L’apprendistato di primo livello rappresenta un importante strumento per la formazione e l’occupazione dei giovani lavoratori. È stato recentemente oggetto di chiarimenti da parte dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL). In questo articolo, esamineremo in dettaglio cos’è e come funziona l’apprendistato di primo livello.
Apprendistato di primo livello cos’è
L’apprendistato di primo livello si distingue per le sue finalità formative rispetto ad altre due tipologie di rapporto, l’apprendistato professionalizzante di secondo livello e l’apprendistato di alta formazione e ricerca di terzo livello. Questo tipo di apprendistato mira a garantire al lavoratore:
- La qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore.
- L’acquisizione di competenze tecniche e professionali aggiuntive rispetto a quelle previste dai regolamenti scolastici.
Cos’è un contratto di apprendistato di primo livello?
L’apprendistato di primo livello combina la formazione in azienda con l’istruzione e la formazione professionale fornite dalle istituzioni operanti nei sistemi regionali di istruzione e formazione. La formazione esterna all’azienda è a carico dell’istituzione formativa a cui l’apprendista è iscritto, seguendo le linee guida dei livelli essenziali delle prestazioni.
Le regioni e le province autonome hanno il compito di regolamentare i profili formativi dell’apprendistato di primo livello attraverso provvedimenti autonomi. In assenza di regolamentazioni regionali, il Ministero del Lavoro può intervenire con propri decreti.
Il datore di lavoro deve stipulare un protocollo formativo con l’istituzione cui lo studente è iscritto, in cui vengono definiti contenuti e durata degli obblighi formativi dell’azienda.
Apprendistato di primo livello: a chi è rivolto
L’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore può coinvolgere soggetti dai 15 anni compiuti fino al compimento dei 25 anni. L’apprendista deve essere regolarmente iscritto a un percorso formativo e il contratto può essere attivato prima dell’inizio del tirocinio, contestualmente all’avvio del percorso formativo o in itinere, a condizione che siano garantiti sei mesi di durata contrattuale minima e il rispetto dell’orario minimo.
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La durata del contratto
La durata del contratto di apprendistato di primo livello varia in base al tipo di titolo di studio da conseguire. In ogni caso, il contratto non può essere inferiore a 6 mesi e può essere di:
- 3 anni per la qualifica di istruzione e formazione professionale.
- 4 anni per il diploma di istruzione e formazione professionale.
- 4 anni per il diploma di istruzione secondaria superiore.
- 2 anni per la frequenza del corso annuale integrativo per l’ammissione all’esame di Stato.
- 1 anno per il diploma di istruzione e formazione professionale per coloro che già possiedono la qualifica di istruzione e formazione professionale nell’ambito dell’indirizzo professionale corrispondente.
- 1 anno per il conseguimento del certificato di specializzazione tecnica superiore.
I documenti fondamentali
Il contratto di apprendistato di primo livello, sempre redatto in forma scritta ai fini della prova, è corredato da alcuni documenti fondamentali:
- Il protocollo stipulato tra l’istituzione formativa e il datore di lavoro prima dell’inizio del rapporto di apprendistato, in cui vengono definiti i compiti e i doveri di entrambe le parti per la concreta realizzazione del piano formativo dell’apprendista.
- Il piano formativo individuale, parte integrante del contratto di lavoro, in cui vengono specificati dettagli come i dati relativi all’apprendista, al datore di lavoro, ai due tutor di riferimento (uno formativo e uno aziendale), la qualificazione da acquisire, il livello di inquadramento contrattuale, la durata del contratto, l’orario di lavoro e i risultati dell’apprendimento.
- Il dossier individuale, predisposto dal tutor formativo e dal tutor aziendale, che attesta le attività svolte e le competenze acquisite al termine del periodo di apprendistato, anche in caso di risoluzione anticipata.
Chi può assumere apprendisti?
Datori di lavoro di qualsiasi settore produttivo possono utilizzare l’apprendistato, ma ci sono limiti numerici da rispettare:
- Aziende da 0 a 2 dipendenti: possono assumere al massimo 3 apprendisti.
- Aziende da 3 a 9 dipendenti: possono impiegare il 100% delle maestranze specializzate e qualificate in servizio.
- Datori di lavoro con oltre 9 dipendenti: il rapporto è di 3 apprendisti ogni 2 maestranze specializzate e qualificate in servizio.
Il mancato rispetto di queste soglie, previa verifica da parte del personale ispettivo, comporta la trasformazione del rapporto in un contratto a tempo indeterminato.
Esistono anche limiti specifici per le aziende artigiane, variabili in base all’attività svolta.
I requisiti per il datore di lavoro
Per stipulare contratti di apprendistato di primo livello, il datore di lavoro deve soddisfare alcuni requisiti fondamentali. Deve avere:
- Capacità strutturali, ossia spazi adeguati per consentire lo svolgimento della formazione interna, resi accessibili anche a studenti con disabilità.
- Capacità tecniche, ossia strumenti idonei per la formazione interna, in conformità alle norme vigenti in materia di verifica e collaudo tecnico, che possono anche essere reperiti all’esterno dell’unità produttiva.
- Capacità formative, garantendo la presenza di almeno un tutor aziendale.
Le tutele dell’apprendista
Gli apprendisti di primo livello godono di diverse coperture previdenziali ed assistenziali, tra cui:
- Tutela della malattia e della maternità.
- Assicurazione contro l’invalidità e la vecchiaia.
- Assegno familiare (o assegno unico).
- Diritto all’indennità di disoccupazione (Naspi) e agli ammortizzatori sociali.
