Anomalie nei dati IVA 2021: i contribuenti con Partita Iva sono stati avvisati tramite lettera dell’agenzia delle entrate circa anomalie riscontrate mediante il controllo dei dati incrociati. Con provvedimento del 15 luglio 2024 del direttore dell’Agenzia, Ernesto Maria Ruffini, sono state definite le modalità con cui tali informazioni sono messe a disposizione dei contribuenti. Sono altresì rese disponibili le altrettante modalità con le quali i possessori i p.iva possono effettuare le loro rimostranze o in alternativa agire tempestivamente mediante ravvedimento operoso, mettendosi in regola.
Anomalie nei dati IVA 2021: la sanatoria
Sono state riscontrate discrepanze tra i dati fiscali delle fatture elettroniche, i dati dei corrispettivi giornalieri memorizzati elettronicamente e quelli indicati nella dichiarazione annuale IVA.
Per questo motivo, i contribuenti sono stati avvisati che è possibile procedere alla sanatoria. Si tratta di avvisi che hanno come finalità quella di procedere all’adempimento spontaneo delle irregolarità, che in questo caso risalgono al 2021.
La comunicazione è pervenuta ai contribuenti al domicilio digitale, ed è rinvenibile nel “cassetto fiscale”, alla voce “Fatture e corrispettivi”.
Come devono agire i contribuenti?
I soggetti Iva destinatari della comunicazione potranno verificare i dati in possesso dell’Agenzia, e nel caso in cui riconoscano errori od omissioni, potranno procedere con il pagamento dovuto, beneficiando del “ravvedimento operoso“. In buona sostanza, il riconoscere l’errore da parte loro farà si che verranno applicate delle sanzioni in misura ridotta.
Per legge, secondo l’art. 13 del d.lgs. n. 471/1997, la sanzione solitamente prevista per versamento omesso o insufficiente dell’imposta è pari al 30% delle somme non versate o versate in ritardo. Tale somma viene poi ridotta in sede di autoliquidazione, in base alla tempestività con cui il contribuente si mette in regola. Il ravvedimento operoso evita proprio tale circostanza.
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Nel caso in cui invece i contribuenti ritengano che i dati da loro forniti fossero corretti, possono chiedere chiarimenti all’amministrazione fiscale, o fornire dati ed elementi a supporto delle loro ragioni, che dimostrano che i dati da loro dichiarati erano in realtà esatti. Tali osservazioni potranno essere effettuate sempre all’interno del cassetto fiscale, alla sezione sopra menzionata.