal Senato. È di circa 35 miliardi il valore complessivo degli stanziamenti in manovra e, di questi, 21 miliardi sono destinati a mitigare l’aumento dei costi energetici.
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Gli altri principali interventi riguardano la stretta sul reddito di cittadinanza, reddito alimentare, le pensioni (“quota 103” e limitazione di “opzione donna”), la partita Iva, le pendenze fiscali, le famiglie e i giovani, l’edilizia, stanziamenti per i territori, l’agricoltura, lo spettacolo, il mezzogiorno, la sanità, la violenza sulle donne e le proroghe. Nessun cambiamento invece per quanto riguarda i pagamenti elettronici: restano le sanzioni per chi non offre il pos.
Legge di bilancio 2023: Reddito di cittadinanza in 7 mensilità
Introdotto a inizio 2019 dal governo Conte, il reddito di cittadinanza subirà cambiamenti sostanziali già preannunciati dalla maggioranza nel proprio programma elettorale e nel testo del disegno di legge di bilancio. Si prevede che per il 2023 il reddito di cittadinanza sia riconosciuto per un massimo di sette mensilità ai percettori abili al lavoro, con un risparmio per lo Stato di 958 milioni di euro. Questo beneficio, però, decadrà nel momento in cui verrà rifiutata già la prima offerta di lavoro ed è ancora da definire come verrà attuato il principio di congruità di quest’ultima: non sarà necessario che sia più vantaggiosa del reddito stesso, né che tenga conto delle competenze personali.
Le parole di Conte
Giuseppe Conte commenta così la scelta del governo: «Hanno fatto saltare il concetto di congruità che è fondamentale per tutelare la dignità del lavoro e degli studi. Qui non riguarda il reddito di cittadinanza: dire che i più indigenti devono accettare qualsiasi proposta significa distruggere l’ascensore sociale, riguarda tutti e siamo alla follia pura. Hanno fatto saltare il concetto di congruità che è un concetto fondamentale per tutelare la dignità del lavoro e degli studi, l’incompetenza che questo governo e questa maggioranza stanno dimostrando. Hanno presentato un testo per la manovra il 15 dicembre, lo stanno riscrivendo a pezzi, ma lo stanno riscrivendo male. C’è un problema sia da un punto di vista tecnico su come scrivono le norme, poiché si sono contraddetti più volte, ma anche da un punto di vista politico e culturale».
Reddito di cittadinanza 2023: la durata
Secondo la nuova versione dell’art. 57 approvata in Commissione la durata massima dell’erogazione del contributo economico del Reddito di cittadinanza dal 1 gennaio 2023 diventa di 7 mesi, mentre la bozza uscita dal CDM parlava di 8 mesi.
La durata massima resterà di 12 mesi, solo per i nuclei familiari:
- con minori
- con persone disabili (come definite dal DPCM del 5 dicembre 2013, n. 159)
- con persone di età superiore ai 60 anni.
La modifica per il 2023 non riguarda quindi la Pensione di cittadinanza.
L’articolo 57 della bozza di DDL prevede una riforma complessiva delle misure di sostegno alla povertà e per l’inclusione che porterà allo stop definitivo del RDC nel 2024.
Reddito di cittadinanza 2023: come ottenerlo e mantenerlo
- Le persone tra i 18 e 29 anni che non hanno completato la scuola dell’obbligo, per ricevere il reddito di cittadinanza saranno tenute a iscriversi a percorsi formativi o comunque funzionali all’adempimento dell’obbligo scolastico. Le regioni sono tenute a trasmettere all’Anpal gli elenchi dei soggetti che non rispettano l’obbligo di frequenza.
- Nel caso di stipula di contratti di lavoro stagionale o intermittente il maggior reddito da lavoro percepito, entro il limite massimo di 3.000 euro lordi, non influisce sull’importo del Reddito di cittadinanza. Vanno quindi comunicati all’Inps solo i redditi eccedenti tale limite massimo .
- Il contributo cessa se il percettore non accetta la prima offerta di lavoro congrua. In tal caso non varrà più in principio di congruità di quest’ultima.