Inoltre, tutti gli apprendisti sono assicurati obbligatoriamente presso l’INAIL contro gli infortuni sul lavoro, con copertura per tutte le ipotesi di infortunio, inclusi quelli in itinere.
I vantaggi per le imprese
L’assunzione di apprendisti di primo livello comporta diversi vantaggi per le imprese, tra cui:
- Aspetto economico: Il datore di lavoro può inquadrare il lavoratore apprendista fino a due livelli inferiori rispetto a quello dei lavoratori con mansioni richiedenti la qualifica cui è finalizzato il contratto, o in base a criteri di anzianità di servizio. Inoltre, il datore di lavoro è esonerato dall’obbligo retributivo per le ore di formazione esterna, mentre l’apprendista riceve una retribuzione ridotta al 10% per le ore di formazione interna.
- Aspetto previdenziale: Le aliquote previdenziali INPS applicate a carico del datore di lavoro sono ridotte, con ulteriori sconti per le aziende con un numero limitato di dipendenti.
- Aspetto assicurativo: Il costo dell’assicurazione per gli infortuni sul lavoro è già incluso nelle aliquote previdenziali ridotte.
- Aspetto fiscale: Il costo aziendale per i contratti di apprendistato è escluso dalla base di calcolo dell’IRAP.
- Aspetto normativo: Gli apprendisti non sono computati ai fini dell’applicazione di alcune normative specifiche, come l’esclusione dalla base di calcolo per l’obbligo di assunzione di soggetti disabili.
Quanto guadagna un apprendista di primo livello?
Il salario di un apprendista è diverso da quello di un lavoratore a tempo pieno, e il calcolo dello stipendio netto in apprendistato può risultare complesso.
Fattori che influenzano lo stipendio dell’apprendista
Prima di procedere al calcolo dello stipendio netto in apprendistato, è importante comprendere quali fattori influenzano il salario di un apprendista:
- Durata del Contratto: La durata del contratto di apprendistato può variare a seconda del tipo di titolo di studio che si sta cercando di ottenere. In genere, il contratto dura da 1 a 4 anni.
- Livello di Inquadramento: Il livello di inquadramento in cui viene collocato l’apprendista può variare a seconda del settore e delle disposizioni contrattuali. Gli apprendisti possono essere inquadrati fino a due livelli inferiori rispetto a quello normalmente previsto per i lavoratori a tempo indeterminato.
- Tipo di Contratto di Apprendistato: Esistono diversi tipi di contratti di apprendistato, tra cui quelli per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore, il certificato di specializzazione tecnica superiore, il contratto di apprendistato professionalizzante e il contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca.
Calcolo dello stipendio netto
Per calcolare lo stipendio netto di un apprendista, è necessario seguire alcune fasi specifiche:
- Identificare il tipo di apprendistato: Iniziate identificando il tipo di apprendistato che state svolgendo o intendete svolgere. Questo determinerà le percentuali di stipendio da applicare.
- Consultare il CCNL di riferimento: Consultate il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) di riferimento per il vostro settore per individuare il livello di inquadramento previsto per l’apprendista.
- Applicare le percentuali di calcolo stipendio: Applicate le percentuali di calcolo dello stipendio previste per il tipo di contratto di apprendistato e il livello di inquadramento. Di solito, il primo anno prevede uno stipendio pari al 45% – 70% dello stipendio previsto per i lavoratori dello stesso livello.
- Calcolare i contributi previdenziali e assistenziali: I contributi previdenziali e assistenziali a carico dell’apprendista ammontano al 5,84% della retribuzione imponibile ai fini INPS, mentre quelli a carico del datore di lavoro sono dell’11,31%. Questi contributi vanno sottratti dallo stipendio lordo per ottenere lo stipendio imponibile.
- Considerare detrazioni fiscali e bonus: Tenete conto delle detrazioni fiscali applicabili e dei bonus eventualmente previsti per calcolare lo stipendio netto effettivo.
Esempi di calcolo stipendio netto
Ecco alcuni esempi pratici di calcolo dello stipendio netto in apprendistato:
- Esempio 1 (CCNL Commercio): Un apprendista con un contratto di apprendistato professionalizzante, inquadrato al quarto livello del CCNL Commercio, riceverà uno stipendio netto di circa 1.090 euro nel primo anno.
- Esempio 2 (CCNL Terziario – Confcommercio): Per un apprendista inquadrato al sesto livello con un salario lordo annuale di 19.000 euro, lo stipendio netto sarà di circa 1.190 euro, con l’aggiunta di eventuali detrazioni e bonus.
- Esempio 3 (CCNL Metalmeccanici): In caso di apprendisti nel settore metalmeccanico dell’Industria, il primo anno prevede uno stipendio lordo pari al 45% della retribuzione lorda del livello D2, che nel 2023 è di 1.697,62 euro. Lo stipendio netto sarà di circa 720 euro, con l’aggiunta di detrazioni e bonus.
L’apprendistato stagionale per i minori
La Nota INL del 7 agosto 2023 ha affrontato la questione dell’apprendistato stagionale per i minori, con particolare riferimento a uno studente minorenne (16-17 anni) proveniente da un istituto scolastico alberghiero che svolge l’attività stagionale come cuoco.
L’INL ha evidenziato che non vi è, in linea di principio, una preclusione per l’accesso all’apprendistato stagionale derivante dall’iscrizione a un percorso di istruzione specifico. Tuttavia, il datore di lavoro deve verificare la coerenza tra l’attività lavorativa e il titolo di studio, come qualifica o diploma, in accordo con l’istituzione formativa di provenienza dello studente.