Si può annullare una cartella esattoriale dell’agenzia delle entrate? Spesso un dettaglio di grande importanza viene trascurato: l’irregolarità nella notifica della cartella esattoriale.
La cartella esattoriale è infatti uno strumento con cui lo Stato richiede il pagamento di tributi o somme non ancora versate, come imposte (IRPEF, IVA, IMU), etc. Il documento in oggetto specifica l’importo da saldare, le modalità e i tempi di pagamento, ma molte volte è contestabile se lo si analizza con attenzione.
Annullare cartella esattoriale dell’Agenzia delle Entrate
Infatti, impugnare la cartella esattoriale e richiederne l’annullamento è possibile ogni qualvolta emerga un vizio nella notifica. La notifica è un passaggio fondamentale: serve a garantire che il contribuente sia realmente messo a conoscenza della richiesta di pagamento. Se questo passaggio non viene eseguito correttamente, secondo le norme di legge, l’atto diventa giuridicamente inefficace.
La giurisprudenza tributaria ha individuato diversi criteri volti a identificare il vizio di notifica che può invalidare la cartella, tra cui:
- l’invio all’indirizzo errato o diverso dal domicilio fiscale del contribuente;
- la consegna a un soggetto non autorizzato;
- l’omesso rispetto delle procedure previste in caso di irreperibilità (come la mancata comunicazione della giacenza presso la casa comunale);
- l’assenza della relata di notifica;
- l’irregolarità della notifica tramite PEC.
Dato che la notifica è alla base della legittimità della richiesta dell’Agenzia delle Entrate qualsiasi difformità procedurale può generare un vizio formale che legittima il contribuente a non versare quanto richiesto.
Come impugnare la cartella esattoriale?
In sintesi, una cartella esattoriale notificata in modo irregolare può essere impugnata nei casi sopra descritti. In questi casi, il contribuente può presentare ricorso presso la Commissione Tributaria competente entro 60 giorni dalla notifica o dal momento in cui ne vie viene a conoscenza.
Scarica la nostra app e risparmia con i bonus attivi in Italia:
Se il giudice dovesse riconoscere l’irregolarità, la cartella viene annullata. La giurisprudenza è infatti unanime nell’affermare che lo Stato non può esigere un pagamento, anche se dovuto, se prima non ha notificato correttamente l’atto. Per questo motivo, è importante che, una volta ricevuta la cartella, il contribuente verifichi attentamente, con il supporto di un professionista, che la notifica sia avvenuta secondo legge.
Tuttavia, l’annullamento della cartella per vizio di notifica non comporta automaticamente la cancellazione del debito sottostante (ad esempio, un’imposta non pagata). L’importo potrà essere nuovamente richiesto con una nuova cartella regolarmente notificata. In altre parole, il vizio blocca la procedura specifica, ma non estingue l’obbligo di pagamento.