ADI e incremento al milione sono compatibili? Innanzitutto, è necessario chiarire cosa sia “l’incremento al milione” L’incremento al milione è una misura economica che si propone l’obiettivo di supportare le persone con disabilità gravi, per garantire loro un livello minimo di reddito.
Introdotta con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di chi ha ridotte capacità lavorative, la misura si traduce in un incremento, appunto, dell’assegno di invalidità o della pensione di inabilità fino a raggiungere circa 516,46 euro al mese. “Milione” fa dunque riferimento alle vecchie lire, poiché, appunto, 516 euro sono circa 1 milione della vecchia moneta.
Ora, la domanda è: ADI e incremento al milione sono compatibili? Prima di dare risposta a tale quesito, vediamo chi può richiedere l’incremento.
Requisiti incremento al milione
L’incremento al milione si rivolge specificamente a coloro che percepiscono un assegno ordinario di invalidità o una pensione di inabilità, assicurando un sostegno finanziario aggiuntivo. Per poter beneficiare di questa misura, è necessario soddisfare diversi requisiti, tra cui una percentuale di invalidità pari al 100%.
Si tratta pertanto di persone affette da disabilità molto gravi, le cui capacità di svolgere attività lavorative e generare reddito sono estremamente limitate.
I limiti reddituali vengono invece stabiliti ciclicamente dalle disposizioni normative, per essere coerenti con gli indici ISTAT ed il costo della vita. Attualmente, i limiti sono così fissati:
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- reddito personale annuo: Non superiore a circa 8.583,51 euro;
- reddito complessivo familiare (per i coniugati): Non superiore a circa 14.662,96 euro.
ADI e incremento al milione sono compatibili?
A differenza di quanto accadeva con RdC, dove le somme di tale incremento venivano defalcate dalle somme del Reddito di cittadinanza, con ADI questo non avviene più.
Infatti, a seguito delle legittime lamentele dei percettori di tale incremento, il Governo ha stabilito invece la compatibilità tra i due sussidi. Ora, chi riceve anche l’incremento al milione, non vedrà defalcarsi le somme di tale incremento dagli importi dell’assegno di inclusione.
Infatti, le critiche erano scaturite dal fatto che l’incremento al milione è una misura di solidarietà sociale fondamentale, indizio di come lo Stato italiano si impegni nel supportare i cittadini più vulnerabili. Per tale motivo, defalcare la misura dal Reddito di cittadinanza era in netta contraddizione con gli stessi principi a fondamento dell’esistenza dell’incremento stesso. Da qui, quindi, la decisione di consentirne la cumulabilità con l’assegno di inclusione.