Legge di bilancio 2023: il Reddito alimentare
Per il sostegno delle persone e famiglie con difficoltà economiche è prevista, in via sperimentale, l’erogazione di generi alimentari derivati dall’invenduto della grande distribuzione organizzata (supermercati, ipermercati etc.). Per la misura sono stanziati 1,5 milioni di euro per il 2023 e 2 milioni per il 2024.
[Leggi di più su: Reddito alimentare]
Legge di bilancio 2023: Pensioni
Nel 2023 si potrà andare in pensione con con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica. Chi decide di restare in servizio può scegliere di non avere il versamento dei contributi previdenziali che quindi restano in busta paga. Le borse di studio erogate agli studenti universitari con disabilità non entrano nel calcolo reddituale ai fini del diritto alla pensione.
Pensioni 2023: «Quota 103»
La novità più importante è l’introduzione della cd. «Quota 103», chiamata anche «pensione anticipata flessibile». Potrà essere utilizzata dai lavoratori iscritti alle gestioni Inps (dipendenti, pubblici, autonomi) in possesso di 62 anni e 41 anni di contributi entro il 31 dicembre 2023. Si tratta di una sorta di evoluzione di Quota 100 (durata sino al 31 dicembre 2021) e Quota 102 (durata sino al 31 dicembre 2022).
Pensioni 2023: le minime e le alte
Le pensioni minime per chi ha compiuto 75 anni salgono a 600 euro, ma solo per i prossimi 12 mesi. Per le pensioni più alte la nuova legge riduce l’adeguamento all’inflazione: quelle pari a 4 e 5 volte il minimo (circa 2.600 euro lordi al mese) avranno per il periodo 2023-2024 un adeguamento automatico pari all’85% anziché all’80%, quelle tra 5 e 6 volte il minimo passano dal 55% al 53%, i trattamenti tra 6 e 8 volte il minimo dal 50% al 47%, mentre per le pensioni più elevate, superiori a 10 volte il minimo, l’adeguamento si riduce dal 35% al 32%.
Pensioni 2023: Ape sociale
C’è il rinnovo dell’ape sociale sino al 31 dicembre 2023. Immutate le categorie di lavoratori che possono accedere alla misura (disoccupati, caregivers, invalidi, addetti a mansioni gravose) nonché i relativi requisiti (63 anni e 30/36 anni di contributi a seconda dei profili di tutela).
Pensioni 2023: Opzione Donna
Opzione donna subisce una stretta: sarà legata, infatti, al numero di figli e vincolata solo ad alcune situazioni (caregivers, invalidi, lavoratrici dipendenti/licenziate di aziende in crisi).
Nel 2023 le donne possono lasciare il lavoro a 60 anni, oppure a 59 anni con un figlio e a 58 anni con due o più figli, ma solo se impegnate nell’assistenza a persona non autosufficiente (“care giver”), oppure se invalide al 74% o infine se lavoratrici di aziende in crisi. In quest’ultimo caso l’uscita è possibile con 58 anni d’età indipendentemente dal numero dei figli.
Legge di bilancio 2023: Partita IVA 2023, cosa cambia
Sale da 65 mila a 85 mila la soglia di ricavi lordi che consente ai lavoratori autonomi di ricorrere all’imposta forfettaria del 15%. Per coloro che non aderiscono al regime forfettario, si applica l’aliquota del 15% sugli aumenti di reddito calcolati rispetto ai tre anni precedenti (“flat tax incrementale“).
Legge di bilancio 2023: Pendenze fiscali
In manovra ci sono diversi misure per consentire ai contribuenti di chiudere i conti aperti con il fisco. Gli interventi prevedono:
- La sanatoria delle irregolarità formali sulle dichiarazioni dei redditi
- Una forma speciale di ravvedimento
- La definizione agevolata degli atti di accertamento
- La conciliazione agevolata, la regolarizzazione dei versamenti
- L’annullamento automatico delle cartelle sotto i 1.000 euro (fatta eccezione per le multe per le quali decide il Comune)
- La rottamazione delle cartelle
Pendenze fiscali 2023: le criptovalute
La legge delinea il sistema di tassazione delle criptovalute e permette la regolarizzazione delle attività detenute al 31 dicembre 2021 e non indicate in dichiarazione. La sanatoria sui guadagni eventualmente conseguiti avviene pagando una imposta sostituiva del 3,5% cui si aggiunge un ulteriore 0,5% a titolo di sanzione per ciascun anno.
Pendenze fiscali 2023: società sportive
La legge dà l’ok alla rateizzazione dei debiti fiscali di federazioni e società sportive. I debiti possono essere pagati in 60 rate di cui tre da pagare entro la fine dell’anno e le altre a decorrere da gennaio 2023 con una maggiorazione del 3% da versare contestualmente alla prima rata.
Legge di bilancio 2023: Famiglie e giovani, le agevolazioni
Il congedo parentale retribuito all’80% viene esteso di un mese utilizzabile entro il sesto anno di vita del figlio da entrambi i genitori, in alternativa tra di loro. Niente sanzioni per violazione dei termini di adempimenti fiscali o contrattuali per le libere professioniste impossibilitate a svolgere le loro attività per parto, interruzione di gravidanza o di ricovero per malattia grave del figlio minorenne.
Bonus cultura: 18app
Viene riformato il bonus cultura per i diciottenni. La 18 App viene sostituita da due strumenti:
- una carta cultura giovani, per coloro che hanno un Isee familiare fino a 35mila euro.
- una carta legata al merito scolastico, per gli studenti che si diplomano con il massimo dei voti alle scuole superiori.
Queste due nuove card sono cumulabili e assegnano 500 euro per i consumi culturali, perciò chi rientra in entrambi i requisiti potranno beneficiare di un bonus di mille euro in tutto. La misura è finanziata fino ad un massimo di 190 milioni di euro annui.
Legge di bilancio 2023: Superbonus edilizio
Per fruire dell’agevolazione del 110% sulle ristrutturazioni edilizie si concede ai condomini più tempo la presentazione della comunicazione di inizio attività asseverata (Cila). Il termine viene esteso dal 25 novembre 2022 al 31 dicembre 2022. Le delibere condominiali devono comunque essere già state adottate entro il 24 novembre 2022.
Per quanto riguarda il mutuo potrà essere rinegoziato, passando dal tasso variabile a quello fisso. La misura è rivolta a coloro che hanno un Isee fino a 35mila euro e devono rinegoziare un finanziamento che non superi i 200mila euro.
Legge di bilancio 2023: Pagamenti elettronici, il Pos
Cancellata la norma che eliminava le multe per gli esercenti che rifiutavano di utilizzare il Pos sotto i 60 euro. È previsto invece un tavolo tra banche e imprese che dovrà portare a un accordo per il taglio dei costi di utilizzo del Pos nelle piccole transazioni fino a 30 euro, per gli esercizi con fatturato fino a 400 mila euro. La norma stabilisce che, nel caso non si arrivi a una intesa, scatterà un contributo straordinario a carico delle banche pari al 50% degli utili (al netto delle tasse).
Resta in vigore il comma dell’articolo relativo all’aumento della soglia del contante da mille a cinquemila euro.
Legge di bilancio 2023: Stanziamenti per i territori, occhio alle piccole ma grandi realtà
La legge di bilancio prevede diverse erogazioni che riguardano specifiche realtà locali:
- Calabria: sono stanziati 440 milioni per la mitigazione del rischio idrogeologico.
- Sicilia e Sardegna: 5 milioni nel 2023 e 15 dall’anno successivo per i collegamenti aerei. 200 milioni per la sanità in Sicilia.
- Milano e Napoli: 75 milioni nel quadriennio 2023-2027.
- Taranto: 3,5 milioni di euro nel 2023 e 4,5 milioni di euro dal 2024 per i danni agli immobili derivanti dall’esposizione prolungata all’inquinamento provocato dagli stabilimenti siderurgici.
- Murano: 1,5 milioni per vetro e ceramica.
- 2 milioni per la filiera della bufala.
- Lampedusa e Linosa: 850 mila euro per l’emergenza sbarchi.
Legge di bilancio 2023: Agricoltura
Viene istituito il contratto per l’impiego occasionale della manodopera in agricoltura che “assicura ai lavoratori le tutele previste dal rapporto di lavoro subordinato”. La norma consente l’utilizzo dello strumento solo in relazione ai disoccupati, percettori di Naspi e Dis-Coll e reddito di cittadinanza, pensionati (di anzianità o vecchiaia), studenti under 25 e detenuti, con un tetto di 45 giornate lavorative nell’arco di 12 mesi.
Legge di bilancio 2023: Spettacolo
Il fondo unico per lo spettacolo cambia denominazione e diventa Fondo unico per lo spettacolo dal vivo. Istituito un fondo presso il Ministero della cultura con una dotazione di 100 milioni nel 2023, 34 milioni nel 2024, 32 milioni nel 2025 e 40 milioni a decorrere dal 2026.
Legge di bilancio 2023: Il Mezzogiorno, stanziamenti per il Sud
Per il Sud sono stati stanziati in tutto 1,6 miliardi, attingendo al Fondo sviluppo e coesione. Prorogati a tutto il 2023:
- Il credito di imposta sugli investimenti nel Mezzogiorno (circa 1,467 miliardi).
- Gli incentivi per gli investimenti effettuati nelle Zone economiche speciali (Zes) che valgono 65,2 milioni.
- Le aliquote agevolate per il credito di imposta sugli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione in favore delle imprese localizzate al Mezzogiorno.
Legge di bilancio 2023: Sanità, erogazioni e bonus
- Aumentano di circa 200 milioni di euro le risorse del Fondo sanitario nazionale che vengono riservate e ripartire tra le Regioni virtuose.
- Stabilizzato il bonus psicologo fino a 1.500 euro.
- Viene incrementata a 15mila euro la prestazione riconosciuta ai malati di mesotelioma (causato dal contatto con amianto) per esposizione familiare o ambientale e incrementa del 17% la prestazione aggiuntiva per i percettori erogata per patologia absesto-correlata.
- Viene dato il via libera a 600 mila euro per il triennio 2023-2025 per garantire ai pazienti oncologici affetti da colangiocarcinoma, di accedere ai test Ngs per la valutazione simultanea delle diverse alterazioni molecolari.
- Arrivano 600mila euro in tre anni, dal 2023 al 2025, a sostegno dell’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi.
- Vengono stanziati 250mila euro per il 2023 e 500mila euro per il 2024 e il 2025 in favore degli istituti di ricovero e cura di carattere scientifico della rete oncologica del ministero della salute impegnati nello sviluppo delle nuove tecnologie antitumorali.
- Altri 5 mln di euro all’anno dal 2023 al 2026 in favore degli Irccs della rete cardiovascolare.
- Sono incrementate di 5 mln di euro all’anno le apposite disponibilità vincolate al Fondo sanitario nazionale per attivare ulteriori borse di studio in favore dei medici di medicina generale che partecipano ai corsi di formazione specialistica.
- In favore della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia vengono destinati 500 mila euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025.
Legge di bilancio 2023: Violenza sulle donne, stanziamenti per i centri antiviolenza
Incrementato di 4 milioni di euro per il 2023 e di 6 milioni di euro per il 2024 le risorse del Fondo per le politiche attive relative ai diritti e alle pari opportunità, destinate ai centri antiviolenza.
Legge di bilancio 2023: Le proroghe
È prorogata fino al 30 giugno 2023 la deroga per l’occupazione di suolo pubblico per dehors e tavolini per il settore della ristorazione.
Resteranno valide fino al 31 dicembre 2024:
- Le concessioni per la raccolta del gioco del bingo.
- Le concessioni di realizzazione e conduzione delle reti di gestione telematica del gioco mediante apparecchi da divertimento e intrattenimento.
- Le concessioni per la raccolta delle scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi, compresi gli eventi virtuali.
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